Non c’erano molti dubbi sul fatto che Mark Ruffalo si sarebbe aggiudicato l’Emmy Award come miglior attore protagonista in una miniserie o film per il doppio ruolo interpretato in “Un volto, due destini - I know this much is true”. La miniserie HBO diretta da Derek Cianfrance (“Blue Valentine”, “Come un tuono”) va in onda su Sky Atlantic ogni martedì alle 21.15 e in streaming su NOW TV.
“Un volto, due destini - I Know This Much Is True” si basa proprio su quel “much” (molto/troppo) del titolo originale, proponendo un dramma familiare profondo e tormentato. La serie racconta la storia di Dominick Birdsey, o meglio Domenico come il nonno di origini italiane, e di suo fratello gemello Thomas, entrambi interpretati da Ruffalo. Li conosciamo adulti, dopo che Thomas, che soffre di schizofrenia paranoide, viene arrestato per essersi amputato una mano in una libreria pubblica tentando di scongiurare l’apocalisse. Dominick, che ha passato tutta la vita a preoccuparsi e a occuparsi del fratello, cerca di stargli accanto ancora una volta, nonostante venga lui stesso sopraffatto dai fantasmi di un passato familiare tormentato, che riemerge anche sottoforma di un manoscritto appartenuto al nonno.
C’è tanto - a volte forse troppo - dolore in questa storia di maledizione e sfortuna generazionale. Nel corso dei sei episodi in cui viene raccontata, ci troviamo spesso a pensare che peggio di così non potrebbe andare. Eppure succede di nuovo, e poi di nuovo ancora. Ma non è il dolore a tenerci attaccati allo schermo: è l’intreccio di una storia ben architettata e raccontata magistralmente da Cianfrance. Mark Ruffalo è straordinario nel difficile doppio ruolo dei fratelli Birdsey, così come il resto del cast in cui troviamo anche il “nostro” Marcello Fonte (“Dogman”) nei panni del nonno Domenico Onofrio Tempesta.
La trama di “Un volto, due destini - I Know This Much Is True”
È la storia di un’odissea familiare quella portata sul piccolo schermo da HBO, tratta dall’omonimo best seller di Wally Lamb del 1998. “Un volto, due destini - I Know This Much Is True” è ambientata negli Anni 90 in una piccola cittadina del Connecticut e ruota attorno alle vite dei gemelli Thomas e Dominick Birdsey (entrambi interpretati da Mark Ruffalo). La loro è una lotta continua per la sopravvivenza, alla ricerca di un po’ di pace che però sembra non arrivare mai. Thomas soffre di schizofrenia paranoide e Dominick, che a sua volta ha alle spalle un passato doloroso, passa gran parte del suo tempo a prendersi cura di lui. Quando il fratello, a seguito di un attacco violento, finisce in carcere, Dominick è costretto a entrare nel vortice della burocrazia statale, mentre la sua vita ha una nuova serie di sfortunati tracolli.
Il cast
Mark Ruffalo è contemporaneamente Dominick e Thomas Birdsey. Questa doppia interpretazione gli è valsa un meritatissimo Emmy Award come miglior attore protagonista in una miniserie o film. Insieme a lui nel cast troviamo Melissa Leo (“The Fighter”) nei panni dell’amata madre dei gemelli, Concettina, vessata da un marito violento e da una storia famigliare oscura, che viene a galla nel corso della serie attraverso un manoscritto che suo padre Domenico le ha lasciato in eredità. È Marcello Fonte (“Dogman”) a interpretare Domenico Onofrio Tempesta, nonno materno dei due protagonisti, un operaio italiano emigrato in America dalla Sicilia in cerca di fortuna. La sua memoria, racchiusa nelle ultime due puntate della serie, contiene informazioni rilevanti sul passato dei ragazzi. Juliette Lewis (“Dal tramonto all’alba”, “Buon compleanno Mr. Grape”), Kathryn Hahn (“I love Dick” la serie, “Captain Fantastic”), Rosie O’Donnell (“Ragazze vincenti”), Archie Panjabi (“The Good Wife” la serie, “Sognando Beckham”) e Philip Ettinger (“One Dollar”) - nel doppio ruolo dei gemelli da giovani - sono alcuni degli altri interpreti.
Il regista Derek Cianfrance e il dolore
Derek Cianfrance, al cinema e ora anche in tv, è sinonimo di dolore, perlopiù legato a storie e contesti familiari. In “Blue Valentine” ha raccontato, tra passato e presente, la storia di una coppia che sta per dirsi addio. In “Come un tuono” il destino di un uomo che entra in una spirale di sfortuna con l’intento di far sopravvivere la propria famiglia. In “La luce sugli oceani” il dolore di una perdita che diventa malattia e tragedia. “Un volto, due destini - I Know This Much Is True” è la summa perfetta del suo cinema: mette in scena il dramma, il dolore, la malattia mentale, la violenza e la maledizione di una famiglia. Il rapporto su cui il regista indaga queste tematiche, però, non è più tanto quello sentimentale di una coppia (che comunque c’è anche qui), quanto quello indissolubile tra due fratelli che hanno condiviso da sempre gioie, ma soprattutto dolori. Con struggente onestà descrive la malattia mentale di uno e l’impossibilità dell’altro, sin dall’infanzia, di prendere le distanze da quel fratello “troppo” impegnativo. Cianfrance non risparmia ai suoi personaggi nessuno step nella scala del dolore, scaraventandoli in una spietata tragedia familiare.
A chi piacerà “Un volto, due destini - I Know This Much Is True”
Agli amanti del cinema di Cianfrance. Se invece già non lo siete, trovandolo “pesante”, rischiate di non dargli mai più un’altra possibilità. E sarebbe un peccato. Ai fan di Mark Ruffalo, perché si conferma un grande interprete drammatico. A chi adora le travagliate saghe familiari. A chi non ha paura del dolore, visto che se ne prova davvero parecchio. A chi cerca una serie dalla qualità cinematografica alta, dalla messa in scena all’interpretazione di tutto il cast.