La seconda stagione di "The End of the F...ing World" debutta in streaming su Netflix il 5 novembre. La storia di Alyssa (Jessica Barden, "The Lobster") e James (Alex Lawther, "The Imitation Game" e "Departure"), due adolescenti apatico-depressi con un sacco di problemi legati alla loro età e alle rispettive famiglie, continua. Ma come? D’altronde alla fine della prima stagione li avevamo lasciati braccati dalla Polizia, lui colpito da un colpo di pistola e lei in lacrime. James è morto? Oppure è stato solo ferito? Impossibile capirlo dal trailer e noi non vogliamo rovinarvi la sorpresa (per questo molte immagini della gallery risalgono alla prima stagione).
Scritta da Charlie Covell e ispirata ai personaggi dell’omonima serie a fumetti di Charles Forsman, "The End of the F...ing World" è perfetta per un binge watching compulsivo: prevede infatti 8 episodi da meno di mezz’ora ciascuno.
Se la prima stagione ci aveva fatto conoscere il mondo di Alyssa e James, i problemi che li avevano portati a una fuga alla Bonnie e Clyde finita miseramente, questa seconda ci fa entrare nel vivo del forte legame che si era creato tra loro, tra alti e bassi, tra classico-teen e grottesco, in presenza e in assenza. E non manca nemmeno la traccia di crime story che la definisce fin dall'inizio.
Dove eravamo rimasti: la prima stagione
Alyssa e James si conoscono al liceo. Lui è psicopatico, lei una ribelle. Entrambi hanno turbe legate alla propria vita in famiglia: lui è orfano di madre e ha un rapporto col padre che non riesce a ingranare, lei odia il suo patrigno. Per questo decidono di scappare insieme. Decidono di fermarsi in una casa che sembra disabitata, ma durante la notte il proprietario torna e aggredisce Alyssa. James per difenderla lo uccide. Viene fuori che sono finiti nella tana di uno stupratore seriale, ma dopo l’assassinio sono ricercati e costretti a fuggire. Raggiungono il padre di lei, ma qui sono rintracciati dalla Polizia. James si vuole prendere la tutta colpa dell’accaduto e viene ferito da un colpo di pistola mentre prova a fuggire.
La seconda stagione: cosa aspettarsi
Una delle prime immagini rilasciate della seconda stagione di "The End of the F...ing World" è stata quella di Alyssa in abito da sposa. Un matrimonio ci sarà, ma non vi diremo con chi. Con James? O James è morto e lei si sta rassegnando a trascorrere la sua vita con qualcun altro? Quello che possiamo anticiparvi è che i nuovi episodi vedono l’ingresso di un nuovo e folle personaggio: si chiama Bonnie (Naomi Ackie, "Lady Macbeth", "Star Wars: Episodio IX") e ha una missione sanguinaria da compiere. Il suo è un progetto di vendetta legato a eventi trascorsi, in cui sono stati coinvolti Alyssa e James.
Yeah
“Yeah”, “What?”, “What for?”… uno dei tratti caratteristici della serie è il taglio asciutto e apatico dei dialoghi tra i suoi protagonisti. Abbiamo conosciuto Alyssa ancora teenager e la ritroviamo in questa seconda stagione più adulta - anche a causa dell’aggressione che ha subito e da cui non si è ancora ripresa fino in fondo - e, come lei stessa dice, più stanca. Se prima parlava poco, ora alza svogliata gli occhi al cielo e senza alcun filtro riversa la sua frustrazione sui malcapitati interlocutori. Può sembrare odiosa, ma è invece impossibile non amarla, perché siamo stati tutti lei in diverse fasi della nostra vita, quando tutto sembrava andar storto e la vita ci ha portati a soluzioni che, invece di migliorare, non hanno fatto che peggiorare le cose.
La crime story
Un altro tratto distintivo è la crime story che viene proposta di stagione in stagione. Nella prima era l’assassinio dell’uomo che tenta di aggredire Alyssa, in questa seconda è una storia di vendetta associata alla new entry Bonnie. Il sangue scorre e la violenza non manca, anche se è la sofferenza psicologica quella che continua a farsi sentire in modo schiacciante. Anche Bonnie, così come James e Alyssa, ha un passato di frustrazioni e turbe legate alla sua storia famigliare. Anche lei come loro, arriva a fare ciò che fa perché spinta da irrisolti psicologici che le fanno travisare la realtà e instaurare rapporti sbagliati con chi la circonda.
"The End of the F...ing World" è una delle dramedy più riuscite della serialità televisiva contemporanea. Ognuno dei protagonisti vive un dramma personale complesso e cerca in quello dell’altro un appoggio, una comprensione, che lo aiuti a sopravvivere. Dallo scontro di queste plurime forze nere, però, quello che emerge è un insieme di situazioni paradossali, così fuori dalle righe da risultare divertenti. D’altronde i suoi protagonisti sono così ben caratterizzati tra manie, storie pregresse e tratti caratteriali, da farci credere di sapere come reagiranno a eventi o contesti particolari, per poi rispondere in modo totalmente imprevedibile. La storia così non perde mai d’interesse e ritmo, lasciandoci con la voglia di saperne sempre di più.
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