Si sa, le lingue sono importanti, specialmente al giorno d'oggi. In questo mondo globalizzato e sempre più piccolo in cui gli spostamenti sono sempre più rapidi e la rete rende tutto molto più veloce. Stereotipi e ovvietà a parte, la frase ?Le lingue sono importanti? è vera. Quindi perché non cogliere la palla al balzo e iniziare qualche serie tv con il pretesto di affrontare un corso semi-serio di lingua, usi e costumi? Siamo qui per questo.
Undici serie per undici diverse situazioni nelle quali vi potreste ritrovare: che sia passare un pomeriggio al bar con i vostri nuovi amici statunitensi e quindi imparando lo slang adatto con il sempreverde «Friends» oppure un «Six Feet Under» nel caso l'esistenza di un vostro caro in terra anglofona arrivi bruscamente al termine. Qualche puntata di «Sherlock» per masticare meglio l'accento inglese, un po' di «Grey's Anatomy» per memorizzare qualche termine medico, o qualche episodio de «I Soprano» per sapere come parlare con la malavita. Insomma, ecco i nostri undici consigli per imparare meglio l'inglese con la tv.
Friends
Quando ci si stabilisce in un nuovo continente, la prima cosa da fare sarebbe cercare di stringere nuovi rapporti d'amicizia per uscire presto dall'inevitabile iniziale (e deprimente) periodo di solitudine, per salvarsi dalla nostalgia della propria terra natale e da una casa più spoglia di un motel di fianco alla stazione. La serie tv creata da Marta Kauffman e David Crane vi presenta sei amici indimenticabili: Joey, Rachel, Phoebe, Ross, Chandler e Monica. «Friends» è un corso accelerato (ma nemmeno troppo) in dieci stagioni su come relazionarsi con possibili amici, fidanzati e fidanzate d'oltreoceano.
Sherlock
Se invece avete deciso che, nonostante il vostro amore per la lingua inglese, gli Stati Uniti sono un po' troppo distanti, potrete dirottare il vostro futuro in Inghilterra, magari a Londra. Qualche buona lezione su come muovervi nella capitale o crearvi una base di letteratura del Regno Unito, «Sherlock» potrebbe fare per voi. Quattro stagioni da tre episodi l'uno (più uno speciale natalizio) per seguire Sherlock Holmes (Benedict Cumberbatch) e il dottor Watson (Martin Freeman) nelle loro indagini piene di colpi di scena imprevedibili.
The Office UK
Finalmente avete trovato un monolocale in affitto sopra ad un locale che solitamente chiude alle quattro del mattino. Quello che vi manca è un lavoro per mantenervi. E qui arriva in vostro soccorso il grande Ricky Gervais assieme a Stephen Merchant con il loro «The Office». Due stagioni da dodici episodi (più due speciali) per un mockumentary sulle avventure di un ufficio popolato da bizzarri individui comandati dal manager narcisista David Brent. Avrete quindi tutto il necessario per conoscere i termini base del mondo del lavoro, ma se non dovesse bastarvi (o l'inglese fosse troppo ostico) potete buttarvi sul remake statunitense della serie.
Grey's Anatomy
Incrociamo le dita, ma potrebbe capitare di incappare in qualche infortunio durante la vostra permanenza all'estero e potreste trovarvi costretti a rivolgervi a un ospedale. Comprendere al meglio quello che vi stanno diagnosticando potrebbe essere importante. Proprio per questo viene in vostro soccorso «Grey's Anatomy», creata dalla dea della tv Shonda Rhimes e giunta ora alla tredicesima stagione. Le vicende della dottoressa Meredith Grey alle prese con pazienti, relazioni e colpi di scena forti come colpi al cuore sono un buon modo per imparare qualche termine che si spera non dobbiate mai utilizzare.
House of Cards
Vi siete ormai ambientati tanto bene nel vostro nuovo Paese che siete riusciti a prendere persino la cittadinanza. E se il vostro lavoro come camerieri vi sta ormai stretto, perché non intraprendere la carriera politica? E se vi trovate negli Stati Uniti, chi meglio di Frank Underwood potrebbe dispensare validi consigli per chi desiderasse inserirsi in un settore così complesso? Potreste dovervi sporcare le mani più di una volta, ma se c'è una cosa che «House of Cards» nelle sue quattro stagioni ha dimostrato è che se siete pronti a tutto, avete le carte in regola per una fulminea scalata al potere. E se quattro stagioni non sono sufficienti, vi basterà attendere per la quinta per nuovi consigli, in arrivo a maggio.
