Il ritorno di “Homeland”: l’ottava stagione in onda su Fox

La saga con protagonista l’agente Carrie Mathison (Claire Danes) arriva al suo capitolo finale

Mandy Patinkin e Claire Danes in "Homeland"
9 Marzo 2020 alle 12:14

10 anni, 8 stagioni e numerosi premi tra cui 5 Golden Globe: la saga con protagonisti Carrie Mathison (Claire Danes) e il suo mentore Saul Berenson (Mandy Patinkin) è arrivata alla fine. Da lunedì 9 marzo alle 21.15, va in onda in prima visione assoluta su Fox (canale 112 di Sky) l’ottava e ultima stagione di "Homeland", la serie che ha lasciato un segno indelebile nello scenario spy thriller televisivo.

Dove eravamo rimasti

Nella scorsa stagione Carrie si è trovata ancora una volta a dover affrontare eventi legati alla situazione politica americana contemporanea, questa volta nelle relazioni tra Russia e Stati Uniti. I riferimenti agli avvenimenti accaduti durante il mandato del Presidente Trump sono lampanti. Anche in questa ottava stagione non mancano collegamenti di trama con la situazione geopolitica attuale.

Cosa possiamo aspettarci dalla nuova stagione

L’ultima stagione di “Homeland” torna sul campo di battaglia dei primi episodi: l’Afghanistan. La lotta al terrorismo è ancora al centro della narrazione. Saul, consulente per la Sicurezza Nazionale, deve affrontare un difficile negoziato di pace con i Talebani. Per farlo però ha bisogno di Carrie, la cui conoscenza del mondo musulmano è indispensabile alla trattativa. Il problema è che Carrie è ancora profondamente turbata dai mesi di prigionia in Russia (settimana stagione), soprattutto psicologicamente. Dopo aver fallito un test del poligrafo, Carrie cerca di ottenere di nuovo l’abilitazione come agente della C.I.A., ma iniziano ad essere molti i dubbi sulla sua integrità verso la Nazione. 

Come lo showrunner Alex Gansa ha affermato, l’ultimo capitolo della saga è più ampio rispetto a quello delle ultime stagioni e torna a giocare su spionaggio e controspionaggio. Oltre al lavoro sul campo, “Homeland 8” porta avanti il racconto delle vite dei suoi protagonisti. Si focalizza perlopiù su quella di Carrie, che nonostante l’imprevedibilità e l’instabilità derivanti dal suo disturbo bipolare, lavora senza paura e corre grossi rischi per se stessa pur di salvaguardare gli Stati Uniti da attacchi nemici di vario tipo.

Nel suo coraggio e nella sua imperfezione, Carrie è un personaggio che mancherà moltissimo alla serialità televisiva. Speriamo che si trovino interessanti spin-off con cui, un giorno, magari farla tornare.

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