Fru dei The Jackal: «Per “Pesci piccoli” abbiamo preso ispirazione da noi stessi»

La serie comedy sarà disponibile su Prime Video dall'8 giugno

7 Giugno 2023 alle 09:02

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Avviso ai naviganti. “Pesci piccoli - Un'agenzia. Molte idee. Poco budget”, la prima serie prodotta e ideata dai The Jackal (su Prime Video dall’8 giugno), dà dipendenza. Merito delle disavventure esilaranti e delle sfide assurde che accadono ogni giorno in questa piccola agenzia di pubblicità della periferia di Napoli. Fra i protagonisti c'è Fru (Gianluca Colucci), che interpreta un cinico social media manager nonché “voice over” delle vite degli altri: «Quando ero stagista nei The Jackal mi occupavo anche di gestione dei social, come faccio nella serie. Per me è stato quindi un ritorno alle origini. Solo che io sono più brioso del mio personaggio che si diverte a creare il caos anche se in fondo è un buono».

Questa è la prima serie comedy prodotta e ideata dai The Jackal. Com'è nata l'idea?
«Nasce dalla voglia di raccontare il nostro quotidiano che come “gruppo creativo” conosciamo molto bene, vivendolo ogni giorno in ufficio. L’agenzia è quindi una sorta di The Jackal ma con altri volti. Nella lavorazione dei personaggi abbiamo preso ispirazione da noi stessi (oltre a Fru ci sono anche Ciro Priello, Aurora Leone e Fabio Balsamo, ndr) e dai molti colleghi che magari lavorano dietro le telecamere. Anche le storie che raccontiamo prendono spunto da fatti e aneddoti veri, come la “ball delle merendine” che abbiamo veramente in ufficio».

Dove e quando avete girato?
«L'ufficio è stato ricostruito in un capannone nella periferia di Napoli. Sono state giornate intense e dure. Abbiamo girato per circa due mesi tra gennaio e febbraio. Faceva freddo e a un certo punto ci siamo come allineati e ci siamo raffreddati tutti contemporaneamente. Lavorare a Napoli è importante per noi. Ci dà un senso di appartenenza importante, in più ora la città è diventata un grandissimo set di tantissimi successi, tra serie e film».

Quanto vi siete divertiti tu, Ciro, Aurora e Fabio?
«È stato molto bello. Stiamo vivendo grandi soddisfazioni, ma sempre divisi. Tutti e quattro riuniti per un unico progetto non succedeva da tanto tempo. Tornare assieme ha avuto un valore simbolico, ci mancava molto, non vedevo Ciro e Fabio da circa due mesi! Siamo sempre entusiasti di fare altri progetti esterni, ma credo che l'energia di quando siamo assieme sia unica e si crei una vera magia».

Purtroppo sono soltanto sei episodi. Pensate di girarne altri?
«Me lo auguro con tutto il cuore, ma non so rispondere. Speriamo abbia una vita lunga. È un prodotto atipico nel panorama delle serie, soprattutto quelle napoletane».

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