I fan di “The End Of the F***ing World” (Netflix) stanno per trovare una nuova serie del cuore. S’intitola “I’m not okay with this” e debutta su Netflix il 26 febbraio. Sono sette puntate, da circa mezz’ora ciascuna, da bersi tutte d’un fiato.
La serie è stata creata e diretta da Jonathan Entwistle, lo stesso proprio di “The End Of the F***ing World”, che l’ha scritta insieme a Christy Hall. Protagonista è una ragazzina del liceo, Sydney, che mentre si occupa dei problemi della sua età tra scuola, famiglia e amici, scopre di avere dei poteri speciali.
Divertente e raccontata con quell’inusuale stile apatico che ormai è diventato la firma di Entwistle, è tratta dall’omonima opera a fumetti di Charles Forsman. La seconda stagione è d’obbligo: non si vede l’ora di continuare la storia della sua stramba protagonista e del suo gruppo di amici.
La trama
Sydney (Sophia Lillis) ha 15 anni. Vive con la mamma e il fratello più piccolo tra deliri adolescenziali e problemi comportamentali, mentre cerca di superare il dolore per la morte del padre. Non è certo la ragazza più popolare della scuola: timida, scontrosa e piena di dubbi su stessa, ha solo un’amica, Dina, e un ragazzo che la corteggia contro la sua volontà, che però diventa il detentore di un segreto che la tormenta. Sydney ha scoperto di avere dei poteri speciali, che si attivano quando si trova in situazioni di difficoltà, generando intorno a lei disastri di grossa entità.
Il cast
Sophia Lillis, che abbiamo conosciuto nel primo capitoli di “It” di Andy Muschietti nei panni di Beverly Marsh e in “Sharp Objects” la serie in cui interpreta Camille Preaker da ragazzina, è Sydney. Protagonista insieme a lei è Wyatt Oleff (“It”, “Guardiani della galassia”) che interpreta l’incredibile e incantevole Stanley Barber, il vicino di casa che s’innamora di lei e diventa il suo migliore confidente. Sofia Bryan è Dina, amica di Sydney. Kathleen Rose Perkins è la mamma della protagonista, Maggie, mentre Aidan Wojtak-Hissong è suo fratello Liam.
Perché guardare “I’m not okay with this”
“I’m not okay with this”, al di là della durata, è una serie che si guarda velocemente. A renderla speciale sono innanzitutto i suoi personaggi, tanto inediti quanto alle prese con problemi molto comuni alla loro età: scuola, famiglia, amici, amore.
A chi ha amato “The End Of the F***ing World”, il suo mood apatico-cinico-ironico, la sua texture filmica vintage, il modo cerebrale di raccontarsi dei suoi giovani protagonisti, non potrà non piacere questa nuova serie.
E nonostante la storia sembri creata perlopiù per un pubblico giovane, la sua vena comic-nerd e quella citazionista sui teen-cult di genere - impossibile non pensare a titoli “Carrie” di Brian De Palma o “Breakfast Club” di John Hughes guardandolo - lo rendono un prodotto che verrà amato moltissimo dalle generazioni ’80-’90.
È ottimo intrattenimento: si ride tanto e il racconto non perde mai di tono. “I’m not okay with this”, inoltre, segue la genesi classica di un supereroe, ma lo fa con un look, una voce e un’eroina nuovi. In questa prima stagione vedremo la scoperta del potere e il suo rifiuto, mentre nella seconda immaginiamo che inizieranno le fasi di sperimentazione, consapevolezza e accettazione.