La nostra selezione di serie tv da vedere aggiornata a settembre 2023. Le novità e i titoli da recuperare

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Dalle serie horror alle comedy, da quelle crime a quelle in costume: su Netflix ci sono serie tv per tutti i gusti, ma il catalogo è così vasto che il rischio è quello di perdere sia piccoli gioielli che grandi cult.
Le novità di Netflix di settembre
- “Disincanto”, la quinta stagione dal primo settembre
- “DC’s Legends of Tomorrow”, la settima stagione dal primo settembre
- “Tahir’s House” dal 6 settembre
- “Infamy” dal 6 settembre
- “Polícia carioca” dal 6 settembre
- “Top Boy”, la terza stagione dal 7 settembre
- “La mia prediletta” dal 7 settembre
- “Virgin River”, la prima parte della quinta stagione dal 7 settembre
- “GAMERA -Rebirth-” dal 7 settembre
- “In fiamme” dall’8 settembre
- “Il tempo per noi” dall’8 settembre
- “Sky Ops: Operazioni speciali” (docuserie) dall’8 settembre
- “Le mille vite di Bernard Tapie” dal 13 settembre
- “Wrestlers” (docuserie) dal 13 settembre
- “DI4RI”, la seconda stagione dal 14 settembre
- “Surviving summer – Un’estate travolgente”, la seconda stagione dal 15 settembre
- “Sex Education”, la quarta e ultima stagione dal 21 settembre
- “KENGAN ASHURA”, la seconda stagione dal 21 settembre
- “Jill Dando: Un mistero irrisolto” (docuserie) dal 26 settembre
- “Encounters: l’industria degli UFO” (docuserie) dal 27 settembre
- “Castlevania: Nocturne” dal 28 settembre
- “Preacher”, quattro stagioni dal 30 settembre
- “Vasco Rossi: Il Supervissuto” (docuserie) in arrivo prossimamente
Le serie tv da vedere su Netflix

Sex Education
Genere: teen comedy
“Sex Education” è una serie teen che ruota attorno alle vicende di Otis (Asa Butterfield), un adolescente che, grazie alle conoscenze apprese dalla madre sessuologa (Gillian Anderson), decide di aprire una clinica clandestina a scuola per offrire terapia sessuale ai compagni.
Nella quarta e ultima stagione, Otis ed Eric affrontano una nuova sfida: il primo giorno al liceo Cavendish, dopo la chiusura della Moordale. Otis è nervoso riguardo alla creazione della sua nuova clinica, mentre Eric prega che non siano visti di nuovo come sfigati. Ma il Cavendish sarà uno shock culturale per tutti gli studenti della Moordale.

Heartstopper
Genere: teen comedy, racconto di formazione
Basata sulla serie di graphic novel e webtoon di Alice Oseman, "Heartstopper" racconta la tenera storia d'amore di Nick e Charlie, compagni di banco del liceo che si accorgono presto di provare qualcosa di più della semplice amicizia. Nella seconda stagione, vedremo il loro intero gruppo di amici alle prese con un ballo scolastico, una gita a Parigi e, naturalmente, le gioie e i dolori dell'adolescenza e dei primi amori.

The Witcher
Genere: fantasy
Tratta dall’omonima saga letteraria da cui è stata tratta anche una famosa serie di videogiochi, “The Witcher” è una fiaba epica che ruota attorno a Geralt di Rivia (Henry Cavill), un solitario cacciatore di mostri che lotta per trovare il suo posto in un mondo in cui gli esseri umani si rivelano spesso più crudeli delle bestie. Quando incrocia una potente strega e una giovane principessa, i tre dovranno affrontare un pericoloso viaggio.

Questo mondo non mi renderà cattivo
Genere: commedia drammatica
Dopo il successo di "Strappare lungo i bordi", Zerocalcare torna con questa nuova serie d'animazione in cui ritroviamo i personaggi ormai noti del fumettista: Sarah, Secco e naturalmente l'Armadillo, la coscienza di Zero, doppiato da Valerio Mastandrea.

La regina Carlotta
Genere: sentimentale/in costume
Questo prequel dell'universo di "Bridgerton" è incentrato sull'ascesa al potere e alla fama della regina Carlotta (Golda Rocheuvel). La serie in sei episodi racconta come il matrimonio della giovane regina con re Giorgio sia alla base di una grande storia d'amore e di un cambiamento sociale grazie al quale è nato il mondo dell'alta società della serie che ben conosciamo.

