La serie Netflix ideata dallo scrittore Antonio Dikele Distefano è un mix di realismo e fantasy

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A Milano c'è un ragazzo che si sente "invisibile", tanto che si fa chiamare Zero. Figlio di immigrati, praticamente senza amici, è abituato ad arrabattarsi con un lavoretto da “rider” finché... la sua capacità di non essere notato da metaforica diventa reale. E Zero scopre di poter scomparire e riapparire a piacimento (o quasi). Come usare questo vero e proprio superpotere? Magari per aiutare una banda di ragazzi, guidata dall’estroverso Sharif, a salvare il quartiere dalla speculazione edilizia. E per far colpo sulla bella Anna di cui è innamorato: lei lo ha notato eccome…
È un curioso mix di fantasy e realismo questa serie Netflix ambientata nella periferia milanese e ideata dallo scrittore Antonio Dikele Distefano. Dice il protagonista, Giuseppe Dave Seker: «Zero cerca il suo posto nel mondo, proprio come me. Girare la serie è stato come vivere una favola. Ho fatto il provino dopo aver letto un post di Distefano sui social e poi sono partito per il set, io che non avevo mai lasciato Padova... Sento che Zero mi assomiglia: all’inizio, più che timido, è un solitario. Vuole i suoi spazi».
«Zero vorrebbe solo andarsene ma poi si rende conto che il quartiere ha bisogno di lui» aggiunge il coprotagonista Haroun Fall. «E a convincerlo è il mio personaggio, Sharif, che io chiamo un “intelligangsta”: un po’ gangster e un po’ filosofo».
Anna è interpretata da Beatrice Grannò (l'abbiamo vista in "Don Matteo" e "Doc - Nelle tue mani"): «Ho accettato con gioia perché non è facile in Italia trovare un genere così particolare. Lo definirei realismo magico. È una celebrazione dell’amicizia, e sul set ce n’era molta: per colpa del Covid siamo stati a lungo senza poter girare e siamo rimasti chiusi per tre mesi in un albergo, a provare e riprovare. Alla fine eravamo affiatatissimi!».
Gli otto episodi della prima stagione arrivano in streaming su Netflix dal 21 aprile.