C’è una serie Netflix che negli ultimi giorni sta facendo molto parlare di sé in tutto il mondo, tra commenti sui social e meme. No, non è “La casa di carta”: si intitola “Tiger King” ed è una docu-serie di genere true crime che ha debuttato sulla piattaforma streaming il 20 marzo scorso.
Nel giro di pochissimo è diventata molto popolare: è la serie Netflix più vista nelle ultime due settimane, con poco meno di 34 milioni e mezzo di spettatori unici nei soli Stati Uniti nei primi dieci giorni dal debutto (per dare un’idea della portata del fenomeno, la seconda stagione di “Stranger Things” si era fermata a poco più di 31 milioni).
Per chi ancora non lo sapesse, “Tiger King” parla della controversa figura di Joe Exotic, fondatore di uno zoo privato in Oklahoma dedicato soprattutto ai felini, con oltre duecento esemplari di tigri e leoni (e cuccioli pronti per essere coccolati dai visitatori). La docuserie di Eric Goode e Rebecca Chaiklin - che mette insieme cinque anni di riprese - processi legali e interviste, segue Joe Exotic fino alla recente condanna per tentato omicidio su commissione ai danni dell’ambientalista Carole Baskin, fondatrice di un santuario dedicato al recupero e alla salvaguardia dei felini e strenua attivista contro l’allevamento di felini a scopo di lucro.
La premessa sembra indicare una normale docu-serie che alla componente true crime aggiunge il tema dello sfruttamento degli animali, ma “Tiger King” sta riscuotendo un successo enorme perché mostra una serie di personaggi inverosimili ma reali e situazioni assurde (e inquietanti). Basti pensare che, tra tutte le persone che vediamo sullo schermo, quella che si mostra più ragionevole e dalla morale meno discutibile è l’ex criminale che avrebbe ispirato il personaggio di Tony Montana in “Scarface”.
Prendiamo Carole Baskin, l’attivista per i diritti degli animali. Nel documentario scopriamo che il suo secondo marito è misteriosamente scomparso nel nulla vent’anni fa, proprio quando stava per chiederle il divorzio e lasciarla senza un soldo, e Joe Exotic ripete di continuo che è stata lei a ucciderlo. “Doc” Antle, proprietario di un altro zoo dedicato ai felini, ha messo su una specie di setta, con le impiegate del parco a cui viene fatto il lavaggio del cervello e cambiato nome. Joe Exotic è stato per anni in una relazione poliamorosa con due ragazzi appena maggiorenni che in diverse occasioni hanno ammesso di essere eterosessuali e stare con lui unicamente perché procurava loro metanfetamine e altre droghe.
Si inizia a guardare “Tiger King” pensando di vedere una normale storia true crime e invece ci si trova davanti a pura follia - che poi è il motivo per cui sta riscuotendo tanto successo. Il documentario lascia però alcuni interrogativi sul destino delle persone intervistate: qui cerchiamo di fare il punto sulla situazione sui suoi protagonisti. E intanto, il 12 aprile su Netflix arriva un episodio speciale intitolato "The Tiger King and I" con nuove interviste a John Reinke, Saff, Jeff e Lauren Lowe e altri protagonisti della docu-serie.
Che fine ha fatto Joe Exotic
Joe Exotic è ancora in carcere, dove sta scontando una condanna a ventidue anni per tentato omicidio e violenze sugli animali. È comunque ancora molto attivo sulla sua pagina Facebook, dove continua a dichiararsi innocente e ha recentemente chiesto aiuto per far arrivare al presidente Trump una lettera in cui gli chiede la grazia. A marzo ha presentato una causa contro il Dipartimento degli Interni americano, chiedendo 94 milioni di dollari di risarcimento per delle presunte irregolarità nel suo caso, tra cui falsa testimonianza e discriminazione nei suoi confronti.
Cause legali a parte, pare che sia «al settimo cielo» per la popolarità ottenuta grazie al suo documentario, come ha riferito la regista Rebecca Chaiklin al Los Angeles Times. «È entusiasta della serie e dell’idea di essere famoso», ha detto Eric Goode, che ha spiegato che, ora che «è in gabbia, ovviamente dice che si rende conto di ciò che ha fatto a quegli animali».
