Sky o Dazn, dove vedremo la Serie A nei prossimi anni?

Per il mondo del calcio si avvicina il fatidico momento dell’assegnazione dei diritti della Serie A per il prossimo triennio che va dal 2021 al 2024

24 Marzo 2021 alle 16:23

Per il mondo del calcio si avvicina il fatidico momento dell’assegnazione dei diritti della Serie A per il prossimo triennio che va dal 2021 al 2024. Nell’assemblea di Lega in calendario venerdì 26 marzo dovrebbe, con ogni probabilità, essere pronunciata la parola definitiva.

Attualmente sul piatto ci sono due offerte: da un lato quella di Sky che da tanti anni ci garantisce la messa in onda via satellite di tutto il campionato, dall’altro quella della cordata composta da Dazn e Tim. Come sappiamo, Dazn è la piattaforma streaming che da tre stagioni trasmette su Internet tre partite a giornata, non senza qualche problema di ricezione in alcune zone non completamente coperte dal web. 

Ora Dazn, grazie all’accordo con Tim, punta al piatto pieno: ossia avere tutta la Serie A, che sarebbe a questo punto visibile solo via streaming (ha offerto 840 milioni per sette gare in esclusiva e tre in co-esclusiva). E al momento è in vantaggio nel gradimento dei club di Serie A: ne ha convinti 11, ma il quorum è di 14 voti su 20. Questo vantaggio è principalmente dovuto alla proposta economica che è maggiore rispetto a quella della concorrenza.

Tuttavia la partita è tutt’altro che chiusa: infatti ci sono ancora delle perplessità (tra le società di Serie A e non solo) su quella che potrebbe essere la effettiva resa tecnologica una volta che tutto il campionato traslocasse sullo streaming. In quel senso, secondo alcuni club, proseguire con Sky rappresenterebbe una linea di continuità con la qualità del passato e un “porto sicuro” per gli appassionati. E si domandano se Dazn sarà in grado di raggiungere un pubblico tanto vasto, considerando che le partite potranno essere viste solo via Internet, una modalità ancora non completamente diffusa in Italia.

E inoltre si chiedono: non ci saranno problemi quando milioni di persone si collegheranno contemporaneamente per assistere in streaming a una partita? Anche i consumatori, e molti lettori di Sorrisi, si pongono queste domande. D’altronde lo stesso Ministro per l’Innovazione tecnologica Vittorio Colao nei giorni scorsi ha detto che «il 60 delle famiglie italiane non ha Internet oppure manca di una connessione rapida degna di questo nome».

Ma dare qualcosa di scontato, in queste ore decisive, sarebbe veramente un errore. Intanto Sky, con una lettera inviata a tutte le società di Serie A, si è detta pronta a confermare a parità di condizioni l'offerta fatta anche oltre la data del 29 marzo, giorno in cui scadranno le proposte presentate alla Lega per trasmettere il campionato nel triennio 2021/24. Mentre l’Ansa ha rilanciato la notizia per cui Sky si sarebbe detta disposta, nel caso migliorino le condizioni nell'eventuale nuovo bando che la Serie A si trovasse costretta a lanciare dopo il 29 marzo, a migliorare anche la propria offerta.

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