Sweet Tooth
Genere: fantastico/drammatico
Basata sulla serie a fumetti di Jeff Lemire, “Sweet Tooth” è ambientata in un mondo post-apocalittico in cui una misteriosa pandemia ha fatto collassare la civiltà umana e dato vita a misteriosi ibridi per metà umani e per metà animali. Ancora non si sa se questi ibridi siano una conseguenza o la causa del virus, e per questo in molti danno loro la caccia.
Dopo aver vissuto dieci anni in un bosco remoto, Gus (Christian Convery), metà cervo e metà bambino, diventa amico del solitario Jepperd (Nonso Anozie). I due partono per un'avventura straordinaria attraverso quel che resta dell'America, alla ricerca di risposte sulle origini di Gus, sul passato di Jepperd e sul vero significato della parola casa.

Tenebre e ossa
Genere: fantasy
Tratta dai bestseller del Grishaverse scritti da Leigh Bardugo, “Tenebre e ossa” è ambientata in un mondo sconvolto dalla guerra in cui la soldatessa orfana Alina Starkov scopre un potere straordinario che potrebbe salvare il suo paese. Minacciata dalla mostruosa Faglia d'Ombra, Alina è costretta ad abbandonare il suo mondo per entrare in un esercito di soldati magici scelti noti come Grisha. Mentre impara con fatica a usare i suoi poteri, Alina capisce che anche gli amici possono trasformarsi in nemici e che nulla è quello che sembra in questo mondo di sfarzo.

La legge di Lidia Poët
Genere: investigativo/in costume
Rileggendo in chiave investigativa la vera storia della prima avvocata d’Italia, la serie è ambientata nella Torino di fine ‘800. Una sentenza della Corte d’Appello di Torino dichiara illegittima l’iscrizione di Lidia Poët (Matilda De Angelis) all’albo degli avvocati, impedendole così di esercitare la professione solo perché donna. Senza un quattrino ma piena di orgoglio, Lidia trova un lavoro presso lo studio legale del fratello Enrico, mentre prepara il ricorso per ribaltare le conclusioni della Corte.

La vita bugiarda degli adulti
Genere: drammatico
Basata sull’omonimo romanzo di Elena Ferrante, “La vita bugiarda degli adulti” è una serie in sei episodi che racconta il delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza di Giovanna (Giordana Marengo), che oscilla tra due Napoli vicine ma che si detestano: la Napoli di sopra, che s’è attribuita una maschera fine, e quella di sotto, che si finge smodata, triviale. Giovanna oscilla tra alto e basso, ora precipitando ora inerpicandosi, disorientata dal fatto che, su o giù, la città pare senza risposta e senza scampo.

Emily in Paris
Genere: commedia romantica
Lily Collins è Emily, un'ambiziosa direttrice marketing venticinquenne americana che ottiene inaspettatamente il lavoro dei sogni a Parigi, dove dovrà occuparsi di rinnovare la strategia dei social media della compagnia di lusso appena acquisita dalla sua azienda. La nuova vita di Emily è ricca di avventure ad alto tasso alcolico e sfide sorprendenti che la vedranno impegnata a conquistare i colleghi di lavoro, farsi nuovi amici e destreggiarsi tra nuove storie d'amore.

Mercoledì
Genere: mystery comedy/racconto di formazione
Tim Burton dirige questa serie incentrata sulla celebre Mercoledì Addams (Jenny Ortega), figlia di Gomez (Luis Guzmán) e Morticia (Catherine Zeta-Jones). La serie è un giallo con toni investigativi e soprannaturali che ripercorre gli anni di Mercoledì come studentessa ala Nevermore Academy, descrivendo i tentativi di controllare i suoi poteri paranormali, di sventare una mostruosa serie di omicidi che terrorizzano la comunità locale e risolvere il mistero che ha coinvolto i suoi genitori venticinque anni prima.

The Crown
Genere: storico
“The Crown”, che con la sua prima stagione ha ottenuto due Golden Globe (miglior serie tv drammatica e miglior attrice protagonista), ripercorre il regno della regina Elisabetta II concentrandosi sia sulla sua vita pubblica che su quella privata tra guerre, crisi politiche e scandali familiari. La prima stagione copre gli anni dal 1947 (le nozze con il principe Filippo) al 1955; la seconda va dalla Crisi del Canale di Suez del 1956 alle dimissioni, nel 1963, del primo ministro Macmillan in seguito a uno scandalo politico.
La quarta stagione inizia alla fine degli Anni 70, con Elisabetta (Olivia Colman) e il resto della famiglia reale occupati a salvaguardare la linea di successione, assicurandosi di trovare la sposa più adatta per il principe Carlo (Josh O'Connor), che a trent'anni è ancora scapolo.
L'Inghilterra intanto inizia a risentire dell'impatto delle politiche controverse introdotte da Margaret Thatcher (Gillian Anderson), la prima donna inglese investita della carica di primo ministro. Tra lei e la regina sorgono tensioni che peggioreranno quando la Thatcher guiderà il Paese nella guerra delle Falkland, generando conflitti all'interno del Commonwealth. E anche se la storia d'amore di Carlo e della giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin) fornisce la distrazione ideale per unire il popolo britannico, tra le mura del palazzo la famiglia reale è sempre più divisa.

