Torna su TimVision la serie tratta da "Il romanzo dell'ancella" di Margaret Atwood, sempre con protagonista Elisabeth Moss
Resistenza e ribellione: queste sono le parole chiave della terza stagione di “The Handmaid’s Tale”. La serie distopica con Elisabeth Moss sta per tornare con tredici nuovi episodi, disponibili su Hulu dal 5 giugno e su Timvision dal 6 giugno.
Vincitrice di vari premi tra cui 9 Emmy Awards e 2 Golden Globe, "The Handmaid’s Tale" si ispira al romanzo omonimo - "Il Racconto dell’Ancella" nell’edizione italiana di Ponte alle Grazie - di Margareth Atwood del 1985. La serie, tuttavia, ha adattato il libro nella prima stagione, per poi proseguire la narrazione grazie all’ideatore Bruce Miller, mentre la stessa Atwood ha annunciato la prossima pubblicazione di un nuovo romanzo, un vero e proprio sequel. Il libro, che dovrebbe uscire a breve, si intitola “The Testaments” e proseguirà la storia di Gilead del romanzo precedente, infatti è ambientato 15 anni dopo.
Anticipazioni sulla terza stagione
La nuova stagione sarà incentrata sulla resistenza – che si era vista in azione già negli episodi precedenti – e, soprattutto, sulla ribellione di June/Difred al sistema di Gilead. La stessa Hulu l'ha descritta così: «The Handmaid’s Tale 3 si concentrerà sulla resistenza e lotta di June al regime distopico di Gilead. Riunioni, tradimenti e un viaggio nel cuore terrificante di Galaad costringeranno tutti i personaggi a prendere posizioni definitive, guidati da una preghiera provocatoria: “Sia benedetto il combattimento”». Star dei nuovi episodi, neanche a dirlo, è sempre Elisabeth Moss (June/Difred), che diventa parte attiva della resistenza, come ha anticipato lo stesso Bruce Miller: «Credo che vedendo il volto di June a conclusione del finale si capisca che è pronta per una battaglia. Perciò credo che sia quello ciò verso cui si dirigerà. June non verrà catturata o trascinata di nuovo a Gilead. Ha deciso di tornare indietro con una missione: trovare un modo per riprendersi la figlia Hannah, oltre che mandare nei casini Gilead».
Dove eravamo rimasti
Nel finale della seconda stagione, June (Elisabeth Moss), aiutata dalle Marte, viene aiutata a fuggire insieme alla piccola Nicole, la bambina che ha avuto da Nick Blaine (Max Minghella) ma che figura come figlia del comandante Waterford (Joseph Fiennes) e sua moglie Serena Joy (Yvonne Strahovski). In realtà, la stessa Serena, che è stata ripetutamente punita per le sue proposte “reazionarie”, ha permesso all’ancella June/Difred di allontanarsi con la neonata. Nel frattempo Emily (Alexis Bledel) aggredisce zia Lydia in casa del comandante Lawrence, che inaspettatamente la aiuta a fuggire. Emily e June si ritrovano davanti al furgone che dovrebbe portarle in salvo in Canada, ma June improvvisamente decide di restare, affidando Nicole a Emily: la donna, infatti, vuole ritrovare la sua primogenita Hannah (avuta dal marito Luke), da tempo affidata ai coniugi McKenzie.
Trailer
«Eresia: per questo ti puniscono. Non perché fai parte della Resistenza, perché ufficialmente non c’è resistenza. Non per aver aiutato qualcuno a scappare, perché ufficialmente non c’è una via di uscita. Ti impiccano perché sei un eretico, non un martire». È la voce di June a introdurre il trailer della terza stagione di “The Handmaid’s Tale”, che in una manciata di minuti ci anticipa dei nuovi episodi pieni di tensione e colpi di scena. June, ex ancella dei Waterford, è ormai determinata a riavere la figlia e opporsi a Gilead: per questo cerca nuove alleanze «con potere».
Il trailer in italiano
Personaggi
Nella terza stagione tornano praticamente tutti i personaggi delle precedenti, a partire dalla protagonista ai suoi ex “datori” i coniugi Waterford, Emily, le Marte e Nick. Anche se l’avevamo lasciata agonizzante in fondo alle scale, zia Lydia (Ann Towd) tornerà in azione, più pericolosa di prima. Un’altra figura che diventa centrale nella terza stagione è proprio il Comandante Lawrence, interpretato da Bradley Whitford. L’uomo, “colui che ha progettato l’economia di Gilead”, risulta quanto mai ambiguo e fondamentale per lo sviluppo dei nuovi episodi. «È un personaggio che è stato modellato su alcuni degli studiosi in Germania, durante la seconda guerra mondiale, che avevano elaborato molti piani e fatto calcoli, e si sono inventati le teorie che hanno finito per formare sia la guerra che l’Olocausto ed il tipo di politica razziale nazista. Ma molte di queste persone sono rimaste scioccate da quello che è successo dopo. Non era quello che intendevano. Era contorto. Quindi, quanto ti senti responsabile per la bomba atomica e il danno che provoca, quando eri solo un ragazzo che ha aiutato a fare i calcoli? – ha detto Miller del personaggio – Lawrence in The Handmaid’s Tale si sente responsabile di come il sistema che ha creato, in molti modi ha spezzato sua moglie. È anche un tipo strano, difficile da leggere. Certamente ha le sue stranezze. Penso che stia attraversando un sacco di decisioni da solo, ha mostrato che ha un sacco di potere che può esercitare quando vuole. La sua mentalità centrale è la risoluzione dei problemi, non il potere. Di certo non è un angelo, e non sappiamo molto di lui. Questo è il tipo di personaggio che ci piace, qualcuno che è interessante e coerente, ma alla fine, imprevedibile in alcuni modi davvero fondamentali e importanti».
Un altro personaggio chiave, sulla cui trasformazione non è possibile scommettere, è proprio Serena Joy,
che dalle anticipazioni video potrebbe rivelarsi un’alleata di June, ma anche una potenziale traditrice. Tra le new entry della stagione, invece, ci sono Christopher Meloni, Elizabeth Reaser e Ashleigh LaThrop. Meloni, noto nelle serie “True Blood” e recentemente “Pose” di Ryan Murphy, sarà il comandante Winslow, mentre Elizabeth Reaser, già protagonista della serie Netflix “Hill House” (e volto noto per i fan della prima ora di “Grey’s Anatomy”), sarà sua moglie, che diventa la confidente di Serena Joy. LaThrop sarà infine una delle nuove ancelle, descritta come particolarmente pericolosa per le compagne a causa della propria devozione al regime.