“Fedeltà”: quando il sospetto fa vacillare un matrimonio

Michele Riondino e Lucrezia Guidone nella miniserie di Netflix, dal libro di Marco Missiroli

Michele Riondino e Lucrezia Guidone in "Fedeltà"  Credit: © Netflix
9 Febbraio 2022 alle 09:00

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Che cosa succede quando in una relazione stabile e apparentemente senza problemi si insinua il sospetto di un tradimento? È questo lo snodo di partenza di “Fedeltà”, nuova miniserie italiana di Netflix basata sull’omonimo romanzo best seller di Marco Missiroli. Carlo (Michele Riondino) e Margherita (Lucrezia Guidone) sono sposati da cinque anni: lui, romanziere e insegnante di scrittura creativa; lei, agente immobiliare laureata in Architettura; sembrano avere il matrimonio perfetto. Ma quando Margherita inizia a sospettare che ci sia qualcosa tra Carlo e una sua studentessa, Sofia, la loro relazione comincia a vacillare sotto il peso di dubbi e diffidenze.

La serie non parla solamente di fedeltà all’interno di una coppia, ma anche verso se stessi ci spiega Lucrezia Guidone. Parla di come tendiamo a lasciare indietro noi stessi e i nostri sogni personali quando entriamo in una relazione. «Nelle sei puntate di “Fedeltà” ci si interroga anche sul concetto stesso di tradimento» ci racconta Michele Riondino. «In tv siamo abituati a vedere il tradimento come un atto di pura passione, qui invece facciamo i conti con le domande che porta con sè e con le sue conseguenze».

Infatti gli sceneggiatori hanno costruito la serie come un “thriller sentimentale”, dove si respira più tensione che romanticismo.«Non è facile portare in scena un romanzo così apprezzato» dice Lucrezia Guidone. «Abbiamo cercato di non sostituirci all’esperienza della lettura ma di arricchirla. È l’unico modo per rendere giustizia all’opera originale».

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