The Wire
Che abbiate parcheggiato l'auto in doppia fila o che siate stati arrestati dopo una rapina, sapersi confrontare con il linguaggio della legge statunitense è importante. Soprattutto per evitare di spifferare informazioni compromettenti che da sole vi potrebbero assicurare ulteriori anni di carcere. «The Wire» è il perfetto manuale di tutto quello che dovreste sapere del sistema poliziesco (e non solo). Creata da David Simon, cinque stagioni da dieci episodi l'una in cui si viene trasportati nella malfamata Baltimora tra spaccio di droga, corruzione e omicidi. Una serie che si è piazzata al nono posto dalla classifica dei Writers Guild of America delle meglio scritte di tutte i tempi. Io un'occhiata la darei.
2 Broke Girls
A meno che non vi sediate in un sushi all-you-can-eat in cui vi basterà ordinare riportando i numeri di fianco alle immagini dei piatti, è abbastanza importante sapere come muoversi all'interno di ristoranti, fast food o chi più ne ha più ne metta. «2 Broke Girls», comedy targata CBS, ha tutto il necessario per introdurvi al mondo alimentare americano seguendo le disavventure di Max e Caroline, cameriere di una scalcagnata tavola calda alle prese con costanti problemi economici. Le risate sono assicurate e, chissà, qualche termine potreste davvero impararlo. In caso contrario, vi farete una cultura approfondita sui doppi sensi linguistici.
The Newsroom
Vivere in un Paese e non riuscire a comprendere i fatti di cronaca, politica e attualità, non è proprio il massimo. Quindi, per una maggior integrazione linguistica e culturale, non resta che suggerirvi il recupero di «The Newsroom», grande serie targata HBO e creata da Aaron Sorkin. Tre stagioni in cui seguiamo le vicende personali e lavorative dell'anchorman Will McAvoy, interpretato da Jeff Daniels, e della produttrice esecutiva MacKenzie McHale nella divisione news della tv via cavo ACN. Se non volete recuperarlo per imparare qualcosa, fatelo per la vostra cultura cine-televisiva.
I Soprano
Se poco fa vi abbiamo consigliato «The Wire» per capire come comportarvi una volta alle prese con la legge, ora vi suggeriamo qualcosa circa l'altra faccia della stessa medaglia: il crimine. Siete entrati in un brutto giro, non sappiamo in che modo e non lo vogliamo sapere: l'unico consiglio che ci sentiamo di darvi è di guardare la madre di tutti gli show sulla malavita ovvero «I Soprano». La serie con protagonista il compianto James Gandolfini, tra l'altro, si è posizionata prima nella classifica del Writers Guild Awards di cui parlavamo prima. Sei stagioni per seguire le avventure di Tony Soprano alle prese con il suo impero mafioso nel New Jersey. L'enciclopedia del comportamento corretto nel mondo del crimine è servito. Dopodiché ce ne laviamo le mani, eh.
Prison Break
Be', la legge ha fatto il suo corso, probabilmente non avete davvero guardato tutte le stagioni de «I Soprano» e avete combinato qualche stupidaggine. Ora siete finiti in una delle temute gattabuie del sistema carcerario americano e qualche parola per sopravvivere (tipo ?Sorry?) la dovrete imparare per forza. «Prison Break» potrebbe essere un buon manuale: quattro stagioni, uno speciale e un revival in arrivo per seguire Michael Scofield e Lincoln Burrows in fuga dalle autorità, passando da un carcere all'altro. Surrealismo di qualche situazione a parte, potrebbe darvi una mano.
Six Feet Under
Questo è un consiglio principalmente destinato ai famigliari, se il tentativo di fuga è andato male o se la sopravvivenza in prigione è stata più difficile del previsto. Organizzare un appropriato saluto al proprio caro è importante ed è altrettanto importante sapere come muoversi all'interno di un ambiente del genere per evitare di essere spennati in un momento così duro da affrontare. «Six Feet Under», serie in cinque stagioni creata da Alan Ball con Michael C. Hall («Dexter»), narra le vicende di una famiglia alle prese con la propria azienda di pompe funebri dopo la prematura scomparsa del padre e gestore ed è la perfetta introduzione a questo mondo. Non è mai piacevole parlarne, ma è sempre meglio arrivare preparati. Ora potete toccare ferro, ve lo concediamo.