“La mia prediletta”: il thriller che vi terrà svegli fino alla fine

La serie Netflix è tratta dal romanzo di Romy Hausmann che si ispira a veri fatti di cronaca

"La mia prediletta"  Credit: © Netflix
28 Settembre 2023 alle 12:02

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Una casa nascosta. Due bambini. Una ragazza dalla lunga chioma bionda. E la voce misteriosa di un uomo che non si vede in volto. “La mia prediletta” è il thriller psicologico che su Netflix è tra i contenuti più visti da quando è uscito, lo scorso 7 settembre. La miniserie in sei parti, diretta da Isabel Kleefeld, è tratta dall'omonimo romanzo di Romy Hausmann che ha appassionato prima i lettori tedeschi per diventare poi un cult internazionale. 

Di cosa parla

Tutto ha inizio quando una donna visibilmente sconvolta corre di notte in un bosco e, arrivata al bordo della strada, viene investita da un’auto. Gravemente ferita viene portata via da un’ambulanza insieme ad Hannah, una bimba che dice di essere sua figlia, ma non ci sono documenti che possano provarlo. Al suo risveglio in ospedale la donna non riesce a dire come si chiama, né tantomeno come fosse finita in quel bosco di notte. La sua storia è subito collegata a quella di Lena, una ragazza bionda scomparsa 13 anni prima e di cui si erano completamente perse le tracce. Mentre la polizia inizia a indagare su un presunto rapimento emerge una terribile storia di violenze domestiche e psicologiche, di abusi e di regole ferree da rispettare per non essere puniti. Chi si nasconde dietro la voce di un uomo senza scrupoli? Tra colpi di scena e momenti di suspence, di cui inevitabilmente lo spettatore si sente parte, è impossibile non reagire alle scene crude e crudeli di questo thriller che vi terrà fino all’ultimo col fiato sospeso e farà nascere sentimenti contrastanti. Anche i più deboli di cuore alla fine resteranno incollati allo schermo per sapere come finisce la serie. Con un senso di angoscia stemperato dalla voglia di non arrendersi pur di arrivare alla verità.

Il cast e i personaggi

In questa serie sono senza dubbio le donne a trainare e a rendere credibile la storia. La protagonista indiscussa è Naila Schuberth, che interpreta la dodicenne Hannah, appunto “la prediletta”. Lunghi capelli biondi ondulati, occhioni grandi che celano poca tenerezza e tanto gelo. È la sua freddezza e il suo essere ligia alle regole a intrigare lo spettatore. «Sono una bimba grande. Ho capito tutto. Faccio bene» è la frase che ripete più spesso tra sé e sé. Kim Riedle (già vista in “Skylines”) interpreta Jasmin, la donna che corre nel bosco e che viene investita dall’auto. Una donna stremata che non vuole arrendersi, che lotta con tutte le sue forze per reagire al suo rapitore e alle condizioni che le vengono imposte. Non vuole essere una vittima e farà di tutto per tornare la donna forte, libera e indipendente che era prima. 

A rendere ancora più avvincente la trama de “La mia prediletta” ci pensano la madre di Lena (Julika Jenkins) e le agenti di polizia, come Haley Louise Jones che interpreta Aida Kurt. Donne che si assumono le proprie responsabilità, che non si fermano alle apparenze e che con arguzia e intelligenza riusciranno ad arrivare alla fine della vicenda. Hans Löw interpreta il poliziotto Gerd Bühling, che per 13 anni non si è mai dato per vinto e della scomparsa di Lena è addolorato quasi quanto i suoi genitori. Justus von Dohnányi è il padre di Lena, che con amore continua a sperare che la figlia sia ancora viva.

Dove è stata girata?

La maggior parte delle riprese della miniserie si sono svolte in Germania. Le scene sono state girate tra la Colonia, la Renania settentrionale, Wuppertal, in riva al mare del Belgio, Düsseldorf e Bonn. Anche i luoghi che si vedono nella serie Netflix sono fedeli al romanzo. «Spero che i miei lettori si sentano come me», ha detto l’autrice Romy Hausmann. «Ci saranno molte cose familiari prese dal libro, e allo stesso tempo sembrerà totalmente nuovo. C’è anche, ad esempio, un nuovo personaggio (Aida Kurt) che mi ha davvero emozionato».

Il trailer

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