Da Lino Guanciale a Vittoria Puccini, ecco chi abbiamo incontrato (e cosa ci hanno detto)

Dal 20 al 22 settembre a Milano si è svolta la seconda edizione del FeST - Il Festival delle serie tv, un weekend ricco di eventi e incontri incentrati sulla serialità televisiva. Tre giorni costellati di anteprime di serie in arrivo, confronti con gli esperti del settore e naturalmente incontri con attori e attrici protagonisti di fiction e serie tv.
Noi di Sorrisi non potevamo di certo mancare, e tra una presentazione e un panel abbiamo incontrato attori molto amati dai nostri lettori. Come Lino Guanciale, che ci ha parlato de "Il commissario Ricciardi", nuova serie in arrivo l'anno prossimo. E poi Rocío Muñoz Morales, che ci ha raccontato le sfide della sua Eva in "Un passo dal cielo 5".
Poi ancora Vittoria Puccini, che vedremo in autunno su Canale 5 nella nuova serie legal "Il processo". Sul fronte streaming invece Alice Pagani ci ha parlato della nuova stagione di "Baby", in arrivo su Netflix a ottobre, mentre Greta Ferro e Fiammetta Cicogna ci hanno detto qualcosa in più su "Made in italy", appena uscita su Amazon Prime Video.
Ecco cosa ci hanno detto.
Lino Guanciale
Tra gli eventi più attesi del FeST c'è stato l'incontro con Lino Guanciale, che ha parlato della nuova serie che sta girando a Napoli: "Il commissario Ricciardi", in arrivo nel 2020. Tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni, segue le indagini di un commissario in grado di percepire gli ultimi pensieri ed emozioni dei morti di morte violenta. «Un dono che è anche un'enorme maledizione», ci ha spiegato l'attore.
«Ho cercato di mettere molto di mio in tutti i miei personaggi», ci ha detto in merito ai suoi numerosi ruoli. «Ci sono cose del Conforti de "L'Allieva" a cui sono molto affezionato, ma lo stesso discorso vale per Il principe dei cessi di "Una grande famiglia" o per il Guido Corsi di "Che dio ci aiuti"». Il personaggio che sente più simile a sé? «Indubbiamente Cagliostro de "La porta rossa", il che non vuol dire che sia il più semplice o divertente da interpretare. Anzi, forse questo lo rende più complicato da mettere in scena».
Alice Pagani
Il 18 ottobre su Netflix arriva la seconda stagione di "Baby", la serie italiana che si ispira liberamente allo scandalo dei Parioli di qualche anno fa per raccontare la vita degli adolescenti della Roma bene. A presentare la nuova stagione al FeST c'era Alice Pagani, 21 anni, che interpreta Ludovica.
Per prepararsi meglio al ruolo, ci ha detto di aver «scavato nel mio passato per ritrovare i miei modi di fare più adolescenziali, dalle battute alla camminata. Ho trovato delle similitudini nell'irriverenza, nel non sentirsi capiti, perché a sedici anni mi sentivo molto meno capita rispetto a oggi».
Tra gli sceneggiatori della serie c'è il collettivo Grams, composto da autori sotto i trent'anni. Per Alice Pagani il successo della serie tra gli adolescenti sta proprio in questo: «Piace così tanto perché è scritta da ragazzi giovani e quindi il linguaggio è molto reale. Non viene usato un punto di vista adulto e quindi distaccato: siamo noi giovani che raccontiamo i giovani».
Rocío Muñoz Morales
Sabato sera abbiamo incontrato Rocío Muñoz Morales, che stiamo vedendo in tv proprio in queste settimane nelle nuove puntate di "Un passo dal cielo". «Interpretare Eva è sempre una grande emozione», ci ha raccontato. «In questa nuova stagione diventa un personaggio molto più drammatico perché soffre di depressione post-parto, portandosi dietro un grande dolore che non riesce ad affrontare».
Morales ci ha spiegato che la sfida più grande per lei «è stata proprio raccontare questo problema - condiviso da molte più donne di quanto mi aspettassi - con la dovuta delicatezza e rispetto nei confronti di chi vive una situazione simile».
Questa è la quinta stagione di "Un passo dal cielo" e la terza per lei, che ha visto Eva crescere ed evolversi. «Accanto a Eva sono cresciuta anche io come donna e attrice», ci ha raccontato. «Ci siamo prese per mano e abbiamo intrapreso un percorso di crescita e maturità molto bello».
Greta Ferro e Fiammetta Cicogna
Dal 23 settembre su Amazon Prime Video è disponibile "Made in Italy", la serie italiana (che arriverà anche su Canale 5 in primavera) che racconta la nascita dell'industria della moda nella Milano degli Anni 70. Al FeST, dove la serie è stata presentata in anteprima, c'era anche Greta Ferro, 24 anni, che interpreta la protagonista Irene.
«Irene ha genitori del sud ed è nata e cresciuta a Milano», ci ha raccontato. «È un personaggio molto intraprendente e vivace, che impara a capire se stessa grazie a una serie di casualità che la portano nel mondo della moda, all'interno del quale lei poi capirà cosa vuole fare veramente nella vita».
Per Ferro, che è nata negli Anni 90, la vera sfida è stata proprio calarsi nei panni di una ragazza come lei che però vive e cresce negli Anni 70. «Sono anni molto diversi a livello umano per una donna», ha raccontato. «Anzi, sono gli anni dell'emancipazione, in cui le donne iniziano a liberarsi di una serie di controlli da parte della società. La parte più complicata è stata capire come può ragionare una ragazza della mia età in quegli anni».
Nel cast della serie c'è anche Fiammetta Cicogna, che interpreta un'amica di Irene di nome Monica. «È matta da legare», ci ha spiegato. «È intraprendente, sta vivendo in pieno la rivoluzione degli Anni 70 e cerca anche di spiegare a Irene come rompere gli schemi».
Ciò che più l'ha affascinata di "Made in Italy" è stata proprio l'occasione di affrontare «lo studio della donna dopo il '68», ci ha detto. «Perché essere una donna libera e indipendente nel '68 significava piccole cose: lo smalto, la gonna al ginocchio, uscire con un ragazzo senza che fosse il fidanzato... erano cose diverse da adesso, ed è stato interessante scoprire l'universo femminile dell'epoca».
Vittoria Puccini
In autunno su Canale 5 andrà in onda "Il processo", serie legal con protagonista Vittoria Puccini, che ci ha svelato alcuni dettagli sulla trama e sul suo personaggio. «Io interpreto Elena Guerra, un pm che indaga sull'omicidio di una ragazzina di sedici anni», ci ha raccontato. Si scontrerà in aula con l'avvocato della difesa, interpretato da Francesco Scianna.
Non solo crime, perché la serie ha un grande impianto drammatico. «Elena scopre di avere un legame intimo e segreto con la vittima che la costringerebbe a rinunciare al caso, ma decide di tenerlo nascosto e portare avanti le indagini», ha raccontato.
Quello di Elena non è stato un ruolo facile. «Ho fatto molte ricerche per dare credibilità alla sua figura professionale», ci ha detto Puccini. «È stata una vera sfida anche dal punto di vista della memoria: non ho mai dovuto studiare copioni così lunghi per una serie!».