Ha debuttato su Netflix all'inizio del 2022 la miniserie "Incastrati" del duo composto da Ficarra & Picone e ora arriva in prima serata in chiaro su Canale 5. Scritta (con Fabrizio Testini, Leonardo Fasoli, Maddalena Ravagli), diretta e interpretata da Salvo Ficarra e Valentino Picone, la serie in sei episodi è prodotta da Attilio De Razza per Tramp Limited ed è interamente girata in Sicilia.
In bilico tra il crime e la comedy, la miniserie "Incastrati" segna il debutto nella serialità di Ficarra e Picone, che insieme hanno ideato e diretto ben sei pellicole, di cui naturalmente sono stati anche protagonisti: "Il 7 e l'8" (2007), "La matassa" (2009), "Anche se è amore non si vede" (2011), "Andiamo a quel paese" (2014), "L'ora legale" (2017), "Il primo Natale" (2019).
«Realizzare "Incastrati" è stato ironizzare e giocare con la struttura seriale, che è diversa da quella che eravamo abituati a frequentare» raccontano i due alla stampa. «A stimolarci è stato il fatto di misurarci con una cosa assolutamente nuova, allungare la storia: la trama in più episodi, come se fosse un film molto più lungo, ci dava la possibilità di approfondire l'avventura e la psicologia dei personaggi, le loro aspirazioni, le loro paure, le sconfitte e le rialzate. Così dopo un po' abbiamo acquisto anche noi la 'metrica' del prodotto seriale».
Anche se si tratta di una prima prova con la serialità, "Incastrati" è caratterizzata dal linguaggio e l’ironia tipici di Ficarra e Picone, che hanno sviluppato una storia crime in stile commedia degli equivoci. «Il registro è sempre comico, ironico e auto-ironico, noi puntiamo a divertire, non a consolare, senza però mai dimenticare vizi e virtù» spiegano infatti Ficarra e Picone della serie che parla anche di mafia e di corruzione: «corruzione dal basso verso l’alto, ma sono argomenti sfiorati: si racconta un mondo attualizzandolo rispetto ai nostri altri film come "L'ora legale"». «Per "Incastrati" è stato bello raccontare di nuovo una certa Sicilia; una certa mafia, nascosta ma (ahinoi) lontana dall’essere definitivamente sconfitta».
C'è poi una componente decisamente umoristica, poiché la serie scherza sulla passione per le serie tv stesse, in particolare quelle crime: del resto, «Noi siamo appassionati di serie tv, ma facciamo ironia su tutto, anche su noi stessi» conclude Ficarra, che infatti interpreta Salvo, un appassionato di serie gialle.
La trama
Ambientata a Palermo, la storia segue le (dis)avventure di Salvo e Valentino. I due sono amici d’infanzia, colleghi (sono tecnici della televisione) e sono anche cognati, poiché Salvo è sposato con la sorella di Valentino, Ester. Un giorno i due uomini rimangono coinvolti in un omicidio. Cercando di scappare dalla scena del crimine, i due si mettono sempre più nei guai in un crescendo di eventi che li porterà addirittura a dover fare i conti con la mafia.
Salvo Ficarra e Valentino Picone sono Salvo e Valentino
Sono titolari di una ditta di vendita e riparazioni di piccoli elettrodomestici. La loro professione li porta quotidianamente a percorrere le strade della città e della provincia a bordo del loro furgone aziendale per recarsi nelle case dei clienti.
Salvo è una persona dinamica, molto legato al proprio tempo anche se con una visione della vita apparentemente tradizionalista. Appassionato di serie crime, è desideroso di una vita più avventurosa e piena di colpi di scena.
Valentino invece ha un carattere più pacato e riflessivo, non si è mai sposato e ha un legame molto intenso e profondo con la madre. È contento della propria vita e ha una visione del mondo più aperta rispetto a quella dell’amico-cognato.
È la moglie di Salvo e sorella di Valentino. Donna piena di vitalità, estroversa e volitiva. È molto innamorata del marito al quale non lesina attenzioni e amore ma, allo stesso tempo, è una persona libera e indipendente. Caratterialmente forte e determinata, sarà protagonista di un profondo percorso di cambiamento e maturazione che la porterà a riflettere sulla propria esistenza.
Amica di lunga data dei due protagonisti, ricopre un ruolo di spicco e responsabilità all’interno della Polizia di Stato. È un personaggio energico, indipendente ed emancipato che conduce con vigore e coerenza la sua battaglia contro il crimine.
Uomo tutto d’un pezzo, onesto e coerente con se stesso, ha speso tutta la propria vita al servizio dello Stato lottando instancabilmente contro il crimine e il malaffare che infestano come un cancro il nostro Paese.
Ex compagno di scuola e amico di Salvo e Valentino. Giornalista d’assalto sempre pronto a rincorrere la notizia ovunque essa si manifesti. Rimpiange i “bei tempi” passati e mal sopporta questo presente arido di veri scoop.
Il portiere del palazzo in cui Salvo e Valentino rimangono coinvolti nell'omicidio è un uomo molto affacendato... Forse pure troppo rispetto alla sua professione.
La madre di Ester (moglie di Salvo) e Valentino, che vive con lei. La donna è la classica madre meridionale, che rimpinza di manicaretti il figlio, incurante delle sue allergie e intolleranze alimentari.
Tony Sperandeo è Tonino Macaluso, detto “Cosa Inutile” È un uomo vecchio stampo, cresciuto sotto l’egida della mafia. Fin da giovanissimo ha sempre aspirato a diventare un boss di prima grandezza, ma alcune vicissitudini da un lato e alcune debolezze personali dall’altro lo hanno fatto restare in una sorta di limbo. È molto legato al suo capo, il temutissimo Padre Santissimo, boss imprendibile e ormai quasi leggendario.
Domenico Centamore è Don Lorenzo, detto “Primo Sale” Vero e proprio braccio destro di Padre Santissimo della cui stima e fiducia si vanta. Don Lorenzo nel corso del tempo è riuscito a diventare un capo e per questo motivo si fa continuamente beffa di Tonino che considera poco più di un picciotto e col quale si mette spesso e volentieri in competizione.
Filippo Luna è il vice Questore Lo Russo Collega di Agata, uomo distinto e pacato, riflessivo, serio e irreprensibile, stimato dai colleghi e temuto da delinquenti e pregiudicati. Uomo di pensiero più che di azione tuttavia non disdegna di rimboccarsi le mani e andare in prima linea quando necessario.