Perché Skam Italia è la serie dell’anno per capire i diciottenni
La prima produzione di TimVision racconta le giornate di un gruppo di amici, tra scuola, amori e smartphone, che possiamo seguire in tempo reale sui social
A venti anni esatti dalla messa in onda, la domanda che tutti si pongono è una sola: se Dawson e Joey avessero avuto Instagram e Facebook, quanti problemi si sarebbero aggiunti a quelli che già dovevano affrontare? Prima del 1998, prima cioè di «Dawson’s Creek», non avremmo mai pensato di poter andare così a fondo nella vita di un gruppo di adolescenti, seguirli giorno per giorno tra la scuola e la casa. Ma se avessimo potuto pedinarli anche “fuori onda”? Se ci fosse stato addirittura concesso di leggere le loro conversazioni su WhatsApp? Se lo è chiesta, nel 2015, la norvegese Julie Andem: per lei, nata nel 1982, l’adolescenza era ormai un ricordo quasi vago – ma era sempre più concreta la tecnologia e, soprattutto, era sempre più vicina a quella fascia d’età, i diciott’anni.
In un momento storico in cui Kim Kardashan, tra i reality e la realtà, tra i social e la vita privata, stava confondendo la persona con il personaggio, la Andem ha proposto alla televisione norvegese di produrre una serie che però non sarebbe andata in onda in TV, ma sul sito della rete. Ed è così che nasce «Skam», letteralmente “vergogna”: ogni giorno il portale on-line della NRK pubblica nuove clip, sui social media spuntano nuovi post, vediamo e leggiamo le conversazioni tra i personaggi, che si confondono con le persone. Senza nessun tipo di promozione, senza interviste o comunicati stampa, la Web-serie viene captata dagli adolescenti in modo spontaneo, e viene rinnovata per ben tre stagioni: l’ultima, batte ogni record di visualizzazioni. Si affrontano i problemi tipici degli anni del liceo, il cyberbullismo, le difficoltà del coming out, l’amore proibito, il confronto con altre religioni. Per raccontare il microcosmo dei giovani di Oslo, la creatrice ha passato 24 ore su 24 a intervistare gli interpreti, ha portato sul piccolo e medio schermo il loro linguaggio, finché il progetto non è diventato “uno sport estremo” e ha annunciato la chiusura della serie nell’estate del 2017.
Da Oslo a Roma
La fama di «Skam» però ha superato i confini e gli spettatori di tutto il mondo hanno chiesto che le puntate fossero sottotitolate in inglese. Hanno ottenuto molto di più: si sono seguiti un remake americano e uno francese – e poi, nell’autunno 2017, altri cinque Paesi europei hanno annunciato l’acquisto del format. L’Italia è stata tra questi, grazie all’incontro fra TimVision e Cross Production, e «Skam» ha iniziato ad essere distribuita da marzo. Cambia l’ambientazione, da Oslo a Roma; cambia quindi la lingua, il liceo e cambiano gli interpreti: ma la trama resta identica. Giorno dopo giorno, alle conversazioni su WhatsApp e alle foto di Instagram si aggiungono le clip dirette da Ludovico Bessegato, che ogni settimana vengono accorpate a formare un unico episodio.
I personaggi: Eva Brighi
Ludovica Martino interpreta la protagonista Eva Brighi. Nata nel 1997, diplomata al liceo classico e adesso al terzo anno di università, Ludovica parla inglese, spagnolo e russo. Prima di «Skam» ha lavorato soprattutto in TV: dopo una piccola ma intensa parte in «Che Dio ci aiuti!», è stata la diciottenne Emilia in «Tutto può succedere». Il suo account Instagram, @ludovicamartino, si somma a quello di @evabrighi, aggiornato con costanza e attivo già dal 19 ottobre 2017, ben cinque mesi prima che venisse rilasciata la prima clip sul portale di TimVision. Il 6 aprile scorso è diventata virale una foto, postata accidentalmente, in cui spunta sullo sfondo il fonico della serie.
I personaggi: Giorgio Garau
Giorgio Garau è interpretato da Ludovico Tersigni: classe 1995, l’attore romano ha esordito sul grande schermo nel 2014 con «Arance e martello», film diretto da Diego Bianchi e presentato al 71esimo Festival di Venezia. Dopo un cameo nella pellicola di Gabriele Muccino «L’estate addosso», anche lui ha preso parte alla serie TV di Rai 1 «Tutto può succedere»; ma il primo ruolo da protagonista è arrivato nel 2016 con «Slam – Tutto per una ragazza», accanto a Luca Marinelli e Jasmine Trinca. La vita del suo personaggio in «Skam» scorre parallela alle nostre, e dopo dieci giorni di assenza post-Pasqua, su Instagram, non si è lasciato scappare l’esultanza per la vittoria della Roma; hashtag: #arotaderoma.
I personaggi: Martino Rametta
Il migliore amico di Giorgio, Martino Rametta, ha voce e fattezze di Federico Cesari. Nato il 5 marzo del 1997, Federico ha cominciato a bazzicare i set cinematografici già a dieci anni, grazie a «La cena per farli conoscere» di Pupi Avati. È passato da spot per la TV a serie di grande successo come «I Cesaroni» e «Don Matteo», e di recente è tornato al grande schermo con «Non c’è campo» di Federico Moccia. Il suo personaggio corrisponde al norvegese Isak; gli fanno compagnia Benedetta Gargari, che interpreta Eleonora, e Greta Ragusa che invece è Silvia.
La produzione: TimVision
Oltre ai profili Instagram dei singoli interpreti e dei loro attori, «Skam Italia» è anche su Twitter, Facebook e ha un numero WhatsApp: scrivendo al 331 90 555 83, infatti, si potrà accedere ogni settimana a contenuti esclusivi e inediti sulla serie e si riceveranno in tempo reale tutte le informazioni sul rilascio delle nuove clip. La collaborazione con Cross Production segna il debutto di TimVision nel mondo delle produzioni di serie TV e film; dopo questo rivoluzionario esperimento teen sarà la volta della docuserie sulla Dark Polo Gang, e poi di uno dei titoli più attesi della prossima stagione, «L’amica geniale», prodotta da Rai e HBO per la regia di Saverio Costanzo.
Il regista: Ludovico Bessegato
La serie originale, in Norvegia, ha riscosso più successo de «Il trono di spade». Con dei propositi del genere, le aspettative del remake italiano erano quindi molto alte. Il regista Ludovico Bessegato racconta che «Skam» è il risultato di più di un anno di lavoro, cominciato con un viaggio a Oslo per incontrare la crew originale del format. Ludovico, trentaquattrenne milanese, non era estraneo al mondo delle Web-serie: nel 2012 aveva infatti già creato e diretto «Kubrick» e nel 2013 «Le cose brutte», migliore Web-serie italiana al Roma Web Fest. Come produttore creativo è invece a lavoro, in questi giorni, su «Il cacciatore», trasmessa su Rai 2 dal 14 marzo e vincitrice a Canneseries per il migliore attore Francesco Montanari.
Dopo Eva e Martino, la Web-serie più famosa d'Europa si concentra adesso su Eleonora, seguendo giorno per giorno la nascita della difficile relazione con Edoardo
A differenza dello scorso anno, la nuova stagione del teen-drama è un'esclusiva TimVision e tutte le clip sono rilasciate quotidianamente sul portale on-demand