Tutto chiede salvezza
Genere: drammatico
Tratto dall’omonimo romanzo di Daniele Mencarelli, “Tutto chiede salvezza” racconta una settimana – difficile, ma trascendentale – della vita di Daniele (Federico Cesari), che dopo un episodio psicotico viene ricoverato per un TSO (trattamento sanitario obbligatorio) in una struttura psichiatrica. Dopo l’iniziale ostinazione a non voler avere niente a che fare con i compagni di stanza, inizierà a conoscerli e aprirsi a loro, e quella che all’inizio sembrava una condanna diventerà nell’esperienza più intensa e formativa della sua vita. Nel cast anche Andrea Pennacchi, Vincenzo Crea, Fotinì Peluso, Lorenzo Renzi, Filippo Nigro e Ricky Memphis.

Derry girls
Genere: comedy
“Derry Girls” è una piccola gemma del catalogo di Netflix (c’è chi ne parla come della miglior teen comedy attualmente in circolazione). La serie segue la vita di cinque adolescenti nella città nordirlandese di Derry negli anni ‘90 dei Troubles, il conflitto nordirlandese. Città di confine ricordata all’estero soprattutto per essere stata teatro, nel 1972, del Bloody Sunday, Derry fa qui da sfondo alle disavventure ordinarie e tipicamente adolescenziali di Erin, sua cugina Orla, la nevrotica Clare, la strafottente Michelle e il cugino di quest’ultima, James, appena trasferitosi dall’Inghilterra (e costantemente preso in giro per il suo essere inglese).
Frequentano un istituto cattolico femminile (sì, anche James, perché in un istituto maschile sarebbe stato tormentato dai bulli in quanto inglese) e affrontano i problemi di qualunque altro adolescente, con trovate spesso esilaranti per una serie che dimostra come sia possibile vivere una vita normale, essere adolescenti e ridere anche tra perquisizioni della polizia e allarmi bomba.

SKAM Italia
Genere: teen
Remake di una serie norvegese diventata fenomeno sul web, “SKAM Italia” segue la quotidianità di un gruppo di liceali romani, affrontando senza cliché né stereotipi tematiche importanti come la solitudine, le prime relazioni, l'orientamento sessuale, i disturbi mentali e le molestie, e lo fa con un approccio realistico e autentico.
La nuova stagione, la prima con una storia del tutto originale, si concentra su Elia (Francesco Centorame), bocciato alla maturità e costretto a ripetere la quinta. A scuola conoscerà Viola, che lo costringerà ad affrontare le sue insicurezze e i suoi disagi nel rapportarsi con l’altro sesso, tra accettazione e confronto.

The Sandman
Genere: dark fantasy
Basato sull’omonimo fumetto di Neil Gaiman considerato una vera e propria opera di culto, “The Sandman” è una cupa saga epica che mescola mitologia e storia nel raccontare le imprese di Morfeo, personificazione dei sogni. Dopo essere stato tenuto prigioniero per oltre un secolo da un occultista, deve intraprendere un viaggio alla ricerca di tre strumenti che gli sono stati rubati per poter tornare potente come un tempo e ripristinare il suo regno caduto in rovina.

Stranger Things
Genere: fantascienza
Citazioni e riferimenti alla cultura pop anni ‘80 e in particolare alle opere di Stephen King e Steven Spielberg, misteri, mostri e personaggi già diventati vere e proprie icone hanno decretato il successo di “Stranger Things”, la serie creata dai fratelli Duffer tra le più famose del catalogo Netflix.
Ambientata negli anni ‘80 nella cittadina immaginaria di Hawkins, Indiana, la serie inizia con la scomparsa del dodicenne Will Byers mentre torna a casa dopo una sessione di D&D con i suoi amici, proprio quando da un vicino laboratorio fugge una ragazzina dotata di poteri telecinetici approfittando della confusione causata da un mostro. Nei nuovi episodi si torna ad affrontare i mostri del Sottosopra e persino una casa apparentemente infestata.

