«Volevamo lavorare a un prodotto ambientato nella Roma antica. Serviva un’idea e l’ha avuta Simon Burke, che ha proposto di raccontare il potere e la famiglia in quel periodo storico, dal punto di vista femminile» ha detto Nils Hartmann, Senior Director Original Productions Sky Italia, alla conferenza stampa di presentazione di “Domina”, la nuova produzione internazionale Sky Original interamente girata in Italia, su Sky e Now dal 14 maggio.
Racconta la storia di Livia Drusilla, interpretata da Kasia Smutniak, la moglie di Augusto che segnò le sorti della politica romana e della Repubblica, in uno dei suoi più cruciali momenti di sconvolgimento e crisi.
La serie ideata e scritta da Simon Burke (“Fortitude”, “Strike Back”) è un dramma epico in cui non mancano passione, violenza e intrigo, ma riviste da un inedito punto di vista femminile e con un taglio che riesce anche ad aprire riflessioni molto attuali su potere, democrazia e parità di genere.
«Per la ricostruzione storica di "Domina" siamo partiti da alcune storie scritte da uomini - come lo è gran parte della storia - che sono sopravvissute. Raccontavano perlopiù di battaglie ed eventi. Non di donne. Ci davano però date e nomi di chi aveva compiuto cosa-quando-dove, il che ci ha permesso di costruirci attorno qualcosa, che poi è stato verificato di nuovo storicamente» ha detto Simon Burke parlando del lavoro fatto sulla serie, la cui narrazione unisce la più fedele riproduzione storica - anche di costumi, realizzati dal premio Oscar Gabriella Pescucci (“L’età dell’innocenza”), e scenografie di Luca Tranchino (“Prison Break”) - alla migliore fiction d’intrattenimento.
“Domina” è una serie Sky Original in otto puntate - tutte subito disponibili - prodotta da Sky Studios, Fifty Fathoms e Tiger Aspect Productions, con Cattleya come executive production service.
"Domina" la nuova serie tv Sky
Trama
“Domina” è ambientata durante il regno di Augusto, la cui storia, così come quella dell’epoca, viene rivissuta attraverso quella “dimenticata” della moglie Livia Drusilla: una donna di grande intelletto e fascino, consapevole del proprio potere, che divenne indispensabile nell’ascesa al potere del marito. La serie segue Livia, ancora giovanissima, nel suo esilio e al ritorno a Roma, decisa a riconquistare ciò che le era stato tolto, sposando proprio il fautore della caduta della sua famiglia. Dopo aver recuperato averi e status, Livia si troverà a capire come continuare a detenere il potere, mentre molti lo bramano per sé.
Cast
Protagonista assoluta di "Domina" è Livia Drusilla, interpretata da Kasia Smutniak, che a proposito del suo personaggio dice «Livia è stata una donna fondamentale per la sua epoca, ma è poco conosciuta perché è stata poco raccontata. Interpretarla oggi per me è importante, perché abbiamo bisogno di storie che ripercorrono le vite di donne forti, di grande impatto sul mondo. Inoltre trovo inedito farlo in un progetto che mira a rappresentare un’epoca dal punto di vista femminile, senza romanzarla». Insieme a lei nel cast c’è Matthew McNulty (“The terror”, “The bay”) nel ruolo dello spietato Gaio-Augusto, con cui Livia intreccia una lunga storia d'amore e politica. Con loro anche: Claire Forlani, nei panni di Ottavia, sorella e coscienza etica di Gaio, Colette Dalal Tchantcho in quelli di Antigone, fedele aiutante e amica di Livia, e Ben Batt in quelli di Agrippa, alleato di Gaio. Isabella Rossellini è la matrona Balbina, Liam Cunningham (“Il trono di spade”) è Livio, il padre di Livia Drusilla.
Kasia Smutniak è Livia Drusilla
«Livia è stata la prima in cui mi sono imbattuto quando abbiamo iniziato a cercare una donna di potere nella sua epoca. All'inizio ero un po' preoccupato di affrontare una storia di potere al femminile, perché sapevo che le donne nella Roma antica non ne avevano. O almeno pensavo. Sapevo che non potevano votare o entrate fisicamente al Senato, ma quando ho scoperto la storia di Livia, mi sono reso conto che lei, forse per la prima volta nella storia romana, ce l'ha fatta esercitando la propria influenza tramite gli uomini, come suo marito» ha detto Simon Burke parlando del personaggio storico che ha portato sul piccolo schermo. “Domina” si concentra sulla figura di Livia Drusilla, spostando la politica dai luoghi per soli uomini alla camera da letto. È una donna che non vive del suo potere cercando di averne di più per brama, ma per necessità: sua, del nome della sua famiglia, della Repubblica. È una donna forte, a tratti difficile da capire fino in fondo, se non rapportata a ideali e necessità del tempo, che però hanno ancora molto da dire nel presente.
Perché guardare “Domina”
“Domina” è una produzione internazionale interamente girata in Italia, a Cinecittà, dove lo scenografo Luca Tranchino ha lavorato a fedeli ricostruzioni di ambienti e atmosfere. «Ci manderei le scuole» dice Isabella Rossellini in un teaser di presentazione della serie, tanta è stata l’accuratezza delle riproduzioni realizzate. Luoghi e personaggi sono utili a mettere in scena fatti realmente accaduti, rielaborandoli grazie a un inedito punto di vista femminile. «Ogni donna, giunta al punto in cui sono io, tende a guardarsi indietro e vedere la fatica che ha fatto per arrivare fino a lì e rimanere se stessa. "Domina" non racconta solo la storia di Livia, ma quella delle tante donne dell’epoca, oggi purtroppo dimenticate, da conoscere per capire quanti e quali passi in avanti, poi cancellati, fossero stati fatti grazie a figure come la sua, già più di duemila anni fa. Un campanello d’allarme che dovrebbe farci capire quanto sia importante coltivare e proteggere ciò in cui crediamo» dice Kasia Smutniak in conferenza stampa, raccontando anche di come la sceneggiatura di Burke e la regia di Claire McCarthy abbiano contribuito ad evidenziare questi aspetti della storia.