Un’ampia varietà di serie e di generi, titoli ancora in scrittura e riprese appena cominciate o prossime al primo ciack: il denominatore comune delle nuove produzioni Sky è «talento italiano»
Sono state presentati le novità di Sky Originals, che puntano come sempre a combinare la qualità della produzione Sky con l’ampliamento dell’offerta per il pubblico. È lo stesso Nicola Maccanico (EVP Programming Sky Italia) con Nils Hartmann (Senior Director Original Productions Sky Italia) a spiegare la chiave dei nuovi progetti di SkyStudios, l’hub pan-europeo di produzione e sviluppo nato poco più di un anno fa. Una visione che punta sull’investimento in Italia e sulla «varietà» dei prodotti seriali per allargare il pubblico, mantenendo come comune denominatore il talento italiano e la «libertà assoluta, non abbiamo paura di fare cose diverse. Proprio per questo, tra i titoli che sono stati annunciati o confermati, si spazia dal crime-drama alla comedy, da produzioni di genere e storie ispirate a fatti di cronaca rimasti nella memoria storica dell’intero Paese.
Si va da storie ispirate da tragedie e vicende di cronaca nera - come “Alfredino – Un storia italiana” e “La città dei vivi” sul caso Varani, serie tratta dal romanzo di Nicola Lagioia (premio Strega nel 2015 per “La ferocia”) in uscita il prossimo 20 ottobre - a produzioni ambientate a Roma, da quelle storiche come “Romulus” e “Domina” fino alle leggende contemporanee, come “Speravo de morì prima” sull’addio al calcio di Francesco Totti e alla novità “Christian” serie tra il fantasy e il supereroistico con protagonista Edoardo Pesce.
Mentre viene ufficializzata la notizia che “Gomorra 5” che concluderà la storia celebre in tutto il mondo, vengono annunciate le seconde stagioni del financial drama “Diavoli”, della commedia ancora inedita “Cops” e della serie di film “Petra”, che rappresenta la «bisettrice verso le donne che Sky vuole continuare a esplorare» e il ritorno de “I delitti del Barlume” con due nuove storie - ancora dirette da Roan Johnson - che vedono il ritorno di tutto il cast, da Filippo Timi, Lucia Mascino e Alessandro Benvenuti fino a Enrica Guidi, Stefano Fresi, Corrado Guzzanti.
Sono in fase di scrittura due nuove produzioni in-house Sky Studios per l’Italia, “Blocco 181” con Salmo e una serie dei fratelli D’Innocenzo (“Favolacce”), si comincia con “We Are Who We Are” di Luca Guadagnino, una storia sui misteri dell’adolescenza e sulla ricerca dell’identità, già acclamata dalla critica americana, ambientata in una base militare americana in Italia (dal 9 ottobre su Sky e NOW TV).
Alfredino, una storia italiana
Sono appena cominciate a Roma le riprese per questa miniserie che si inserisce nel filone della storia e della cronaca italiana, raccontando la tragedia del piccolo Alfredo Rampi, caduto in un pozzo artesiano nel 1981. «Non è solo racconto del dramma – commenta Maccanico – ma anche la rappresentazione di ciò che ha scaturito». La tragedia di Alfredino diede infatti un impulso decisivo alla costituzione della Protezione Civile come la conosciamo oggi e, grazie alla determinazione di Franca Rampi (madre del piccolo), è sorto il Centro Alfredo Rampi, con l’obiettivo di evitare che altri potessero soffrire quanto da loro sofferto. Sulla miniserie è intervenuta Anna Foglietta, che interpreta proprio Franca Ciampi: «Trema il cuore, tremano le gambe, tutto. Sento la grande responsabilità di riscattare questa donna, che oltre ad aver sofferto, ha lottato per tutti noi senza che le venisse riconosciuto il merito, perché la Protezione Civile prima non esisteva. Grazie a una donna, a una mamma, c’è stata la forza per costruire qualcosa di utile per tutti. Il nostro è un tentativo di riscattare la famiglia da tutto il dolore provato».
Gomorra 5
È ufficiale: la quinta stagione di “Gomorra” concluderà la storia di Genny e Ciro. «La quinta stagione di Gomorra ha tutte le premesse per essere unica, ma sarà anche l’ultima. Bisogna avere il coraggio di trovare un punto di arrivo», commenta Maccanico, che definisce la serie, recentemente acquistata anche da HBO Max, «la spina dorsale della creatività Sky». Direttamente dal set a Riga, intervengono i protagonisti Salvatore Esposito e Marco D’Amore, che dicono: «Sarà il viaggio conclusivo di questa storia, per noi sarà alla fine un lutto, ma siamo contenti di aver intrapreso questo viaggio». D’Amore, regista e interprete anche del film “L’Immortale”, è nuovamente coinvolto anche dietro la macchina da presa: «Chiudere “Gomorra” è un’esperienza struggente, è passata tanta vita, ma siamo molto felici di avere la responsabilità di chiudere questa storia». D’Esposito, reduce dall’esperienza lavorativa negli Stati Uniti (era nel cast di “Fargo 4”) aggiunge: «Nonostante il grande successo della serie in Italia, non si ha la percezione di quello che è “Gomorra” nel mondo, dove è considerato uno dei più grandi successi italiani degli ultimi 10 anni».
