“New Amsterdam” è un ospedale modello

È da poco partita la quarta stagione della serie medical in onda su Canale 5

10 Giugno 2022 alle 08:52

Di serie su medici e infermieri ce ne sono a bizzeffe, ma questa è davvero speciale: “New Amsterdam” è arrivata alla quarta stagione e continua ad appassionare il pubblico anche perché qui la finzione e la ricostruzione dei fatti sono molto vicine alla realtà.

Le vicende narrate sono quelle di un vero ospedale pubblico americano, una rarità nel sistema sanitario privato degli Usa. Tornando per un attimo alla “finzione”, nei nuovi episodi ritroviamo il direttore sanitario Max Goodwin (Ryan Eggold) e l’intera équipe pronti ad aiutare il prossimo con la passione e l’energia che li distingue. Non solo: per Max sarà anche il momento di fare delle scelte professionali importanti e chiarire i suoi sentimenti verso la dottoressa Helen Sharpe (Freema Agyeman): per lui arriverà persino una trasferta a Londra. Qui non facciamo altre anticipazioni, ma vi riveliamo qualche curiosità...

Il personaggio di Max Goodwin si ispira al dottor Eric Manheimer, autore del libro “Twelve patients: life & death at Bellevue Hospital” (c’è solo in inglese, purtroppo). Qui racconta la sua esperienza di direttore sanitario al Bellevue di New York, durata 15 anni, durante i quali ha raccolto oltre 150 bloc notes di appunti. Ecco, questo è il punto: l’ospedale New Amsterdam è infatti il Bellevue (462 First Avenue, Manhattan). Fondato nel 1736 per fornire cure mediche accessibili a tutti, è l’ospedale pubblico più antico degli Stati Uniti, nonché il primo a ospitare un reparto di maternità: fin dal 1799!

Nel 1893, durante il suo secondo mandato, il Presidente degli Stati Uniti Grover Cleveland si sottopose a un intervento chirurgico per asportare un tumore alla bocca. La malattia rimase segreta per evitare il peggioramento della situazione economica. Il delicato intervento fu eseguito su un’imbarcazione da un’équipe di medici proprio del Bellevue Hospital che usarono tecniche innovative per quei tempi.

I pazienti ricoverati nella serie al New Amsterdam (e nella realtà al Bellevue) sono quelli inclusi nel Medicaid, il programma federale americano che prevede aiuti per i più poveri. Ne hanno potuto usufruire grazie alla cosiddetta “Obamacare”, la riforma sanitaria voluta nel 2010 dall’allora Presidente Barack Obama.

Il Bellevue Hospital piace a Hollywood: numerosi registi lo hanno scelto per le loro riprese. Tra i film ricordiamo “Effetti collaterali”, “Extreme measures ¬Soluzioni estreme” e “Awake Anestesia cosciente”.

Quando, nel 2020, a causa della pandemia si sono interrotte le registrazioni, David Schulner, creatore della serie, ha chiesto di donare agli ospedali mascherine e altri presidi sanitari che sarebbero dovuti servire per le riprese, mettendoli così a disposizione della comunità.

Se nella serie il dottor Max è riservato sulla sua vita sentimentale, Ryan Eggold lo è ancora di più. Una certezza c’è (come si può vedere dalle foto che pubblica sui canali social): è affezionatissimo al suo cane Jody. E di recente ha partecipato con lui alla campagna dell’associazione animalista Peta sull’importanza di adottare un cane senza acquistarlo.

Ryan Eggold ha detto di ammirare molto il suo personaggio perché mette gli altri davanti a se stesso: «Max dedica la sua vita alla gente. Lui è un medico carismatico, che spesso tralascia burocrazia e gerarchia per cercare di migliorare l’ospedale e offrire le migliori cure ai pazienti» ha detto l’attore. «Devo molto a Spike Lee che mi ha diretto inBlacKkKlansman”: è stato lui a insegnarmi a calarmi nei ruoli lasciandomi andare, mettendoci anima e cuore. Così ho fatto con il personaggio di Max».

Le numerose fan dell’affascinante medico lo possono ammirare anche in streaming su Prime Video nel film drammatico “Mai raramente a volte sempre” e nell’acclamata serie “The Blacklist” dove è Tom Keen, un agente segreto che ha molto da nascondere.

C’è un’altra serie intitolata “New Amsterdam” (2008) e parla di un detective della omicidi, interpretato da Nikolaj Coster-Waldau (il Jaime Lannister di “Il trono di spade”). Caratteristica? Essere immortale.

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