Negli Stati Uniti è già tornata, in Italia sono andate in onda le prime due puntate in lingua originale e il debutto per quelle doppiate in italiano è atteso per il 26 maggio su Sky Atlantic. Stiamo ovviamente parlando di «Twin Peaks», la serie creata da David Lynch e Mark Frost la cui terza stagione si è fatta attendere ben 26 anni.
La domanda «Chi ha ucciso Laura Palmer?» è riecheggiata nelle menti sgomente degli spettatori per anni, trasformandosi in un vero e proprio fenomeno culturale. Quel che è certo, però, è che più che il desiderio di scoprire chi sia l'assassino della reginetta della scuola, quel che attrae della serie è il mondo surreale partorito da questa coppia creativa. Un mondo avvolto in un'atmosfera bizzarra tra il sogno e l'incubo, con momenti che rasentano la soap opera e altri da far balzare sulla sedia (o sul divano) anche lo spettatore meno suscettibile.
In occasione del ritorno di «Twin Peaks», di nuovi e vecchi personaggi, andiamo quindi a ripassare qualche curiosità.
Per pochissimo la serie non ha rischiato di chiamarsi «Northwest Passage» («Passaggio a Nord-Ovest»). Sarebbe stato solo grazie all'intervento di Angelo Badalamenti che questo primo titolo è stato scartato a favore di «Twin Peaks». Il compositore avrebbe infatti fatto notare a David Lynch che era lo stesso titolo di un libro che gli avevano fatto leggere a scuola («Passaggio a Nord-Ovest», appunto, di Kenneth Roberts). Da noi, invece, sarebbe stato facile confonderlo con l'omonimo programma di Alberto Angela. E se pensate che l'ambientazione non avrebbe potuto essere diversa, vi sbagliate: in origine la serie era ambientata in Nord Dakota e non nello stato di Washington.
David Lynch e Mark Frost stavano lavorando a un adattamento cinematografico di «Goddess», una biografia di Marilyn Monroe, quando si sono resi conto che non avrebbero ottenuto i diritti, hanno iniziato a lavorare a «Twin Peaks». La serie sarebbe stata quindi molto influenzata, soprattutto nelle premesse, dai misteri in cui è sempre rimasta avvolta la morte della diva americana. Due bionde, reginette di popolarità, affascinanti nella loro apparente ingenuità, ma che nascondevano oscuri segreti. Laura muore dopo aver scritto nel proprio diario che avrebbe rivelato la propria relazione con Ben Horne e da molti è stato interpretato come un parallelo con la presunta relazione tra l'attrice e il Presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy.
Il nome completo dell'agente speciale Dale Cooper, interpretato da Kyle MacLachlan, è Dale Bartholomew Cooper: D.B. Cooper. Si dà il caso che D.B.Cooper sia lo pseudonimo con cui è noto un criminale americano non identificato che nel 1971 ha dirottato un Boeing 727 nello spazio aereo tra Portland (in Oregon) e Seattle, guarda caso nello stato di Washington. Dopo aver ottenuto un riscatto equivalente a più di un milione di dollari e dopo una caccia all'uomo a tutto campo da parte dell'FBI, il colpevole non è mai stato trovato. Rimane ad oggi l'unico caso irrisolto di pirateria aerea e le indagini attive sono state sospese solo nel luglio del 2016.
Attenzione SPOILER, non andate oltre se non avete visto TUTTE le puntate delle prime due stagioni di «Twin Peaks».
Uno dei nodi fondamentali dell'intera serie, nasce in realtà da un evento per nulla calcolato. Girata la scena in cui la madre di Laura Palmer, Sara (Grace Zabriskie), rimane terrorizzata da un entità non meglio identificata, lo stesso Lynch ha raccontato di essere rimasto soddisfatto dalla performance, ma di essersi trovato di fronte a un problema. Il direttore della fotografia lo informa che avrebbe dovuto girare tutto da capo, a causa del riflesso di un membro della crew nello specchio alle spalle della signora Palmer. Si tratta del viso di Frank Silva, lo scenografo, ma anche dell'attore che per caso si è ritrovato a interpretare Bob, lo spirito malvagio che possiede Leland Palmer. È così che il personaggio entra nella narrazione, cambiando completamente l'intera mitologia della serie.
Prima di interpretare Laura Palmer, Sheryl Lee faceva l'attrice in piccoli teatri locali a Washington. Quando David Lynch la vide nei panni della reginetta del liceo decise però di scrivere un'altra parte tutta per lei, solo per poterla tenere con sé ancora nella serie. Nasce così Maddy Ferguson, la cugina mora di Laura, che prende ispirazione dal film di Hitchkock «La donna che visse due volte». Il suo nome è infatti composto da Madeleine, il nome del personaggio interpretato da Kim Novak, e il cognome di quello interpretato da James Stewart (John Ferguson, appunto).
L'attore che interpretava l'agente dell'FBI Albert Rosenfield, Miguel Ferrer, è mancato nel gennaio 2017 ed era cugino di George Clooney. Aveva debuttato al cinema in «Star Trek II: alla ricerca di Spock» nel 1984, per poi recitare in film come «Robocop» e «Traffic», ma aveva fatto anche molta televisione, negli ultimi cinque anni nella serie «NCIS: Los Angeles».
Michael J. Anderson era in grado di parlare al contrario prima di essere ingaggiato per la serie. In effetti, ha imparato a farlo quand'era bambino e il coach che Lynch aveva assunto per aiutarlo nel compito si è rivelato superfluo.
Catherine E.Coulson, l'attrice che interpretava la signora Ceppo, ha avuto il permesso di tenere il ceppo e lo portava con sé alle convention. Un'azienda giapponese avrebbe cercato di comprarlo, ma lei l'avrebbe conservato fino alla sua morte, nel 2015. L'attuale ubicazione è purtroppo ignota.
Quello dell'agente dell'FBI transgender Dennis “Denise” Bryson è stato il primo ruolo televisivo di David Duchovny, prima di «X-Files» e «Californication».
Mentre Angelo Badalamenti suonava il piano, David Lynch gli sussurrava nell'orecchio, descrivendogli una scena malinconica. È così che, in soli venti minuti, il compositore ha scritto il tema di Laura Palmer, senza aver mai visto un minuto della serie. Per quel brano ha vinto un Grammy per la miglior performance pop nel 1991.
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