George Clooney torna con “Catch-22”, serie tv satirica (e commovente) sulla vita militare

Progressista, attivista e ambientalista lo è sempre stato. Ma nella nuova serie in onda dal 21 maggio su Sky Atlantic, di cui è interprete, produttore e regista, dà voce soprattutto alle sue convinzioni pacifiste

George Clooney in "Catch-22"
16 Maggio 2019 alle 11:45

Progressista, attivista e ambientalista lo è sempre stato. Ma nella nuova serie tv “Catch-22” (in onda dal 21 maggio su Sky Atlantic, anche on demand e su Now Tv), di cui è interprete, produttore e regista, George Clooney dà voce soprattutto alle sue convinzioni pacifiste. Questa storia in sei puntate, coproduzione internazionale di Sky Italia con Paramount Television, Anonymous Content e la Smokehouse Pictures del divo hollywoodiano, è infatti tratta da un dissacrante romanzo che racconta la vita sotto le armi durante la Seconda guerra mondiale: “Comma 22” di Joseph Heller, bestseller antimilitarista pubblicato nel 1961.

Il protagonista è l’aviatore americano John Yossarian, detto YoYo, interpretato da Christopher Abbott (già visto in “Girls” e “The Sinner”). Incaricato di sganciare le bombe dagli aeroplani che sorvolano l’Italia occupata, YoYo ha paura di morire e tenta di essere congedato in ogni modo. Si finge pazzo e vorrebbe appellarsi al cosiddetto Comma 22, un cavillo (non reale, ma inventato) che però così recita: «Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalla missioni di volo non è pazzo». Un paradosso che fa riflettere sulle assurdità della guerra e della burocrazia militare.


Progetto ambizioso

Nella serie si alternano scene comiche, toccanti e satiriche. Clooney interpreta il tenente generale Scheisskopf (che in tedesco significa, per dirla in modo gentile, “testa di cacca”), un ufficiale sadico con le truppe. All’inizio doveva avere il ruolo del colonnello Cathcart poi andato a Kyle Chandler (visto in “Manchester by the sea” e “Argo”).

Lo stesso personaggio che nel film “Comma 22” di Mike Nichols (1970) fu del grande caratterista Martin Balsam, il primo suocero di Clooney (padre dell’attrice Talia Balsam, con cui George è stato sposato dal 1989 al 1993). Pure la pellicola di Nichols si ispirava al libro di Heller. «Io l’ho letto al liceo perché era obbligatorio a scuola e lo trovo sempre attuale» ha detto Clooney. La sceneggiatura di Luke Davies e David Michôd lo ha convinto a cimentarsi nel progetto anima e corpo. Tanto che lui, papà dei gemelli Alexander ed Ella nati a giugno del 2017, ha sottolineato: «Realizzare una serie come “Catch-22” vuol dire impegnare un anno e mezzo della tua vita, che diventano due se hai figli di cui devi occuparti. Non lo fai a meno che non si tratti di un progetto per cui ne valga davvero la pena».

Un set tutto italiano

Le riprese in Italia l’anno scorso sono durate circa nove mesi. Clooney, che da noi è ormai di casa per via di Villa Oleandra, la sua dimora sul lago di Como, e le nozze con Amal a Venezia, l’ha girata in lungo e in largo. In Sardegna, dove sono state girate molte scene al vecchio aeroporto di Olbia-Venafiorita, ha avuto anche un piccolo incidente in moto. Nulla di grave: ginocchio contuso e 20 giorni di prognosi. Ma le foto dell’incidente hanno fatto il giro del mondo. Più tardi, quando il set si è spostato a Sutri (Viterbo) George si è beccato una ramanzina dal sindaco Vittorio Sgarbi, che ha accusato la produzione di aver lasciato il borgo in pessime condizioni. Presto però le polemiche hanno lasciato spazio all’abbraccio dei fan. Specie a Roma, dove Clooney ha usato il mitico Teatro 5 di Cinecittà, quello di Fellini. Lì sono stati ricostruiti gli interni degli aerei bombardieri Junkers e B-25.

C’è pure il dottor House

Non è la prima volta che l’attore si confronta con la Seconda guerra mondiale. Lo aveva fatto già nel film “Monuments men” (2014). E non è nemmeno la prima volta che l’ex dottor Ross di “E.R.” recita con l’ex “dottor House”, altra stella del cast: Clooney e Hugh Laurie erano stati co-protagonisti del fantasy “Tomorrowland” (2015). In “Catch-22” Laurie veste i panni del maggiore de Coverley, uno che non rinuncia ai piaceri della gola neanche al fronte ed è solito gustare succulente costolette servite su un vassoio d’argento. Nel cast appare anche Giancarlo Giannini. È Marcello, l’anziano tenutario di una casa d’appuntamenti che cerca di dissuadere i giovani aviatori dal portare a termine la missione, certo che l’impero americano crollerà assieme ai sogni di gloria. «Ha recitato in un inglese perfetto» ha svelato Grant Heslov, socio di Clooney alla Smokehouse Pictures e a sua volta regista e interprete della serie (è il medico dei soldati, Doc Daneeka). «Ma per essere sicuri che non sbagliasse gli avevamo preparato i cartelli con le battute». E indovinate chi li reggeva? Esatto, proprio lui: il nostro George.

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