The Umbrella Academy
Genere: fantastico/supereroi
Tratta dai fumetti ideati e scritti da Gerard Way, “The Umbrella Academy” racconta la storia di una famiglia molto particolare (e decisamente disfunzionale) di supereroi: nati nello stesso momento in diverse parti del mondo da donne che fino al parto non avevano mostrato segni di gravidanza, sono stati adottati da un milionario che, sfruttando le loro abilità sovrannaturali, li ha addestrati come supereroi. E adesso che sono adulti, tra un dramma familiare e l'altro, devono sventare l'apocalisse.
Dopo aver evitato la catastrofe nel 1963, nella terza stagione l'Umbrella Academy torna nel presente e scopre di aver alterato la linea temporale. Entra così in scena la Sparrow Academy, guidata da Ben. Geniali, eleganti e affettuosi come degli iceberg, gli Sparrow affrontano immediatamente gli Umbrella in un violento scontro che finisce per essere la preoccupazione minore. Tra sfide, perdite, sorprese e un'entità distruttiva non identificata che scatena il caos nell'universo, ora dovranno riuscire a convincere la nuova e forse migliore famiglia del padre ad aiutarli a risolvere il problema causato dai nuovi arrivati.

Russian Doll
Genere: dark comedy
Vi ricordate “Ricomincio da capo”? Nel film con Bill Murray uno scontroso cronista tv era costretto a rivivere per centinaia di volte la stessa giornata. È un’idea che molti altri film hanno sfruttato nel corso degli anni, ed è anche al centro di questa serie Netflix creata e interpretata da Natasha Lyonne. Nadia va a una festa, muore e puntualmete si risveglia nel corso di quella stessa festa, rivivendo tutto da capo per centinaia di volte.

Elite
Genere: teen drama/crime
Mix tra “Gossip Girl” e “Le regole del delitto perfetto”, “Elite” è una serie spagnola di Netflix che ci porta tra i corridoi di Las Encinas, la scuola più prestigiosa ed esclusiva della Spagna dove studiano i figli delle personalità più importanti del Paese. In seguito al crollo della scuola pubblica del quartiere, a Las Encinas arrivano tre nuovi studenti figli di operai. Il loro arrivo dà luogo a uno scontro sociale che culmina in una tragedia.

Bridgerton
Genere: in costume
Tratta da una serie di romanzi ambientati nell’epoca Regency, “Bridgerton” segue l’ingresso in società di Daphne (Phoebe Dynevor), figlia maggiore della ricca famiglia Bridgerton, alle prese con il competitivo mercato matrimoniale londinese. Quando il fratello maggiore Anthony, capo della famiglia, inizia a scartare alcuni papabili pretendenti, Daphne stringe un’insolita alleanza con il duca di Hastings (Regé-Jean Page). Coinvolti in una battaglia di astuzia e sentimenti, dovranno fare i conti con le aspettative dell'alta società per il loro futuro.

Inventing Anna
Genere: drammatico
Ispirata a un vero fatto di cronaca documentato da Jessica Pressler sulle pagine del New York Magazine, “Inventing Anna” è la nuova serie di Shonda Rhimes e parla di una giornalista che, indagando sul caso di Anna Delvey, ereditiera tedesca che ha ingannato e truffato l’élite di New York, stringe uno strano legame di amore e odio proprio con la stessa Anna, mentre questa è in attesa di processo.

Strappare lungo i bordi
Genere: animazione
“Strappare lungo i bordi” è la prima serie animata di Zerocalcare, nome d’arte del fumettista Michele Rech. In un racconto costellato di flashback e aneddoti che spaziano dalla sua infanzia ai giorni nostri, Zerocalcare percorre un viaggio in treno con gli amici Sarah e Secco verso qualcosa di molto difficile da fare. Tutti i personaggi hanno lla voce di Zerocalcare ad eccezione dell’armadillo, manifestazione della sua coscienza, che ha la voce di Valerio Mastandrea.