Carole Baskin e il marito scomparso
Carole Baskin, attivista milionaria e proprietaria del santuario per la protezione e salvaguardia dei felini Big Cat Rescue, non è contenta della docuserie. «Ai registi non interessava la verità», ha scritto sul sito del santuario «Le bugie sgradevoli attirano più spettatori».
In “Tiger King” lei stessa ha parlato della sua vita, degli abusi subiti in giovinezza e dei suoi primi due matrimoni, il secondo dei quali si è concluso con la misteriosa scomparsa del marito Don Lewis nel 1997. Joe Exotic ha sempre pubblicamente insinuato che Baskin avrebbe ucciso il marito per darlo in pasto alle tigri del santuario (ci ha fatto anche una canzone con tanto di video musicale con una perfetta sosia di Baskin).
Vero o no che sia, sulla scia della popolarità del documentario lo sceriffo di Hillsborough ha pubblicato un tweet in cui chiedeva a chiunque avesse informazioni sul caso di contattarlo.
Jeff Lowe è ancora in libertà
Alla fine di “Tiger King” vediamo Joe Exotic in carcere mentre il suo socio Jeff Lowe, ora proprietario dello zoo, resta in libertà ed esente da ogni accusa. Lowe, che ha una turbolenta storia giudiziaria alle sue spalle, è tuttora il direttore del G.W. Zoo, le cui attività sono momentaneamente sospese per l’emergenza Coronavirus.
Economicamente però non se la sta passando bene. «È praticamente alla frutta», ha detto Eric Goode in un’intervista per Entertainment Weekly. Il problema è che i soldi servono per il sostentamento e la cura degli animali, il cui futuro è incerto. «Alcuni verranno trasferiti, ma sospetto che molti moriranno di fame o verranno soppressi».
Intanto, a giugno Jeff Lowe dovrà presentarsi in processo Las Vegas per rispondere all’accusa di non avere i dovuti permessi per possedere animali esotici.
La condizione di tigri e leoni
Le tigri e i leoni del vecchio G.W. Zoo non se la passano bene: sono ancora in gabbia, e come loro altre migliaia di felini in tutti gli Stati Uniti (ci sono più tigri in cattività negli USA che in libertà nel resto del mondo).
Le leggi che regolamentano l’acquisto e allevamento dei felini variano da stato a stato, ma di fatto resta ancora molto semplice comprare e tenere una tigre in casa. Non è ancora stato approvato il Big Cat Public Safety Act, provvedimento che contribuirebbe alla salvaguardia dei felini perché ne vieterebbe sia il possedimento come animali domestici che lo sfruttamento a scopo di lucro.
Nel parco di Joe Exotic, in quello di Doc Antle e in decine di altri zoo privati americani, i visitatori possono accarezzare, coccolare e posare per foto ricordo con i cuccioli di tigri e leoni. Ma per loro è una terribile fonte di stress, ed è il motivo per cui i creatori del documentario non li hanno mai accarezzati: «Abbiamo visto cuccioli appena nati venire separati dalle loro madri», ha raccontato Goode, che parla del trattamento riservato alle tigri come di «abietta crudeltà». «Si ammalavano perché venivano maneggiati troppo, avevano la tigna e la scabbia. Era disturbante».
Domande e risposte
Che fine ha fatto Joe Exotic?
È in carcere, dove sta scontando una pena a 22 anni per tentato omicidio su commissione e maltrattamento di animali esotici
Joe Exotic è innocente?
È stato ritenuto colpevole di tentato omicidio su commissione e di altri capi di accusa circa il maltrattamento di animali esotici. Continua però a professare la sua innocenza e vuole chiedere la grazia a Trump
Carole Baskin ha ucciso suo marito?
Il corpo di Don Lewis non è mai stato trovato e Carole Baskin non è mai stata sospettata di nulla (anche se Joe Exotic sostiene lei abbia dato il marito in pasto alle tigri)
Jeff Lowe è finito in carcere?
No, non è stato implicato nel caso di Joe Exotic. Dovrà però comparire in giudizio a Las Vegas con l’accusa di non avere i permessi necessari al possesso di animali esotici
Lo zoo di Joe Exotic è ancora aperto?
Il G.W. Zoo è aperto e il nuovo proprietario è Jeff Lowe. Ma non se la sta passando bene e il destino dei felini è a rischio
Incentrata sul vero assedio di Waco, in cui l'FBI si scontrò con i membri della setta dei davidiani, la serie in sei episodi andrà in onda ogni sabato dal 23 marzo