«Il capitano Maria»: trama, cast e personaggi

Dopo dieci anni, Maria Guerra torna nella sua città, nel sud Italia, come capitano dei Carabinieri. A spingerla a lasciare Roma è stata la sua primogenita, Luce, irrequieta e ribelle, finita in un giro di amicizie sbagliate. Così si trasferisce con la speranza che la vita di un comando di provincia le lasci finalmente il giusto spazio per fare la madre. In realtà, anche se Maria non lo ammette nemmeno con se stessa, c’è un altro motivo che la spinge a tornare: dieci anni prima, in quella stessa città, suo marito, un magistrato del Tribunale dei Minori, ha perso la vita. Un malore, mentre era in macchina con Luce, che ha causato un incidente mortale e che Maria non è mai riuscita ad accettare. Fino a quando, durante il suo primo giorno di lavoro, Maria sventa un attentato e da quel momento capisce cosa sia successo, quali siano le vere ragioni che hanno condotto alla morte del marito e quali siano le oscure trame che si dipanano dietro i fatti diventano la sua priorità.

Maria Guerra è un capitano dei Carabinieri che ha dovuto crescere i due figli, Luce (18 anni) e Riccardo (9 anni), da sola. Suo marito Guido, infatti, magistrato del Tribunale dei Minori, è morto in un misterioso incidente stradale. Divisa tra l’impegno come comandante della Compagnia dei Carabinieri in una città dilaniata da una guerra criminale e il ruolo di madre di due ragazzi problematici, il capitano Maria mette nel suo impegno quotidiano tutta l’energia, la pazienza, l’empatia di una donna sensibile. Non è un’eroina, ma una persona normale, che deve affrontare circostanze difficili e speciali.

È molto di più di un professore di educazione fisica per i suoi studenti: una figura paterna e anche un amico, un sostegno in situazioni difficili. In gioventù, prima che lei incontrasse quello che sarebbe poi divenuto suo marito, è stato innamorato di Maria Guerra. Ritrovandola, torna a sentire l’antica attrazione per lei. Così, le avventure che vivranno finiranno per riaccendere l’affetto tra di loro.

Luce ha quasi diciotto anni e un passato problematico. Ha visto morire, quando era bambina, suo padre: un trauma che non ha mai superato e che l’ha messa in conflitto con Maria, sua madre. Riportata nella sua città d’origine, dapprima si oppone, poi incontra Filippo (Carmine Buschini, Leo in «Braccialetti Rossi») e lo segue in un viaggio nel mondo degli hacker e dei ragazzi ribelli che le farà scoprire la verità sulla morte di suo padre e la farà diventare adulta.

Figlio minore di Maria, sente che la madre ripone in lui tutte le proprie speranze e si sforza di essere all’altezza. È bravo a scuola, non dà mai problemi, è affettuoso e sensibile con tutti: il contrario di sua sorella. A scuola incontra un nuovo amico, Yuri, un ragazzino di origine russa che sembra il suo opposto e insieme al quale vivrà una magica avventura.

Orfana, è insieme al fratello Vitaliano al centro di un gruppo di giovani hacker. Nel deep web ha scoperto un segreto pericoloso, che ha gettato luce sulla morte dei suoi genitori e sui traffici tra i mafiosi Patriarca e una potente multinazionale, la Nordik Handling, che controlla i traffici del grande porto della città.

Dieci anni dopo essere andata via, Maria Guerra, capitano dei Carabinieri, torna nella sua città, nel sud Italia. A spingerla a lasciare Roma è stata la sua primogenita Luce, di quasi 18 anni, irrequieta e ribelle, ma vuole fare chiarezza anche sulla morte del marito, un magistrato del Tribunale dei Minori che dieci anni prima aveva perso la vita in un incidente stradale, in circostanze che non l'avevano mai del tutto convinta. Sperando in una vita più tranquilla in provincia, si deve subito ricredere: il primo giorno di lavoro del capitano Guerra vede pesare sulla città la minaccia di un brutale attentato, che mette in pericolo i suoi stessi figli.