I reality show hanno cambiato il volto della televisione in tutto il mondo. Ma quanto c'è di vero nelle storie che raccontano? Ora c'è una serie che ci permette di «mettere il naso» dietro le quinte di un reality immaginario (ma molto simile a quelli che spopolano nella tv americana).
Si intitola «UnREAL», prende il via il 28 giugno su Rai 4, ed è una delle serie più originali e sorprendenti degli ultimi anni. È ambientata sul set di «Everlasting» (ispirato a uno degli show più popolari negli Usa, «The bachelor») in cui un gruppo di ragazze si sfida per conquistare l'amore di un ambito «scapolo».
Protagoniste di «UnREAL» sono Quinn, produttrice esecutiva dello show, e Rachel, giovane produttrice che ritorna sul set dopo aver «dato di matto» nell'edizione precedente. Il compito di Rachel e dei suoi colleghi sul set è di far sì che dalle situazioni scaturisca uno spettacolo che inchiodi gli spettatori alla poltrona. Anche a costo di manipolare i sentimenti, le manie e le paure delle protagoniste.
Ecco cinque buone ragioni per non perdervi questa strepitosa serie per nulla al mondo.
Le attrici sono una forza della natura
UnREAL è una serie intelligente e originale, scritta in modo superbo, ma non sarebbe la stessa cosa senza l'apporto delle sue protagoniste. Come Shiri Appleby (era Liz in «Roswell») nei panni di Rachel, ma soprattutto l'implacabile Quinn King interpretata da Constance Zimmer (nella foto). L'attrice 45enne ha una lunga carriera come comprimaria alle spalle ma questo è il ruolo della sua vita (e infatti ha vinto il Critics' Choice Television Award).
È una serie che non fa prigionieri
Negli ultimi anni si è imposta in tv la figura dell'anti-eroe ma UnREAL va persino oltre: la serie è popolata di personaggi che agiscono quasi unicamente nel loro interesse, sfruttando gli ideali e i sentimenti degli altri a proprio vantaggio. Nessuno, però, ne esce davvero vincitore. È un telefilm spietato che non fa prigionieri.
È raccontata da qualcuno che ne sa davvero
Difficilmente troverete in tv una serie scritta come «UnREAL», con il suo mix di ironia e cinismo. A dare l'impronta a questo telefilm sono le sue due creatrici e «showrunner». Una di loro si chiama Sarah Gertrude Shapiro, e in passato ha rivestito proprio il ruolo di produttrice nel reality «The bachelor»: si può dire che conosca la materia. Ad affiancare la Shapiro c'è Marti Noxon, che nel curriculum ha, tra le altre cose, diversi episodi di «Buffy».
Non vedrete mai più un reality con gli stessi occhi
Certo, c'è sicuramente una dose di «fiction» e di esagerazione nella narrazione di «UnREAL», ma il telefilm ha la capacità di raccontarci il mondo della tv, e in particolare dei reality, come mai nessuno era riuscito a fare finora. Tant'è che la serie ha vinto uno dei più prestigiosi premi americani, il Peabody Award.
Le sue storie non si esauriscono qui
«UnREAL», forse, non è una serie per tutti, è sprezzante e «cattiva», ma è realizzata con una grande cura, con un cast spettacolare, e con un pugno di personaggi da amare o da odiare (o più spesso entrambe le cose insieme). La buona notizia è che le sue storie non si esauriscono con la prima, bellissima stagione: la seconda è già iniziata la seconda, e la rete Lifetime ha già «ordinato» gli episodi della terza stagione. Siamo solo all'inizio...
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