“Svegliati amore mio”, Ettore Bassi: «Le decisioni che ci cambiano la vita»

L'attore torinese è nel cast di "Svegliati amore mio" al fianco di Sabrina Ferilli

25 Marzo 2021 alle 08:35

Lo abbiamo lasciato due anni fa a “Ballando con le Stelle” dove, in coppia con la maestra di danza Alessandra Tripoli, si è classificato secondo. Ettore Bassi torna sul piccolo schermo ed è protagonista, con Sabrina Ferilli, di “Svegliati amore mio”, la serie in tre puntate, tratta da una storia vera, che va in onda, su Canale 5. L’attore pugliese interpreta Sergio, marito di Nanà (Sabrina Ferilli) e papà della dodicenne Sara (Caterina Sbaraglia). La piccola improvvisamente si ammala di leucemia a causa delle polveri sottili sprigionate dall’acciaieria situata vicino alla loro casa e dove lavora lo stesso Sergio. «Girando questa serie, mi sono sentito molto coinvolto emotivamente, cosa che non pensavo…» ci rivela Ettore Bassi.

Partiamo da qui. Perché dice di essersi sentito tanto coinvolto? 
«E’ una vicenda drammatica che tocca argomenti legati alla salute, all’ambiente, ai valori della famiglia, della coppia e, soprattutto alle scelte difficili. La storia che viene narrata in questa serie ha messo in moto sentimenti che mi hanno toccato in prima persona essendo, nella vita, papà di tre figlie. Un ruolo non facile quello di un genitore alle prese con una bambina malata. Ho dovuto lavorare a lungo sulla caratterizzazione fisica del personaggio molto distante da me». 

In effetti, dalle immagini sembra che, per questa serie, si sia calato nel ruolo con passione. Quando si dice che l’attore sparisce nel personaggio…
«Non ho mai interpretato un operaio. Ho dovuto ricostruire, pezzo per pezzo, la personalità di un uomo appesantito dal lavoro e dai pensieri per la malattia della sua bambina. Era una sfida…».

Sul set ha ritrovato vecchi amici…
«Oltre che con i registi Simona Izzo e Ricky Tognazzi, ho lavorato con Francesco Arca che conoscevo già. E’ stata una piacevole scoperta Sabrina Ferilli. Si è subito creato un clima amichevole e collaborativo».

La vicenda narrata è drammatica. Ci sono stati momenti leggeri che hanno stemperato la tensione?
«Ricordo che stavamo girando una scena in una stanza d’ospedale ed eravamo tutti bardati. Irriconoscibili. E’ bastata una mascherina storta per farci scoppiare tutti dal ridere. Momenti di relax esilaranti che arrivano anche dopo tanta stanchezza».  

Le decisioni che deve prendere il suo personaggio Sergio sono difficili. A lei è capitato di dover cambiare di colpo la sua vita?
«Sì. Tre anni fa ho deciso di tornare a vivere a Conversano, paese d’origine di mio padre, lontano dalle mie figlie che vivono a Milano dopo la separazione da mia moglie».

Le mancano molto le sue “bambine”?
«Sì e la scelta di vivere lontano è stata dolorosa. La più grande è iscritta all’università, la seconda frequenta il quarto liceo e poi c’è la piccola di casa. La paternità è un viaggio, un’avventura fatta di gioie e rischi. All’inizio noi genitori siamo impreparati a quello che ci aspetta ma poi pian piano ci abituiamo al ruolo. E’ una scoperta continua».

Lei dà l’impressione di essere una persona timida, misurata. Eppure sappiamo che ha una passione per i motori ed è spericolato. E’ di casa alla selva di Fasano…
«E’ un grande amore quello per le corse in auto. Faccio gare in salita. L’ultima che ho vinto è stata nel 2019. Mi diverto molto. Comunque è vero, sono riservato e silenzioso ma con le persone giuste e gli amici cari mi lascio andare».

E di amici cari, oltre alla sua famiglia d’origine, ne avrà ritrovati ora in Puglia dove è tornato a vivere?
«La mia famiglia è sparpagliata. Mamma vive a Torino con mio fratello. Gli amici d’infanzia a Conversano sono tanti. E poi da qualche tempo oltre al richiamo alle origini, sono stato accoltodalle braccia di una donna con cui ho una relazione. Anche questa storia naturalmente mi trattiene qui».

La corsa è una passione ereditata dal suo papà. E la recitazione?
«Da bambino mi divertivo a fare i giochi di prestigio davanti al pubblico. Ero allegro e socievole. Crescendo, mi sono capitate delle occasioni che mi hanno portato poi nella direzione del teatro e della televisione. Un’altra passione è il mare. Da quando mi sono trasferito in Puglia, faccio delle lunghe passeggiate. Mi siedo sugli scogli e respiro l’aria fresca del mare. Resto tanto tempo, in silenzio, a guardarlo».  

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