Se il vostro primo istinto, sentendo parlare di «Legion», è quello di pensare «L’ennesima serie sull’ennesimo supereroe» siate pronti a ricredervi. La serie in 8 episodi, in arrivo su Fox (Canale 112 di Sky) dal 13 febbraio alle 21.50, è la prima ispirata all’universo degli X-Men, ma non aspettatevi nulla di ciò che avete visto nelle precedenti dall’universo Marvel. Ispirata all’omonimo fumetto, è stata creata da Noah Hawley per FX. Se siete pronti a esplorare con uno sguardo inedita il mondo degli X-Men, ecco cosa potete aspettarvi da questa nuova serie. Dal cast al trailer, passando per il creatore, rappresenterà senza dubbio una svolta nel modo di raccontare i supereroi in televisione.
Il trailer e la trama
La serie è basata sull’omonimo fumetto della Marvel e racconta la storia di David Haller, interpretato da Dan Stevens. Una diagnosi di schizofrenia l'ha fatto entrare e uscire dagli ospedali fin da bambino, ora ha circa vent'anni ed è intrappolato in un istituto di salute mentale, ma la sua routine quotidiana al fianco dell’amica e “collega” Shannon (Aubrey Plaza) viene scardinata all’improvviso. A scuoterlo è l’arrivo della splendida e tormentata Syd Barrett (Rachel Keller). La ragazza non tollera il contatto fisico e sembra condannata a scambiare il proprio corpo con chiunque la tocchi. L’incontro tra i due risveglierà qualcosa in lui e si rivelerà essenziale. Sarà lei a portarlo dalla dottoressa Melanie Bird (Jean Smart) che grazie ai suoi metodi poco convenzionali riuscirà a metterlo di fronte alla domanda che deve porsi: è pazzo o è davvero pazzo o è “solo” un mutante dotato di enormi poteri?
LEGION -- "Chapter 1" (Airs Wednesday, February 8, 10:00 pm/ep) -- Pictured: Dan Stevens as David Haller. CR: Chris Large/FX
Il protagonista
David Haller ha passato tutta la sua vita tra ospedali psichiatrici, perché sentiva voci che nessun altro sentiva e vedeva persone che gli altri non vedevano. Ora ha vent’anni e si è perso tra le medicine e le abitudini ripetitive della vita quotidiana in ospedale. È possibile, però, che sia qualcosa di diverso da un essere umano e che la sua malattia sia in realtà la manifestazione di enormi poteri di cui non ha coscienza e che non sa come gestire, ancora. «Forse è il più potente mutante che abbiamo mai incontrato» dice già nel trailer uno degli uomini che ne studia il caso, ma c’è di più. David è figlio di Charles Xavier, nientemeno che il professore degli X-Men.
A calarsi nei panni del protagonista è Dan Stevens che abbiamo già visto in televisione in «Downton Abbey» nei panni di Matthew Crawley, il marito di Lady Mary, e che vedremo protagonista del live action de «La Bella e la Bestia» con Emma Watson, in arrivo al cinema a marzo.
LEGION -- "Chapter 1" (Airs Wednesday, February 8, 10:00 pm/ep) -- Pictured: (l-r) Dan Stevens as David Haller, Rachel Keller as Syd Barrett, Aubrey Plaza as Lenny "Cornflakes" Busker. CR: Chris Large/FX
Il cast
Oltre a Dan Stevens, vedremo nella serie anche Rachel Keller («Fargo») nei panni della bionda Syd, sempre da Fargo arriva Jean Smart, con una lunga carriera televisiva alle spalle. A interpretare l’amica chiacchierona del protagonista è Aubrey Plaza, l'April di «Parks and Recreation».
LEGION -- "Chapter 1" (Airs Wednesday, February 8, 10:00 pm/ep) -- Pictured: (l-r) Dan Stevens as David Haller, Rachel Keller as Syd Barrett. CR: Michelle Faye/FX
Il creatore
Se avete già sentito nominare Noah Hawley, forse sapete già cosa aspettarvi. Il grosso del lavoro l’ha fatto lui, come già aveva fatto per la trasposizione televisiva di «Fargo». Una traduzione in linguaggio televisivo che non era in alcun modo una copia, ma che prendeva le mosse del film dei fratelli Coen del 1996 per andare a creare un altro universo, pieno di colore e luce malinconica. Stesso trattamento hanno subito l'universo Marvel e «Legion», diversa da ogni altra serie tv sui supereroi.
L’atmosfera
«Siamo partiti da un luogo di grande confusione. È stato un processo fantastico, ogni episodio diventa tutto più folle, ma andando avanti chiariamo via via le cose» ha anticipato Dan Stevens. Una confusione sottolineata da un ritmo concitato, tra scenografie dai colori accesi in pieno stile anni ’70 che ricordano «Arancia Meccanica» e «Quadrophenia», indagini governative ed esplosioni intere stanze che richiamano l’ultima scena di «Zabriskie Point» di Michelangelo Antonioni. Quella dell'esplosione accompagnata da «Careful with that axe, Eugene» dei Pink Floyd (nella colonna sonora con il titolo «Come in Number 51, Your Time is Up»). Sarà forse un caso che in questa serie dal sapore psichedelico che incrocia voci diverse, visioni e multiple personalità la ragazza amata dal protagonista si chiami Sydney Barrett, per gli amici Syd, come il cantante dei Pink Floyd fino al 1968?