Da venerdì 5 aprile è disponibile su Netflix la seconda parte de "Le terrificanti avventure di Sabrina", la serie di Roberto Aguirre-Sacasa ispirata alla sua omonima serie a fumetti e incentrata sul personaggio degli Archie Comics nato negli Anni 60 (e diventato celebre a livello globale a fine anni ‘90 grazie alla sit-com "Sabrina, vita da strega").
Kiernan Shipka torna quindi a indossare i panni di Sabrina Spellman, strega sedicenne per metà mortale, che anche in questo nuovo ciclo di episodi si ritrova a combattere le tradizioni retrograde e maschiliste della Chiesa della Notte, se possibile con ancora maggior convinzione rispetto a quanto già visto negli episodi usciti a ottobre.
Chi ancora non conosce la serie e si aspetta un remake della sit-com "Sabrina, vita da strega" rimarrà deluso: "Le terrificanti avventure di Sabrina" infatti è ispirato alla saga a fumetti iniziata nel 2014 da Roberto Aguirre-Sacasa, basata sul personaggio di Sabrina Spellman apparso per la prima volta sui fumetti Archie Comics (quelli dei personaggi di "Riverdale", per intenderci) nel 1962. Niente aspirapolveri volanti né gatti che parlano, quindi: questa Sabrina fa parte di una congrega che venera Satana ed è immersa in un’atmosfera dark e horror che nulla a che vedere con i toni scanzonati della sit-com con protagonista Melissa Joan Hart.
Certo, alcune somiglianze ci sono: Sabrina è per metà strega e per metà mortale, vive con le zie Hilda (Lucy Davis) e Zelda (Miranda Otto), e ha un ragazzo mortale di nome Harvey Kinkle (Ross Lynch). Il gatto Salem c’è, ma non parla (una curiosità: Kiernan Shipka ha scoperto di essere allergica ai gatti proprio durante le riprese della prima parte della stagione).
Nella prima parte di questa prima stagione, arrivata a fine ottobre su Netflix, Sabrina lottava per riuscire a mantenere la sua identità e libertà in un sistema - quello della sua congrega, la Chiesa della Notte - in cui ogni strega a sedici anni deve giurare fedeltà a Satana, diventandone di fatto una serva più che una semplice adepta. Alla fine Sabrina si ritrovava costretta a firmare il Libro della Bestia, rinunciando alla sua libertà, per poter salvare i suoi amici da una minaccia sovrannaturale.
In questi nuovi episodi quindi Sabrina è un po’ cambiata (come avevamo già avuto modo di notare nello speciale episodio natalizio): non sta più con Harvey, aver firmato il Libro della Bestia le ha schiarito i capelli fino a un biondo platino, e naturalmente ora fa parte a tutti gli effetti della Chiesa della Notte.
Avendo lasciato il liceo di Greendale per diventare una studentessa a tempo pieno dell’Accademia delle Arti Occulte, ormai Sabrina è del tutto immersa nel mondo della Chiesa, con tutto ciò che ne consegue: anche dall’interno lei cerca di smantellare un sistema profondamente retrogrado e sessista (nel primo episodio si candida al ruolo di Capo Mago, un titolo scolastico tradizionalmente riservato ai maschi), schierandosi contro il preside - nonché Alto Sacerdote - padre Blackwood (Richard Coyle).
La lotta contro il sistema si combina con gli elementi horror - tra mostri e altre entità sovrannaturali - e con quelli più teen come le storie d’amore (tra Sabrina e lo stregone Nicholas e tra Harvey e la migliore amica di Sabrina, Roz).
"Le terrificanti avventure di Sabrina"
Nuovi amori, mostri e mitologia
Anche in questi nuovi episodi "Le terrificanti avventure di Sabrina" combina elementi sovrannaturali con tematiche adolescenziali, riconfermandosi come un titolo teen horror: Sabrina è impegnata nella sua nuova relazione con il compagno stregone Nicholas (Gavin Leatherwood) così come è impegnata a combattere il mostro di turno (il tutto mentre cerca di opporsi a padre Blackwood direttamente dall’interno del sistema).
Sempre in chiave coming-of-age c’è il percorso identitario di Sabrina, che deve fare i conti con le conseguenze della sua decisione di firmare il Libro della Bestia: ora sarà anche una strega più potente, ma sarà costretta ad adempiere il volere di Satana eseguendo qualunque ordine le venga impartito, destino con cui è difficile scendere a patti. Parallelamente, anche i personaggi secondari scoprono ed esplorano la loro identità: come Susie (Lachlan Watson), che finalmente fa coming out come transgender chiedendo ad amici e familiari di usare pronomi maschili, presentandosi con il nuovo nome di Theo.
Il trasferimento di scuola di Sabrina ci permette anche di scoprire di più sulla mitologia della Chiesa della Notte, già accennata nei primi episodi: e allora ecco l’Antipapa e i Lupercalia, festa simile a san Valentino rivisitata in chiave più apertamente sensuale. Il mondo religioso e mitologico della serie prende forma, diventando più delineato. Così come più delineata è ora la minaccia rappresentata da padre Blackwood, deciso a cambiare il sistema della Chiesa della Notte rendendolo ancora più maschilista per creare un ordine totalitario con il potere accentrato nelle mani degli stregoni e le streghe spogliate di diritti fondamentali. Ma non ha fatto i conti con Sabrina Spellman.
Sarà disponibile dal 14 dicembre e ci porterà nel bel mezzo dei festeggiamenti per il solstizio d'inverno. Ecco le foto, il trailer e la trama della puntata
La nuova serie originale Netflix, disponibile sulla piattaforma streaming dal 26 ottobre, non ha niente a che fare con la leggera sit-com degli Anni 90