The Office
Genere: comedy
A volte succede che i remake diventino più famosi del prodotto originale. È il caso di “The Office”, versione tutta americana dell’omonima serie britannica co-creata dal comico inglese Ricky Gervais sulla vita d’ufficio degli impiegati di un’azienda distributrice di carta. Dopo una prima stagione un po’ zoppicante perché troppo fedele al format originario, ha trovato la sua identità, conquistando il pubblico e proseguendo per un totale di nove stagioni.
La comicità di “The Office” è intramontabile, merito soprattutto del manager di filiale, Michael Scott (Steve Carell), a cui si finisce col voler bene nonostante le sue innumerevoli uscite discutibili e fuori luogo e la sua totale incapacità di rendersi conto di quanto sia inopportuno. Attorno a lui altri personaggi memorabili, dai principali come Jim (John Krasinski), Dwight (Rainn Wilson) e Pam (Jenna Fisher) ai più secondari, che col passare delle stagioni diventano più reali e “veri”.
“The Office” è girata in stile mockumentary, ovvero come se fosse un documentario: l’inquadratura a volte traballa oppure capita che la telecamera si nasconda per riuscire a riprendere anche le conversazioni più private dei dipendenti, che non fingono di non essere ripresi ma anzi spesso ammiccano direttamente alla telecamera a mo’ di commento muto su cosa succede in ufficio, e concedono brevi interviste in cui, lontano dalle orecchie dei colleghi, dicono la loro.

Il club delle babysitter
Genere: commedia
Ispirata alla collana di romanzi bestseller per l’infanzia, segue l'amicizia e le avventure di Kristy Thomas (Sophie Grace), Mary-Anne Spier (Malia Baker), Claudia Kishi (Momona Tamada), Stacey McGill (Shay Rudolph) e Dawn Schafer (Xochitl Gomez), cinque ragazzine che decidono di aprire un'agenzia di babysitter a Stoneybrook, nel Connecticut. Nel cast anche Alicia Silverstone nel ruolo di Elizabeth Thomas-Brewer, la madre single di Kristy Thomas, e Mark Feuerstein.

Lucifer
Genere: fantasy contemporaneo/crime
Basata sul personaggio dei fumetti creato da Neil Gaiman, “Lucifer” ruota attorno a Lucifer Morningstar, signore degli inferi, che decide di lasciare il suo regno per trasferirsi sulla Terra perché annoiato dai suoi affari infernali. A Los Angeles apre un night club e, dopo una serie di vicissitudini, si ritrova a dare una mano alla detective Chloe Decker con i suoi casi. Ma dovrà vedersela anche con minacce sovrannaturali.

Love, death and robots
Genere: animazione
Prodotta da David Fincher e Tim Miller, Love Death & Robots è una serie animata antologica composta da brevi episodi (la durata va dai 5 ai 15 minuti) che vanno dalla fantascienza all'horror, dal fantasy alla comedy. Latticini pensanti, lupi mannari soldato, robot impazziti e mostri di spazzatura sono solo alcuni dei protagonisti dei cortometraggi, rigorosamente destinati a un pubblico adulto.

Il metodo Kominsky
Genere: commedia drammatica
Chuck Lorre è il geniale co-creatore di sit-com come “The Big Bang Theory” e “Dharma e Greg”, ed è anche la mente dietro “Il metodo Kominsky”, che ha già vinto due Golden Globe (miglior serie comedy e miglior attore protagonista di una comedy per Michael Douglas).
Douglas e Alan Arkin interpretano Sandy e Norman, cioè un attore che ha avuto un breve momento di gloria nel passato e il suo agente nonché amico di vecchia data alle prese con la terza età e con le difficoltà di vivere in una Los Angeles dove a nessuno è davvero consentito invecchiare.

Zero
Genere: fantastico
La nuova produzione originale italiana di Netflix ruota attorno a Omar detto Zero, ragazzo italiano di seconda generazione con un superpotere: è in grado di diventare invisibile. Quando a scoprire questa sua particolare abilità sono alcuni ragazzi del barrio, il quartiere della periferia milanese dove vive, Zero si ritroverà coinvolto in una missione per proteggere il barrio dai criminali che lo minacciano.

Vikings
Genere: storico
Ambientata nel nono secolo tra la Scandinavia e le isole britanniche, “Vikings” racconta le gesta del leggendario eroe norreno Ragnar Lothbrok (Travis Fimmel), contadino che riesce a razziare l’Inghilterra acquistando fama e potere che lo porteranno a diventare re di Scandinavia. Dopo la quarta stagione, lo show passa a raccontare le avventure dei figli di Ragnar tra Scandinavia, Inghilterra e Mediterraneo.

