Stranger Things, una serie da vedere: ecco perché

8 buoni motivi per non perdervi la serie tv rivelazione del 2016, soprattutto se siete nati tra gli anni settanta e gli anni ottanta

26 Luglio 2016 alle 16:42

È stata erroneamente etichettata "una serie citazionista", con accezione negativa. Stranger Things, serie tv rivelazione dell'estate 2016 prodotta da Netflix, non merita certi snobismi stupidi: il gigantesco lavoro di omaggio nei confronti di tutta una generazione cresciuta a suon di Nintendo e Spielberg, merita un approccio attento e curioso. Gli autori Duffer Brothers hanno creato il prodotto tv ispirato agli ottanta più divertente degli ultimi anni. Per chi è nato tra la fine dei settanta e la fine degli ottanta e per chi sentiva la nostalgia di una serie come Freaks and Geeks, questo lungometraggio a puntate susciterà più emozioni.

Trama
La storia è semplice: siamo nell'Indiana del 1983, un gruppo di piccoli amici nerd dodicenni rimane colpito dalla scomparsa di uno di loro, Will. Le famiglie si allertano. Lo sceriffo è una persona sensibile e intuitiva, che riesce a poco a poco a mettersi sulle tracce del bambino; la madre (Winona Ryder) si dispera, cercando di mettersi in comunicazione con lui attraverso le lampadine in casa. Una bambina in camice da ospedale si aggira nel bosco da sola. Una creatura mostruosa cerca di passare da una dimensione all'altra, nutrendosi di esseri viventi, umani inclusi. Fantascienza, incantesimi, horror, paranormale, ma anche storie di amicizia e di amore.

La mania anni ottanta
La serie è esplicitamente e sfacciatamente rivolta a chi negli anni ottanta era un bambino/adolescente. Ciò non vuol dire che il risultato sia qualcosa di poco originale, anzi: un lavoro certosino di ricerca, raccolta e reinterpretazione di tutti gli archetipi narrativi cinematografici tipici di quel decennio - dai teen movies della corrente Brat Pack agli sci-fi fino agli horror di Carpenter - ha creato un nuovo culto che merita quantomeno di essere visto con attenzione. Ecco quindi i motivi per non perdersi un gioiello così prezioso.

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