Coppie, etero o gay, che si amano, che si lasciano, passioni che si riaccendono
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Pazza di “Modern love”. Ho cominciato a seguirla spinta solo dalla curiosità di vedere una serie tv con un cast di nomi noti. Sin dal primo episodio me ne sono innamorata. Mi sono ritrovata in città lontane, mi sono rispecchiata in un istante nei pensieri e nelle emozioni dei personaggi. Coppie, etero o gay, che si amano, che si lasciano, passioni che si riaccendono.
“Modern love” è composta da due stagioni, ognuna con otto episodi di circa 30 minuti ciascuno. E in quei 30 minuti non hai nemmeno voglia di alzarti a prendere un bicchiere d’acqua anche se hai sete. Ho seguito le singole storie con la stessa avidità con cui arrivo alla fine di un romanzo o alla conclusione di un lungo capitolo. “Modern love” è ispirata a una rubrica del quotidiano “New York Times” che risale al 2004 e in cui sono state raccontate oltre 500 storie. La serie annovera un parterre di attori molto amati dal pubblico: Anne Hathaway, Tina Fey, Dev Patel, Andy Garcia, solo per citarne alcuni.
