La parte finale della serie crime con protagonista la famiglia al soldo di un potente cartello messicano, in streaming dal 29 aprile

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Che fine toccherà ai Byrde? La prima parte della quarta e ultima stagione di “Ozark” aveva già lasciato qualche indizio - l’incidente iniziale della famiglia, Ruth pronta a cercare giustizia per il cugino Wyatt - di ciò che avrebbe potuto cercare risposta nelle nuove puntate, in streaming su Netflix dal 29 aprile, che confermano il carattere dark e violento (psicologicamente e non) della serie, nonché la predominanza dei suoi personaggi criminali femminili.
Sono ancora una volta Wendy (Laura Linney) e Ruth (Julia Garner) a tenere le fila degli eventi, questa volta affiancate da una sempre più rilevante Camila (Veronica Falcón), sorella del boss Omar Navarro (Felix Solis). Alla fine della prima parte di “Ozark 4” le avevamo lasciate rispettivamente: Wendy alle prese con l’arrivo del padre intenzionato a scoprire cosa sia accaduto a Ben, i figli Jonah (Skylar Gaertner) e Charlotte (Sofia Hublitz) sempre più distanti da lei, così come il marito e socio in affari Marty (Jason Bateman). Ruth intenzionata a uccidere Javi Elizondro (Alfonso Herrera), figlio di Camila e nipote di Navarro che, in prigione, lo ha messo a capo del cartello, portandolo a eliminare la concorrente Darlene (Lisa Emery) e Wyatt (Charlie Tahan). Camila che, trovandosi da sola in Messico a gestire famiglia e collaboratori, inizia ad avere sempre più influenza su entrambi, nonché sui Byrde.
Nonostante siano molte le faccende irrisolte che devono trovare una chiusura nelle sette puntate conclusive, “Ozark” si prende i suoi tempi e non rinuncia a giocare col materiale narrativo disponibile, che trova un reale scioglimento solo nel finale. Il destino della famiglia Byrde, il potere di Ruth e la follia di Wendy sono al centro di queste nuove e ultime puntate, così come il futuro del cartello messicano in mano ai Navarro. La lotta per la supremazia e il gioco criminale senza possibilità di uscita rimangono i motori di ogni azione o strada presa di episodio in episodio.
Il trailer
“Ozark” non è una serie che nel tempo ha avuto evoluzioni di trama particolarmente radicali. Dall’inizio alla fine è il racconto di una famiglia americana con spiccati talenti politici e gestionali, che si trova intrappolata in un mondo criminale. Da cui però poi, una volta assaggiato il gusto del potere, non vuole uscire. La parabola afferra uno alla volta tutti i suoi membri e tutti coloro che li circondano.
Quello in cui la serie davvero emerge è la costruzione dei suoi personaggi femminili, così perfettamente spietati e umani allo stesso tempo. Intorno a loro rimane quel mondo criminale maschile a cui il cinema e la tv ci hanno da sempre abituati e dal quale anche “Ozark” parte, a cui le sue protagoniste si sostituiscono col procedere delle puntate. Con una logica e un coraggio inespugnabili, rischiando di compromettere tutto solo per legami affettivi indissolubili. La loro umanità nella serie non viene però rappresentata come debolezza, ma come incentivo verso la vendetta, strategie notevoli e scelte cruciali.
Non aspettatevi di sapere cosa accadrà nel finale di “Ozark”. La serie è scritta in modo da sorprendere fino agli ultimi titoli di coda.