Debutta il 14 febbraio su Sky Atlantic e NOW TV dalle 21.15 “ZeroZeroZero”, la nuova serie diretta da Stefano Sollima e tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano. La serie Sky Original prodotta da Cattleya e Bartlebyfilm è un racconto crime on the road sulle rotte globali della cocaina. È stato girato tra Italia, Messico, Marocco, Louisiana e Senegal, in sei lingue diverse (inglese, spagnolo, italiano, francese, wolof e arabo) e coinvolgendo più di diecimila comparse.
L’impresa colossal si è tradotta nel buon prodotto crime a cui Sollima ci ha abituati da tempo con produzioni come “Suburra”, “Gomorra”, ma anche “Romanzo criminale”. “ZeroZeroZero” è una serie action drammatica che racconta il percorso della cocaina da chi la vende a chi l’acquista, mettendo al centro della storia alcuni sistemi criminali - perlopiù famigliari - diversi tra loro ma ugualmente violenti.
Epica e dark, piacerà soprattutto agli amanti delle storie di malavita. Protagonisti sono infatti i cartelli massicani, l'Ndrangheta, ma anche alcuni ricchi e loschi businessmen americani.
Stefano Sollima ha creato la serie con Leonardo Fasoli (“Gomorra” la serie e “Maltese - Il romanzo del commissario”) e Mauricio Katz (“The Bridge” e “Niño Santo”). La regia è sempre Sollima, Janus Metz (“Borg McEnroe”, “True Detective”) e Pablo Trapero (“Il Clan”). Le prime puntate disono state presentate lo scorso settembre al Festival Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
“ZeroZeroZero” inizia in Italia (in Calabria), dove un carico di cocaina viene acquistato da un potente clan della ‘Ndrangheta. Ne seguiamo la storia: dalla preparazione in Messico al trasporto per mano di un ricco malavitoso americano. Ogni fase ha i suoi protagonisti, raccontati nella loro quotidianità e nelle singole attività malavitose, che finiscono per incrociarsi. Ciascun nucleo deve gestire non solo i rapporti con l’esterno, ma anche quelli difficoltosi al proprio interno, tra rivalità, inimicizie, tradimenti, soprusi di potere, bugie. La serie rappresenta il mondo del traffico di cocaina e tutti i mondi a esso annesso, tra paesi, culture e problematiche differenti tra loro.
Il cast
Una serie di respiro internazionale non poteva che avere un cast internazionale. Protagonisti sono Andrea Riseborough (“Morto Stalin se ne fa un altro”, “La battaglia dei sessi”) e Dane DeHaan (“The Amazing Spiderman 2”, “In Treatment”), insieme a Gabriel Byrne (“In Treatment”, “I soliti sospetti”), Harold Torres (“Sin Nombre”), Giuseppe De Domenico (“Euforia”), Adriano Chiaramida (“Romanzo Criminale” la serie), Francesco Colella (“Made In Italy”, “Piuma”) e Tcheky Karyo (“Nikita”).
Perché guardare “ZeroZeroZero”
“ZeroZeroZero” è una serie altamente testosteronica, perfetta per gli amanti dei drammi malavitosi. È spietata, ricca di suspense, ma soprattutto ben esplicativa delle parti in gioco durante il commercio di una grossa partita di cocaina, dal Messico alla Calabria. L’intreccio gode di un’architettura solida e i suoi protagonisti la interpretano alla perfezione. È una serie ricca, nella messa in scena e nella coralità delle forze in campo. Sollima, Metz e Trapero sono bravissimi a raccontarla, dipingendo tutto di un velo scuro d’inquietudine supportato dalla musica dei Mogwai. Se non siete fan di questo genere di prodotti tv ovviamente evitatela, perché “ZeroZeroZero” ne è la quintessenza.
Qualche curiosità sulla serie
“ZeroZeroZero” è stato definito un road movie sul commercio della cocaina. Le troupe hanno lavorato in tre continenti diversi - America, Europa e Africa - adattando di volta in volta la traccia scritta in base al luogo in cui sceglievano di girare, con l'obiettivo di essere il più realistici possibili. “ZeroZeroZero”, però, è anche un racconto inedito su un aspetto meno esplorato del mondo del narcotraffico: quello degli scambi finanziari che coinvolgono fornitori e intermediari dei compratori di grosse partite di droga. La serie è tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano (edito da Feltrinelli) che ha affermato: «Non esiste mercato al mondo che renda più di quello della cocaina. […] Se investissi oggi 1000 euro in azioni Apple, dopo un anno me ne tornerebbero 1600; ma se investo la stessa cifra in cocaina, dopo un anno me ne tornano 182000. Da tempo studio queste dinamiche e più scendo nei gironi imbiancati dalla coca, più mi accorgo che la gente non sa. […]».