Intrighi, passioni, amori contrastati, grandi cattivi (oggi si direbbe “villain”) e una serie inenarrabile di segreti e bugie. C’è stato un momento, tra la fine degli Anni 80 e i primissimi Anni 90, in cui le telenovelas la facevano da padrone, riempiendo i pomeriggi, soprattutto su Rete 4, di avvincenti storie intervallate (spesso) dal salotto di Patrizia Rossetti e del suo “Buon pomeriggio”. Un contenitore catodico, vero leader in quella fascia, che alternava chiacchierate con le varie puntate delle produzioni latinoamericane. Già, perché qui bisogna fare un piccolo distinguo tra le soap opera e le telenovelas: se le prime non hanno soluzione di continuità, le seconde (nonostante i numerosissimi episodi) arrivano sempre a una conclusione.
Dieci telenovelas indimenticabili
"Topazio"
“Manuela”
“Dancin’ days”
“La donna del mistero”
“Celeste”
“Anche i ricchi piangono”
“Ciranda de pedra”
“Cuore selvaggio”
“La schiava Isaura”
“Milagros”
Topazio
Uno scambio di culle tra una famiglia ricca e una povera. E il destino che anni dopo, grazie all’amore, bussa alla porta per chiedere il conto. La canzone “Piccola e fragile” di Drupi fare da sigla alla storia della ragazza non vedente Topazio e del suo Gianluigi, vissuto in una benestante famiglia (che non era la sua). Infarcendo le 181 puntate di intrighi e mistero ecco il grande successo di Grecia Colmenares. Non tutti sanno che, in realtà, la telenovela (che doveva chiamarsi "Cristal") è il remake della venezuelana “Esmeralda", con Lupita Ferrer, girata negli Anni 70.
Manuela
Amori, scambi di identità, donne dal volto sfigurato e le immancabili (e celeberrime) verità nascoste pronte a riaffiorare dal passato sono il must della prima telenovela italo-argentina, con la (ormai) star Grecia Colmenares e Jorge Martinez. Ispirata ai romanzi "A sucessora" di Carolina Nabucco e "Rebecca" di Daphne Du Maurier, “Manuela" vede, tra gli interpreti, anche i “nostri” Giorgio Mastrota, Fabio Testi e Vanessa Gravina. In 193 puntate si dipana la storia di Isabel, viziata e dall’animo malvagio, e della (a sua insaputa) sorellastra buona Manuela. Le due protagoniste (interpretate dalla Colmenares) si trovano l'una contro l'altra per accaparrarsi le attenzioni del facoltoso Francesco Salinas. Il resto è storia: un successo notevole travolge la produzione che si porta a casa anche un Telegatto nel 1992.
Dancin' days
Rio De Janeiro fa da sfondo alla storia della sfortunata Júlia de Souza Matos aka Sônia Braga. La donna deve ricostruirsi la vita dopo 11 anni di carcere per omicidio stradale. A questo si aggiunge la love story con Carlos, la spasmodica ricerca della figlia Marisa e le angherie dell’invidiosa sorella Yolanda. Il successo? Quasi immediato: solo in patria gli spettatori sono oltre 35 milioni. Curiosità: il creatore della serie, Gilberto Braga (recentemente scomparso), non ha subito pensato alla Braga per il ruolo principale, ma a Betty Faria. La diva del piccolo schermo, però, in quel periodo era impegnata con lo show musicale "Brasil Pandeiro". Questa telenovela cambia i costumi dell'epoca: in Brasile la discoteca diventa di gran moda, le calze di lurex con super tacchi indossati dalla Braga fanno tendenza.
La donna del mistero
Con questa produzione esplode il fenomeno Luisa Kuliok. Al centro della vicenda Giulia Falconi, ragazza che si innamora dell’aristocratico Michele Ricciardi. La loro passione viene interrotta quando il giovane, per salvare le sorti economiche familiari, impalma, senza amore, la ricca ereditiera Elisa. Nessuno sa che Giulia è incinta e per timore della reazione del fratello, si rifugia in un convento fuori città, dove partorisce la piccola Fiamma. La bambina viene affidata al padre, mentre la madre prende i voti diventando Suor Felicità. Anche in questo caso, le verità e (soprattutto) l'amore, tornano a farsi sentire sparigliando le carte del destino. La serie ha vinto un Telegatto e quattro statuette al Premio Martín Fierro, uno dei più importanti riconoscimenti argentini.
