Riporta l’attenzione su una parte di storia d’Italia relativamente recente, ma di fatto un po’ dimenticata

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La serie tv “Romanzo criminale” ha riscosso grandissimo successo e in qualche modo ha creato o ridato linfa a un vero e proprio genere. Su questa falsariga, ma in versione miniserie (due puntate da un’ora e mezza l’una) vi consiglio su Now “Faccia d’angelo” del 2012, ispirata alle vicende di Felice Maniero, capo indiscusso della cosiddetta “mala del Brenta”, che operava principalmente in Veneto, ma ha poi allargato i suoi interessi criminali legandosi alla mafia siciliana.
I pregi principali di questa serie sono la recitazione eccellente di tutto il cast e in particolare di Elio Germano che interpreta Maniero, di cui copia l’accento veneto con precisione sorprendente (cosa rara nella serialità televisiva). Anche Katia Ricciarelli, che interpreta la madre del criminale, è bravissima (essendo di Rovigo, nel suo caso l’accento è venuto naturale). L’altro pregio è quello di riportare l’attenzione su una parte di storia d’Italia (non mancano i legami con la politica) relativamente recente, ma di fatto un po’ dimenticata.