Spietata, sicura di sé, determinata a non fermarsi davanti a nulla pur di raggiungere il proprio scopo: una sanguinosa vendetta contro chi ha ucciso l’amore della sua vita. È questo il ritratto di Teresa Mendoza, interpretata da Alice Braga

Spietata, sicura di sé, determinata a non fermarsi davanti a nulla pur di raggiungere il proprio scopo: una sanguinosa vendetta contro chi ha ucciso l'amore della sua vita. È questo il ritratto di Teresa Mendoza, interpretata da Alice Braga, nipote della leggendaria diva del cinema brasiliano Sonia.
Lei è la protagonista di Regina del sud, la nuova serie tv che vedremo sul canale Nove a partire dall'8 marzo per un totale di 13 puntate. Si tratta della riedizione di Le reina del sur, un grande successo in Sudamerica, ed è stata definita come la prima ?narconovela? della televisione. Coniuga, infatti, gli aspetti narrativi tipici delle telenovelas, come lo spiccato sentimentalismo, alla tematica criminale del traffico di droga.
Un argomento ?duro? che negli ultimi anni è già stato affrontato in acclamati telefilm quali Narcos o Gomorra, ma anche in film come Traffic o Escobar. Al centro della storia, dicevamo, ci sarà Teresa che, in seguito all'improvviso assassinio del suo fidanzato spacciatore Guero (Jon-Michael Ecker), è costretta a fuggire dal Messico per non rischiare la stessa sorte. La donna finisce così per rifugiarsi in Texas, dove inizia la scalata ai vertici del narcotraffico locale. Teresa sul suo cammino si troverà di fronte a quello che diventerà il rivale più acerrimo: Don Epifanio Vargas (Joaquim de Almeida), il capo del cartello della droga dello stato messicano di Sinaloa (nonché responsabile della morte di Guero), che è affiancato dall'altrettanto crudele moglie Doña Camila (Veronica Falcon). Il solo aiuto che la Mendoza riuscirà ad avere è quello di Brenda (Justina Machado), la sua migliore amica, anche lei rimasta vedova. Infine una curiosità: le musiche del telefilm, in cui si alternano sapori latini ed elettronica, sono firmate dal ?nostro? Giorgio Moroder.