Ridatemi mia moglie
A ottobre partiranno le riprese dell’adattamento della sitcom inglese targata BBC Studios “I Want My Wife Back”: prodotta da Sky con Colorado Film, "Ridatemi mia moglie" è una commedia in due parti che segna il grande ritorno in tv da protagonista di Fabio De Luigi, a lungo corteggiato da Sky. L’adattamento italiano è scritto a quattro mani da Giovanni Bognetti (“Dieci giorni senza mamma”, “Puoi baciare lo sposo”, “Ma che bella sorpresa”) e Alessandro Genovesi (“Dieci giorni senza mamma”, “Ma che bella sorpresa”, “La peggior settimana della mia vita”, “Puoi baciare lo sposo”), qui anche regista al suo debutto televisivo dopo numerosi film di successo per il cinema, molti dei quali proprio interpretati da De Luigi, che commenta: «L’obiettivo è restituire una qualità alta alla commedia, che richiede serietà come gli altri generi, “Ridatemi mia moglie” ha una qualità cinematografica, confezionata per Sky».
Annunciata pochi giorni fa, la serie “Il Re” è un prison drama, genere «onorato all’estero» ricorda Nils Hartman, che finalmente avrà una storia italiana: il primo ciak è previsto tra la fine dell’anno e l’inizio del 2021. Protagonista della serie ambientata in un carcere di frontiera è Luca Zingaretti, che spiega: «“Il Re” è la storia di Bruno Testori che gestisce situazione più grande di lui e si costruisce un mondo a sua immagine e somiglianza. Nel fare questo si perde, perde i suoi punti di riferimento e i principi che avevano guidato il suo cammino. Come un eroe shakespeariano, vaga per ritrovare sé stesso. È un personaggio maestoso e contorto, un re appunto. Sono molto felice di interpretarlo, è una sfida entusiasmante».
Christian
Il vincitore del David di Donatello Edoardo Pesce ("Dogman") è il protagonista di questa nuova serie, un supernatural crime drama in sei puntate diretto da Stefano Lodovichi (“Il cacciatore”), anche produttore creativo, e Roberto “Saku” Cinardi, che cominceranno le riprese a partire da novembre. Pesce interpreta Christian – «un Cristo di periferia» – scagnozzo di un boss della periferia di Roma. Incaricato del “recupero crediti”, sa solo “menare le mani”, fino a quando un giorno non prenderanno a fargli male e a sanguinare: sono stimmate, con cui farà miracoli. Il passaggio da delinquente a “supereroe mistico”, tuttavia, non sarà né facile né privo di complicazioni.
Pietro Castellitto è Francesco Totti
Speravo de morì prima - La serie su Francesco Totti
In tempo perfetto per lanciare la prima immagine di Pietro Castellitto nei panni di Francesco Totti nella serie che racconta gli ultimi anni del capitano della Roma, viene commentata anche la produzione, che arriverà su Sky nel 2021. La miniserie in sei episodi, scritta da Stefano Bises, Michele Astori e Maurizio Careddu e tratta dall’opera “Un Capitano” di Francesco Totti e Paolo Condò (Rizzoli Libri S.p.A.) non è però l’intera storia di Totti, sottolineano a Sky «per quello c’è il docufilm “Mi chiamo Francesco Totti” di Alex Infascelli, al cinema a ottobre e poi su Sky Cinema. La serie racconta la parte più umana, quando ha dovuto confrontarsi con il passare del tempo, è una storia universale che valica i già estesi confini del mondo giallo-rosso».
Romulus
A novembre esce la serie di Matteo Rovere sulla fondazione di Roma, "Romulus" viene definita una «serie di grande qualità con una nuova generazione di attori italiani già noti, ma destinati a crescere in popolarità, come è successo con “Gomorra”. Sono gli attori di domani».
