“L’alienista”, indagini nella New York di fine ‘800. Da vedere su Netflix

I costumi fantastici, l’ambientazione, l’alternanza di ambienti alto borghesi e bassifondi agghiaccianti rendono questa serie irresistibile

21 Ottobre 2021 alle 14:21

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L’alienista era l’antenato del moderno psichiatra: nell’Ottocento era l’unico “investigatore della mente” che avesse una vaga idea di come funziona il nostro cervello. Per questo è davvero originale immaginarlo come un detective che mette insieme un po’ di psicologia, patologia forense e letteratura gotica per mettersi al servizio della polizia. È quello che accade nella fiction “L’alienista” (su Netflix, due stagioni) con Daniel Bruehl, Dakota Fanning e Luke Evans.

I tre, legati da una profonda amicizia (e forse qualcosa di più) uniscono le loro energie per scovare quelli che oggi chiameremmo “serial killer” e che allora erano… criminali non comuni. I costumi fantastici, l’ambientazione (la New York di fine Otttocento), l’alternanza di ambienti alto borghesi e bassifondi agghiaccianti rendono questa serie irresistibile. Ancor più se allo sviluppo del “giallo” si aggiunge che i personaggi incarnano tre categorie allora “in evoluzione”: l’analista, il giornalista e la donna alla ricerca della sua indipendenza.

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