The Eddy è il nightclub parigino dove si fa jazz dal vivo al centro della serie tv Netflix a cui dà il nome. I suoi otto episodi debuttano sulla piattaforma l’8 maggio. “The Eddy” è il primo esperimento di “cinema verità” del regista premio Oscar Damien Chazelle, che qui troviamo nella doppia veste di regista - di due episodi tra cui il pilota - e di produttore esecutivo.La sceneggiatura è di Jack Thorne, noto autore teatrale che vanta tra i suoi successi “Harry Potter e la maledizione dell'erede” scritto con J. K. Rowling e John Tiffany per il palcoscenico.
La materia su cui Chazelle si è trovato ancora una volta a lavorare è la musica, da cui però ha eliminato gli elementi di fiction hollywoodiana dei suoi film precedenti, per entrare nel vivo della scena jazz: quella fumosa e indipendente dei club, ma anche dei garage in cui si sviluppano nuove contaminazioni tra i più giovani.
Questa non è una serie che punta ad arrivare al cuore di tutti, ma a emozionare una nicchia di appassionati. Nel corso delle sue lunghe puntate - durano tutte circa un’ora - si sviluppa la storia dei due proprietari del The Eddy, Elliot ( André Holland di “Moonlight”) e Farid (Tahar Rahim di “The Looming Tower”), e delle loro famiglie, ma soprattutto si ascolta tanta musica, suonata dentro e fuori dal club.
La trama di “The Eddy”
Ambientata a Parigi, “The Eddy” parte dalla storia del club da cui prende il nome e dei suoi due proprietari per raccontare uno scenario jazz contemporaneo. Elliot (André Holland) è un famoso pianista jazz che si è trasferito nella capitale francese da New York. Non suona più, ma il suo indissolubile legame con la musica lo ha portato ad aprire con l’amico Farid (Tahar Rahim) un club dove è anche manager di una band. Mentre Elliot si occupa degli aspetti artistici del locale, Farid di quelli burocratici, anche se non sempre in modo legale e all’insaputa del socio. L’arrivo a Parigi della figlia e i risvolti tragici della gestione di Farid, portano Elliot a temere non solo per la vita del club, ma anche per la loro.
Il cast
André Holland di “Moonlight” (Barry Jenkins, 2016) è Elliot, protagonista di “The Eddy”. L’attore americano per il ruolo ha dovuto imparare a recitare in francese, lingua originale della serie insieme all’inglese. Accanto a lui troviamo Tahar Rahim (“Il profeta”, “Maria Maddalena”, “The Looming Tower” la serie) nei panni del suo socio Farid e la giovane celebrity Amandla Stenberg (“Hunger Games”) in quelli di sua figlia Julie. Joanna Kulig, star del film premio Oscar “Cold War”, interpreta invece Maja, frontman della band resident del “The Eddy” e avventura romantica di Elliot.
A chi piacerà “The Eddy”
“The Eddy” è una serie che piacerà soprattutto agli amanti della musica, in particolare del jazz. Non è una serie che romanza o prova a proporre una chiave pop della scena underground di cui sta parlando per renderla digeribile a tutti. Questa scelta narrativa è declinata anche in un approccio filmico senza fronzoli, molto realista, che segue da vicino le vicissitudini dei suoi protagonisti ed è in linea con la tipologia di ambienti in cui sono calati. I tempi sono dilatati e la pazienza che viene chiesta a un pubblico abituato alla finzione sembra a volte eccessiva. Eppure calza perfettamente su quel tipo di musica e sulla sua fruizione. “The Eddy” racconta le prove, i concerti, le session, le sperimentazione a cui come sfondo mette un dramma famigliare con sfumature thriller. Non il contrario. E in tal senso è un racconto inedito, seppur a volte impegnativo (per i non fan del genere).