Domina
In un cast internazionale di nomi come di Isabella Rossellini (“Velluto Blu”), Liam Cunningham (“Il Trono di Spade”) e Claire Forlani (“Vi presento Joe Black”), spicca quello di Kasia Smutniak nei panni di Livia Drusilla. Si tratta di un dramma epico sull’«Antica Roma raccontata dalla prospettiva delle donne, che ha l’ambizione di spiegarci quanto contassero le donne in un'epoca in cui erano gli uomini a guidare, perché anche allora dietro a ogni grande uomo c’era una grande donna».
Cops - Una banda di poliziotti
Diretta da Luca Miniero, regista di "Benvenuti al Sud", uno dei maggiori successi del cinema italiano degli ultimi anni, “COPS” è una commedia irriverente in due storie, che raccontano un pezzo della provincia italiana da un punto di vista diverso, quello della polizia. Con un cast corale composto da Claudio Bisio, Stefania Rocca, Pietro Sermonti, Francesco Mandelli, Dino Abbrescia, Giulia Bevilacqua, Guglielmo Poggi e Giovanni Esposito a interpretare personaggi carichi di debolezze e difetti, ma anche di tanta umanità e simpatia, i “cops” orbitano intorno alla centrale di Polizia di Apulia, in un piccolo centro del sud Italia a pochi chilometri da Lecce. Il commissariato è destinato a chiudere per assenza di crimini e per il gruppo di poliziotti c’è solo una possibilità per non essere licenziati: creare loro stessi dei reati in città. Ispirato a “Kops”, film svedese del 2003, “Cops – Una banda di poliziotti” non è ancora approdata su Sky, ma stanno già pensando a un secondo capitolo.
A casa tutti bene La serie
Attualmente in fase di scrittura, con l’inizio delle riprese fissato per la primavera 2021, è la serie tratta dall’omonimo film campione di incassi nel 2018 di Gabriele Muccino, supervisore artistico del progetto e autore con Barbara Petronio, Andrea Nobile, Gabriele Galli, Camilla Buizza della sceneggiatura, nonché regista dei primi due episodi. «È una specie di spin-off del film, che però poi prenderà una piega autonoma. Siamo molto contenti del team di autori» commentano a Sky la serie, prodotta da Sky con Lotus Production, una società Leone Film Group.
Anna
Dopo il successo de “Il Miracolo”, Niccolò Ammaniti torna a scrivere e dirigere una seconda serie tv, tratta dal suo romanzo omonimo e in arrivo su Sky nel 2021. L’esordiente Giulia Dragotto (13 anni, scelta fra oltre duemila candidate) è la ragazzina protagonista di un racconto distopico di un mondo distrutto, devastato da un virus che uccide gli adulti e risparmia i più piccoli. Dopo la pandemia, commentano a Sky, «“Anna” ha acquisito un tono di contemporaneità che non avremmo mai immaginato. È un progetto luminoso, con il contrasto tra la storia con elementi fortemente drammatici e le scene illuminate dalla luce della Sicilia, in cui Ammaniti racconta un mondo dove i giovani sono padroni del loro destino».
È ancora un titolo provvisorio quello del progetto (una delle nuove in-house production di Sky Studios per l’Italia) che coinvolge Salmo come produttore creativo, supervisore e produttore musicale, oltre a segnare il suo debutto come attore televisivo. Il rapper, che cura la colonna sonora che si sviluppa a pari passo con la scrittura, si definisce in ansia per la recitazione, per la quale si preparerà con un coach – le riprese cominciano nel 2021. La serie, ambientata nella periferia di una Milano pre-glam («prima che diventasse la Milano da bere») sarà una crime story su cui si innesta una «storia d’amore alla “Romeo e Giulietta” molto contemporanea e fluida».
La serie dei fratelli D'Innocenzo
Dopo il successo di “Favolacce” (hanno vinto l’Orso d’argento per la sceneggiatura all’ultima Berlinale), i due autori sono stati assoldati da Sky per scrivere la loro prima serie tv, che sarà anche la prima in-house production Sky Studios per l’Italia. Dalle anticipazioni, si tratterà un noir investigativo che indagherà l’animo umano in tutta la sua abissale complessità, un racconto in un mondo crepuscolare con protagonista un investigatore dalla forte e complessa personalità che da anni con la sua indagine insegue, in modo fallimentare, le tracce di uno spietato serial killer e le sue gesta sanguinarie. Dei due fratelli Fabio e Damiano D'Innocenzo, attualmente in fase di scrittura, Maccanico di Sky dice: «È la prima volta che vedo cosa scrivono, hanno un talento incredibile: hanno una capacità di viaggiare nell'oscurità, mantenendo sorriso accennato che non avevo mai visto prima».
Dalle nuove edizioni di "X Factor" e "Masterchef", dalla serie su Francesco Totti "Speravo de morì prima" alle grandi produzioni originali come "Petra"