«Dietland», la serie più femminista dell’anno in streaming su Amazon

Una lady vendetta calata in «Il diavolo veste Prada». Dietland promette intrattenimento dark senza esclusione di colpi (si spera)

1 Giugno 2018 alle 16:06

C’era una volta Sarai Walker, una brava scrittrice in sovrappeso che ha riversato le sue esperienze, le sue frustrazioni, i suoi pensieri e la sua esperienza come donna e giornalista in un libro intitolato «Dietland».  Walker sostiene che la sua protagonista, Plum Kettle, non sia stata costruita su se stessa, ma sono davvero palesi gli overlapping di storia - personale e inventata - che ci permettono di dire che sì, «Dietland» è fiction, ma ben strutturata su un vissuto.

Se siete arrivati a leggere fino a qui, ma ancora non vi è andato giù il sovrappeso della prima riga, vuol dire che probabilmente abbiamo costruito un buon incipit per spiegarvi l’operazione «Dietland», dal cui libro è stata tratta l’omonima serie tv in streaming su Amazon Prime Video dal 5 giugno. In carne, robusta, paffuta… probabilmente avrebbero leso meno la sensibilità comune, ma avere paura di chiamare le cose col proprio nome spesso finisce per problematizzare ciò che invece va vissuto come una caratterizzazione personale senza giudizio. Questo è il punto di partenza di una serie che mette una delle ‘feminist issue’ più discusse, quella delle fisicità fino a oggi cancellate dai media, al centro di un dibattito in cui la critica è dunque lecito muoverla solo parlando di salute.

Plum Kettle (Joy Nash) lavora per uno dei periodici di moda più hype di New York come ghost-writer della direttrice, al posto della quale risponde alle domande dei lettori. La figura di Plum è in bilico tra due tipi di femminilità: quella patinata proposta dal magazine e quella reale, imperfetta, che traspare dai quesiti che si trova ad affrontare e dalle sue sensibili risposte.  A cui però spesso è lei per prima a non credere: Plum sta per sottoporsi a un’operazione allo stomaco che le consentirà di perdere peso, sentendosi finalmente accettata da se stessa e dagli altri. Ma è questa la strada? A rispondere è il destino: Plum finisce in mezzo a una diatriba tra fazioni rivoluzionarie di stampo femminista, ognuna con le sue cause e i suoi metodi di soluzione, che la porteranno a una riflessione sul vero significato di cambiamento e femminilità oggi.

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