In Italia il romanzo da cui è tratto «The Man in the High Castle» è arrivato con il titolo «La svastica sul Sole»: era il 1962 e portava la firma del visionario Philiph K. Dick, lo stesso autore dei romanzi che hanno ispirato nientemeno che «Blade Runner», «Minority Report» e «Total Recall». L’universo di «The Man in the High Castle» è sottosopra: i nazisti hanno inventato l’atomica e hanno conquistato gli Stati Uniti. La costa est è sotto il tallone d’acciaio delle truppe di Hitler, mentre quella ovest, da Seattle a Los Angeles, è controllata dai loro alleati giapponesi. Un vero incubo, vero?
La terza stagione sarà disponibile in streaming su Amazon Prime Video a partire dal 5 ottobre.
Il trailer della terza stagione
Dove eravamo rimasti
Nelle prime due stagioni di «The Man in the High Castle» abbiamo scoperto quanto è dura la vita sotto il Reich e l’Impero nipponico. I due ex alleati ormai sono ai ferri corti, e vivono una sorta di “Guerra Fredda” alternativa in cui si preparano all’inevitabile scontro finale per il dominio del mondo. La serie racconta questo mondo attraverso una serie di personaggi: Juliana abita sulla costa ovest e tenta di integrarsi con i conquistatori del Sol Levante, ma viene coinvolta nella Resistenza dalla sorella che, in punto di morte, le affida una misteriosa pellicola in cui si vede un mondo diverso, nel quale i nazi sono stati battuti dagli Alleati. I tedeschi vogliono scoprire a tutti i costi chi gira questi filmati e spediscono Joe Blake come infiltrato nelle fila della Resistenza, dove incontrerà proprio Juliana nella zona “franca” tra le Montagne Rocciose, tra il Reich e l’Impero giap. Nel frattempo Frank, il fidanzato di Juliana, viene arrestato e torturato dai giapponesi: messo con le spalle al muro, deciderà di ribellarsi al giogo giapponese. Tra i collaborazionisti tedeschi seguiamo invece le vicende di John Smith, ufficiale SS che perseguita con ogni mezzo la Resistenza. È un fervente nazista, almeno fino a quando scopre che il figlio ha una malattia incurabile, ed è quindi destinato ad essere eliminato per la purezza della razza. La seconda stagione si conclude con una complicata concatenazione di eventi che partono dall’attentato alla famiglia reale giapponese e dalla morte di Hitler e arrivano quasi allo scoppio della guerra tra Germania e Giappone. In modi diversi e spesso inconsapevoli, Juliana, Frank e John evitano l’apocalisse e un nuovo devastante conflitto mondiale.
Cosa possiamo aspettarci
L’uomo del titolo è il capo della Resistenza: Juliana lo incontra nella seconda stagione. Sta raccogliendo, non si sa esattamente per quale motivo, una serie di filmati che mostrano un mondo alternativo in cui Giappone e Germania sono stati battuti dagli Alleati – alcune pellicole mostrano addirittura dei futuri ipotetici, in cui i nazisti distruggono la costa ovest con l’atomica. Alla fine della seconda stagione risulta chiaro che esistono due mondi: uno è quello del telefilm, con i nazisti a Washington, l’altro è il nostro. Tra i personaggi più interessanti c'è quello di Tagomi: leader dei giapponesi negli USA, ha scoperto di poter “viaggiare” tra gli universi paralleli e si reca “dall’altra parte” per incontrare la moglie – che nel “nostro” mondo è ancora viva. Lì ritrova anche una Juliana “alternativa”, fidanzata con suo figlio e leader dei movimenti anti-militaristici (siamo nel periodo della guerra fredda tra USA e URSS).
Il cast
Juliana è interpretata da Alexa Davalos («The Chronicles of Riddick», «Defiance»), mentre il fidanzato Frank ha il volto di Rupert Eveans («Hellboy», «Charmed»). Luke Kleintank («Bones», «Pretty Little Liars») è il doppiogiochista Joe Blake. Il perfido ufficiale SS è Rufus Sewell («Gods of Egypt», «La leggenda del cacciatore di vampire»); altro volto noto è quello di Tagomi, interpretato da Cary-Hiroyuki Tagawa («007 – Vendetta Privata», «The Phantom»).
Nel video in alto, la cover di «Pride» della tedesca Lxandra, che fa parte della colonna sonora della terza stagione.