Simona Ventura: «Ecco come riesco a fare tre programmi ogni weekend»

Il sabato e la domenica è sempre più impegnata! «Ma la fatica non mi pesa perché sono davvero felice» racconta a Sorrisi

4 Novembre 2023 alle 08:57

Una e trina in tv nel weekend, quando la raggiungiamo al telefono ha ancora il fiatone. Sì, perché Simona Ventura è in gara (a Roma) a “Ballando con le stelle” al sabato sera su Rai1, poi conduce (sempre da Roma) “Citofonare Rai2” la domenica mattina sulla seconda rete e infine (a Milano) spicca come opinionista al Tavolo di “Che tempo che fa” sul Nove la domenica sera.

Come riesce a far tutto?
«Intanto c’è il fatto di essere con Giovanni (Terzi, il compagno di Simona, pure lui concorrente di “Ballando”, ndr): andiamo a Roma insieme al martedì e ritorniamo a Milano la domenica dai ragazzi, ci sosteniamo a vicenda. E abbiamo la fortuna di avere un aiuto in casa».

In concreto, vive con la valigia in mano?
«Ho preso casa anche a Roma e ho già lì le valigie con gli abiti per un mese. Il sabato sera dopo “Ballando” mi metto subito a dormire perché la mattina dopo mi sveglio alle 7 e un quarto e vado in auto negli studi di “Citofonare Rai2”. Finito il programma, prendo un treno per Milano, arrivo a casa per le 17.30. Sto un po’ con i ragazzi e dopo faccio un irrinunciabile pisolino prima di andare in studio da Fabio Fazio. Siccome il Tavolo finisce tardi, il lunedì mi riposo tutto il giorno, stacco il telefono e non ci sono per nessuno».

Quando e quanto si allena per “Ballando”?
«Mi alleno il mercoledì, il giovedì e il venerdì: due volte al giorno, per un totale di quattro o cinque ore».

Sarà dimagritissima!
«Ero già dimagrita prima. Mi sono tonificata: il peso è lo stesso, le misure diverse. Si sa che la massa magra pesa di più... Il corpo reagisce bene perché ha “memoria” del mio passato sportivo. E devo dire che Samuel Peron, che è bravissimo e da 18 anni è nello show, mi fa trottare!».

Samuel, che lei ogni tanto chiama Manuel per indicare la sua “doppia personalità”.
«Esatto, lo chiamo Samuel quando è dolce, carino, accogliente. Invece quando diventa severo perché magari io non riesco a fare qualche passo e scoppio a ridere si trasforma in Manuel».

Avete esordito nella prima puntata con un samba. Le piacciono i balli latinoamericani?
«Me li sento nel sangue, sì. La cosa più difficile è l’interpretazione, perché non nasco attrice».

Chi teme di più tra i concorrenti?
«Tutti vogliamo fare bene e arrivare alla fine. C’è molta competizione, però l’unico a dire che vuole vincere è Teo Mammucari e io glielo auguro (ride)».

Sente di più la competizione con il suo fidanzato o con la sua amica Paola Perego, con cui conduce ”Citofonare Rai2”?
«Giovanni è il mio compagno di vita, Paola la mia compagna di lavoro. Per come la vedo io, facciamo squadra tra noi e c’è più competizione con gli altri».

Ed è un po’ gelosa quando vede Giovanni ballare con Giada Lini?
«Nooo. Siamo la prima coppia in gara e tutti ci osservano come “cavie”, in attesa di un litigio. Ma siamo grandi, siamo adulti, la gelosia no: lasciamola pure alle coppie più giovani».

Giochiamo con il titolo “Citofonare Rai2”. Lei da ragazzina era un tipo da scherzi al citofono?
«Certamente. E ho rischiato tante ritorsioni dopo essere scappata con gli amici. Mi piacevano pure gli scherzi al telefono. Mia mamma aveva messo il lucchetto perché arrivavano bollette salatissime. Ma io riuscivo ad aprirlo con una forcina. Ecco, ora dopo anni lo scoprirà leggendo Sorrisi!».

Al Tavolo di Fazio tutti sanno che con lei si può scherzare e ridere, c’è molta leggerezza.
«E meno male! Ne abbiamo un gran bisogno. Mi prendono in giro dicendo che a “Citofonare Rai2” canto meglio di come ballo. Ma me l’aspettavo e mi diverto molto. Fabio è un gran ciambellano che, dopo aver parlato di temi complicati, riesce a creare una bella atmosfera, rilassata. Credo che questo faccia bene non solo a noi lì al Tavolo ma anche alla gente a casa».

Una curiosità, a proposito di tavoli. A cena con gli amici o in famiglia, preferisce un tavolo rettangolare o tondo?
«A casa, a Milano e a Roma, ce li ho rettangolari. E in genere mi siedo io a capotavola. Al ristorante, prendiamo quello che capita. Se si sta bene in compagnia si può pure mangiare seduti per terra».

Ballerà pure da Fazio? Chi vorrebbe come partner tra gli ospiti fissi del cast?
«Con Ubaldo Pantani che imita Lapo Elkann verrebbe fuori senz’altro un balletto esilarante».

Ha già intravisto un altro canale dove andrebbe volentieri in “gita”?
«No, basta. Fino a Natale va bene così. Quattro programmi sarebbero troppi. Sono felice di questo “Triplete”, di lavorare con dei mostri sacri della tv. “Three is the magic number”, tre è il numero perfetto».

E lei resta una “wonderwoman” della tv. Il soprannome SuperSimo le piace ancora o bisogna tirarne fuori un altro?
«SuperSimo mi piace perché è legato a un momento del passato che ricordo e a cui dico grazie, ma molto diverso da quello che sto vivendo ora. Adesso sono Simona Ventura».

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