The Good place
Genere: comedy
Oltre a far ridere grazie alle situazioni surreali e ai personaggi sopra le righe, “The Good Place” offre anche lo spunto per alcune riflessioni sull’esistenza umana e il libero arbitrio. Ruota attorno a Eleanor Shellstrop (Kristen Bell), che muore travolta da un tir e si risveglia nella Parte Buona, il Good Place, un paradiso in cui finiscono le persone che in vita si sono distinte con le loro buone azioni. C’è solo un problema: Eleanor in vita è stata una buona a nulla egoista e sboccata, ed è finita nella Parte Buona per un caso di omonimia.
La sua presenza nella Parte Buona inizia ad alterarne gli equilibri, quindi decide di provare a diventare buona sul serio, prendendo lezioni di etica da Chidi (William Jackson Harper), insegnante di filosofia che dopo essere finito nella Parte Buona è stato affiancato a Eleanor in qualità di anima gemella.

Dawson's Creek
Genere: teen drama
Non c’è davvero bisogno di presentazioni per “Dawson’s Creek”, teen drama in sei stagioni interamente disponibile su Netflix. Un piccolo ripasso per chi non se lo ricorda più: la serie ruota attorno alle vicende di Dawson Leery (James Van Der Beek), adolescente che sogna di diventare regista, e dei suoi amici Joey (Katie Holmes), Pacey (Joshua Jackson) e Jen (Michelle Williams).

Fate: The Winx Saga
Genere: fantastico/teen
“Fate: The Winx Saga” è una rivisitazione in chiave più dark e matura della saga di Winx Club, cartone animato creato da Iginio Straffi. La serie racconta il viaggio di formazione di cinque fate che frequentano Alfea, collegio magico dove imparano a controllare e manipolare i loro poteri tra amori, rivalità e mostri terrificanti che minacciano la scuola e la comunità.

Brooklyn Nine-Nine
Genere: comedy
Tra le serie più divertenti attualmente in circolazione c’è sicuramente “Brooklyn Nine-Nine”, di cui trovate le prime quattro stagioni su Netflix (in America sono arrivati alla sesta). La serie, che ha vinto due Golden Globe e ha dimostrato di saper affrontare tematiche attuali e delicate - dalle molestie sul lavoro al razzismo del corpo di polizia - con leggerezza e disincantata ironia, racconta le vicende di agenti e detective dell’immaginario 99esimo distretto di polizia di New York.
Una curiosità: dopo cinque stagioni, a maggio 2018 la Fox ha annunciato la cancellazione dello show, e dopo appena 24 ore la NBC ha annunciato i diritti per la serie. Tutto grazie al putiferio nato su Twitter, con fan di tutto il mondo che chiedevano il rinnovo dello show. E che fan: anche il regista Guillermo Del Toro, Mark Hamill (Luke Skywalker nella saga di Star Wars) e Sean Astin (noto soprattutto per il ruolo di Sam ne “Il Signore degli Anelli”) si sono uniti al coro di fan su Twitter nella speranza che qualche altro network televisivo salvasse la serie. Nella sesta stagione, Sean Astin è anche comparso in un cameo.

BoJack Horseman
Genere: animazione
“BoJack Horseman” dimostra che l’animazione si presta bene anche a raccontare storie per un pubblico più maturo. La serie Netflix creata da Raphael Bob-Waksberg immagina un mondo in cui gli esseri umani convivono con animali antropomorfi. Seguiamo allora le vicende di BoJack, un cavallo ex-star della televisione ormai in declino depresso, tossicodipendente, alcolizzato e dai comportamenti autodistruttivi.
La serie è una satira sullo star system e l’industria cinematografica e televisiva, ma con i suoi personaggi animali “umanizzati” fa riflettere in maniera più ampia sull’esistenza umana, con le sue luci e ombre, e sulle inquietudini che tutti noi ci portiamo dietro.

Suburra
Genere: crime/drammatico
Prequel dell’omonimo film di Stefano Sollima, “Suburra” è una serie crime thriller ambientata a Roma che segue lo scontro tra Chiesa, politici e criminalità organizzata scontrarsi per il controllo di alcuni terreni utili alla loro scalata al potere. Al centro di tutto ci sono Aureliano (Alessandro Borghi), Spadino (Giacomo Ferrara) e Lele (Eduardo Valdarnini), tre giovani dalle origini diverse che formano un’improbabile alleanza per realizzare le loro ambizioni.

The haunting of Bly Manor
Genere: horror
Dopo “L’incubo di Hill House”, “The haunting of Bly Manor” è il nuovo capitolo della serie antologica horror di Mike Flanagan. Dagli Stati Uniti passiamo all’Inghilterra degli anni ‘80: dopo la tragica morte dell'istitutrice, Henry Wingrave (Henry Thomas) assume una giovane bambinaia americana (Victoria Pedretti) per prendersi cura dei nipoti orfani (Amelie Bea Smith e Benjamin Evan Ainsworth) che vivono a Bly Manor con il cuoco Owen (Rahul Kohli), la giardiniera Jamie (Amelia Eve) e la governante, la signora Grose (T’Nia Miller). Ma al castello l'apparenza inganna e secoli di segreti oscuri d'amore e morte stanno per tornare a galla.

