Tanta azione ma anche un ritratto realistico della lotta al terrorismo. Un mix che ritroviamo a partire da sabato 17 aprile in prima serata

Tanta azione ma anche un ritratto realistico della lotta al terrorismo. Un mix che ritroviamo in "La Unidad", al via su Rai 4 a partire da sabato 17 aprile in prima serata.
Al centro della serie spagnola c’è un gruppo di agenti di polizia dell’antiterrorismo che ha sede a Madrid e opera tra il Marocco e la città spagnola di Melilla, dove agiscono diverse associazioni criminali e trafficanti di droga. A guidare la squadra è il commissario Carla Torres (Nathalie Poza), che superando numerose difficoltà e pericoli porta a conclusione un’importante missione: catturare il temibile ricercato Salah Al Garheeb (Said El Mouden). Ma questo arresto rende l’intera Spagna il primo bersaglio per i seguaci del terrorista, incluso suo figlio, che sono disposti a morire per la loro causa.
Tuttavia nella serie non mancano i risvolti sentimentali. Mentre sta affrontando la separazione da Marcos (Michel Noher), uno dei migliori agenti dell’unità investigativa, la donna ha anche una figlia di cui occuparsi. «Nell’epoca in cui viviamo, l’unica cosa che ci salva è fare ciò in cui crediamo, come se dovessimo cambiare il mondo. Ed è stato fantastico interpretare una donna con quella determinazione ma anche così generosa e premurosa verso gli altri» dice Nathalie Poza.
Girata tra la Spagna, il Marocco, la Francia e la Nigeria, "La Unidad" ha raccolto il favore di critica e pubblico anche per la sua veridicità. Gli stessi attori hanno collaborato a stretto contatto con i veri investigatori. «Abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare i loro racconti e consigli, che sono stati per noi di grande aiuto per interpretare al meglio i nostri personaggi» dice la Poza.