La regina degli scacchi
Genere: drammatico
Tratta dal romanzo di Walter Tevis, la miniserie è una storia di formazione che racconta la vita di Beth Harmon (Anya Taylor-Joy), orfana del Kentucky che negli anni ‘50 scopre di avere un talento incredibile per gli scacchi mentre sviluppa un problema di dipendenza dai tranquillanti che lo stato somministrava ai bambini come sedativi. Tormentata dai propri demoni e sospinta da una miscela di narcotici e ossessioni, Beth si trasforma in una figura eccentrica, decisa a superare i confini tradizionali del mondo prettamente maschile delle gare di scacchi.

Grace e Frankie
Genere: commedia drammatica
Jane Fonda e Lily Tomlin sono Grace e Frankie, due settantenni che si ritrovano a condividere casa e problemi della terza età dopo che i rispettivi mariti, soci in affari, confessano loro di essere amanti da più di vent’anni e di voler finalmente uscire allo scoperto e vivere insieme. Grace è una donna d’affari meticolosa e cinica, mentre Frankie è una hippie creativa e sognatrice: tra gli alti e bassi del rapporto tra le due protagoniste, la serie racconta con ironia e delicatezza la difficoltà di stare invecchiando in un mondo che sembra voler fingere che gli anziani non esistano.

Community
Genere: comedy
Creata da Dan Harmon, “Community” è una serie comedy che ruota attorno alle vicende e dinamiche di un variegato gruppo di studio in un community college, sviscerando e parodiando i cliché e gli stratagemmi narrativi di cinema e tv. Il gruppo è composto da Jeff Winger, avvocato a cui è stata sospesa la licenza; Britta Perry, attivista convinta; Abed, tipo bizzarro appassionato di cinema e tv; Troy, ex atleta di punta del suo liceo; Annie, che al liceo invece era poco popolare; l’anziano (e razzista) Pierce e Shirley, mamma di due bambini.

Unorthodox
Genere: drammatico/racconto di formazione
Liberamente ispirata all’autobiografia di Deborah Feldman, “Unorthodox” è una miniserie in quattro episodi che ruota attorno a Esther (Shira Haas) detta Esty, diciannovenne che scappa dal marito e dalla comunità chassidica del quartiere newyorchese di Williamsburg per rifugiarsi a Berlino, dove spera di iniziare una nuova vita e inseguire quei sogni che prima le erano preclusi. “Unorthodox” è un racconto di formazione che ci avvicina a una realtà generalmente poco conosciuta, quella delle comunità ebree ultraortodosse.

La casa di carta
Genere: heist/azione
La serie non in lingua inglese più vista su Netflix è “La casa di carta”, serie spagnola del 2017 che segue le vicende di un gruppo di ladri decisi a mettere a segno la più grande rapina di tutti i tempi: vogliono sottrarre due miliardi e quattrocento milioni di euro alla Zecca spagnola. Nella quarta parte, il Professore è convinto che Lisbona sia stata giustiziata, Rio e Tokio hanno distrutto un carro armato e Nairobi lotta tra la vita e la morte. La banda sta affrontando uno dei momenti più difficili di sempre e la presenza di un nemico tra i suoi stessi ranghi ostacola seriamente la riuscita del colpo.

Dark
Genere: fantascienza
Produzione originale tedesca di Netflix, “Dark” è una complessa saga familiare con risvolti soprannaturali. È ambientata in una tranquilla cittadina tedesca dove l’improvvisa scomparsa di due ragazzini mette a nudo la doppia vita e le difficili relazioni dei membri di quattro famiglie. Presto però gli eventi iniziano a ricollegarsi misteriosamente a quanto già accaduto nella stessa cittadina nel 1986, tra salti temporali e viaggi nel tempo.

Better call Saul
Genere: drammatico/crime
Spin-off di "Breaking bad", "Better Call Saul" segue la lenta trasformazione di Jimmy McGill (Bob Odenkirk) in Saul Goodman, da normale avvocato penalista a criminale (nonché vero e proprio consulente per il mondo del crimine). Nel cast anche Jonathan Banks, Michael McKean, Rhea Seehorn e Giancarlo Esposito.

Orange is the new black
Genere: drammatico/commedia
Si è conclusa con la settima stagione la serie originale Netflix che ha rivoluzionato il modo di fare tv. La serie di Jenji Kohan ispirata alle memorie di Piper Kerman sul suo anno in un carcere femminile, infatti, ha dato voce alle minoranze, con personaggi femminili diversi per colore della pelle, orientamento sessuale, età e corporatura ritratti senza filtri né maschere. Una serie a suo modo rivoluzionaria che ha anche attirato l’attenzione sulle ingiustizie del sistema carcerario americano, affrontando temi delicati in maniera schietta e diretta.

Black Mirror
Genere: fantascienza
Tra i titoli più famosi e popolari di Netflix c’è sicuramente “Black Mirror”, la serie antologica creata da Charlie Brooker che esplora gli estremi a cui può spingersi l’essere umano grazie a (o forse sarebbe meglio dire per colpa di) tecnologie sempre più avanzate.
Le prime due stagioni, composte da tre episodi l’una, sono andate in onda in Gran Bretagna su Channel 4; Netflix ha poi acquistato i diritti della serie nel 2015, producendo le stagioni successive: al momento siamo arrivati a cinque, con lo speciale interattivo “Bandersnatch”.

GLOW
Genere: comedy
Creata da Carly Mensch e Liz Flahive, “GLOW” si ispira all'omonimo programma di wrestling femminile degli anni ‘80 ("Gorgeous Ladies Of Wrestling"). La serie, composta per il momento da tre stagioni (la terza è uscita nell’estate 2019), segue le vicende di Ruth Wilder (Alison Brie), aspirante attrice, che si ritrova a essere protagonista insieme ad altre donne di uno show televisivo sul wrestling.

Peaky Blinders
Genere: drammatico/in costume
Tra le serie presenti sul catalogo Netflix che non dovete proprio perdervi c’è “Peaky Blinders”, serie BBC che racconta le vicende, nella Birmingham del primo dopoguerra, della gang nota come i Peaky Blinders (che è esistita davvero, anche se nella realtà è stata attiva negli anni immediatamente precedenti alla Prima Guerra Mondiale). A guidare la gang è Thomas Shelby (Cillian Murphy), che nel corso delle stagioni deve vedersela non solo con la polizia ma anche con la mafia e altre organizzazioni criminali. Tra gli attori più noti nel cast anche Tom Hardy, che fa la sua comparsa nella seconda stagione, e Adrien Brody, presente invece nella quarta. Su Netflix sono disponibili le prime quattro stagioni; la quinta arriverà a ottobre.

Hill House
Genere: horror
“Hill House” è una serie da non perdere, e non solo per gli amanti del genere horror. Ispirata al romanzo “L’incubo di Hill House” di Shirley Jackson, definito da Stephen King uno dei romanzi horror più importanti del secolo scorso, la serie segue le vicende della famiglia Crane che, ventisei anni dopo aver trascorso l’estate nell'infestata Hill House, che ha rovinato per sempre le loro vite, sono costretti a tornare a rivangare vecchi ricordi e affrontare l’incubo ancora una volta.
Messa così, “Hill House” potrebbe sembrare l’ennesima storia di una casa infestata, e invece il regista Mark Flanagan ha saputo costruire un delicato - per quanto inquietante - racconto psicologico, la storia di una famiglia a pezzi e della loro elaborazione del lutto. Però siete avvisati: fa anche davvero paura.
Il successo della serie ne ha decretato la prosecuzione: sarà una serie antologica e la seconda stagione si ispirerà al romanzo “Giro di vite” di Henry James.

Friends
Genere: comedy
Riguardare un episodio di “Friends” è il miglior rimedio contro una giornata storta, e su Netflix sono disponibili tutte le dieci stagioni della sit-com simbolo degli anni ‘90. A distanza di venticinque anni dalla messa in onda del primo episodio (era il 22 settembre 1994), le avventure di Ross, Rachel, Monica, Chandler, Phoebe e Joey restano intramontabili.
Consigliatissimo il rewatch in lingua originale, per non perdersi alcuni giochi di parole che si sono inevitabilmente persi nell’adattamento italiano, così come alcune delle battute simbolo della serie (il famosissimo saluto di Joey, «How you doin’?», poi realmente entrato nel linguaggio comune in America, ne è un esempio, così come il ricorrente «We were on a break!» - «Avevamo rotto!» - di Ross: entrambe le frasi hanno avuto traduzioni diverse nel corso delle stagioni).