Celeste
Una delle telenovelas più controverse dell’epoca, in cui si trattano temi tutt’altro che semplici da digerire come la necrofilia, l'infanticidio e il satanismo. Sicuramente è tra le primissime a trattare il delicato tema dell’Aids, particolarmente attuale a quei tempi. Anche questa produzione è zeppa di intrighi per la povera protagonista col volto di Andrea Del Boca: dall'amore incestuoso (che più avanti si rivela non vero) ai figli dati per morti e ceduti ad altre donne. Insomma, chi più ne ha più ne metta. Pochi sanno che, nella realizzazione di "Celeste" sono intervenuti diversi familiari della Del Boca: il padre Nicolas alla regia, la madre Ana Maria impiegata come segretaria-amministratrice, la sorella Annabella (stilista e scenografa) e il cognato Enrique Torres, uno degli autori dello show. Se la sigla originale “Te amo” è cantata dalla protagonista, quella tricolore è “Mitico amore” di Antonello Venditti. La Del Boca ha sette album da solista all'attivo, è ambasciatrice Unicef, continua a fare tv e a condurre programmi.
Anche i ricchi piangono
Telenovela tra le più vendute e seguite del mondo, consacra Veronica Castro: attrice, conduttrice e cantante messicana. In patria, ha presentato addirittura il “Grande Fratello”. La serie del 1979 racconta la vita di Mariana Villareal, un'orfana di madre cresciuta in campagna e senza istruzione. Alla morte del padre viene cacciata di casa dalla matrigna Irma che s'impadronisce delle terre della famiglia Villareal. Da qui iniziano le avvincenti avventure della ragazza, tra amori e figli dalle identità nascoste. “Anche i ricchi piangono” ha avuto due remake: uno brasiliano e uno messicano. Quest'ultimo, "María la del Barrio", è diventato virale sul web per una scena in cui la cattiva Soraya dà letteralmente di matto scoprendo un tradimento.
Cyranda de pedra
Ispirata all'omonimo romanzo di Lygia Fagundes Telles, la telenovela ricostruisce la San Paolo degli Anni 40. In Italia arriva su Rete 4 nel 1982 colpendo al cuore milioni di telespettatori con le sue storie di morte, tradimento, separazioni raccontate attraverso della protagonista Virginia, rifiutata della famiglia. Da maggiorenne, riesce a entrare in contatto con i suoi parenti tentando, senza successo, di creare un rapporto che si scontra con un ambiente ostile. Indimenticabile la sigla “Fumo negli occhi”, cantata da Gianni Morandi.
Cuore selvaggio
Rifacimento della serie Anni 60 tutta vendette fratricide, amori corrisposti, morte e segreti celati fino all'ultimo. La telenovela messicana sbanca l’audience e vince pure un Telegatto. Sfortunata la sorte di alcuni protagonisti: Gerardo Hemmer (alias Gioacchino) muore a 25 anni in circostanze misteriose. L’ipotesi più accreditata è il crimine passionale. A novembre 2003 il sex symbol e star indiscussa della telenovela, Eduardo Palomo, viene stroncato da un infarto. Due anni dopo Edith Gonzalez perde (a soli 54 anni) la lunga battaglia contro il cancro. Lo stesso anno un probabile tentativo di rapina causa un attacco di cuore a Mariana Levy, ex moglie di Ariel Lopez Padilla (aka Andrea). Infine Claudia Islas, la perfida Sofia Aleardi, è caduta in povertà.
La schiava Isaura
La telenovela del 1976 è, secondo lo show “Good Morning America”, la più venduta e trasmessa in tutto il mondo. La storia illustra le dolorosissime vicende di una schiava dalla pelle chiara (ma di origini africane), nelle piantagioni di caffè. Il padrone Leoncio se ne invaghisce nonostante il rifiuto della ragazza e gli impedimenti delle convenzioni sociali. Disgrazie e invidie varie la fanno fuggire e cambiare nome in Elvira. Da donna libera conosce l’abolizionista Alvaro, l’amore della sua vita.
Milagros
Il titolo originale di questa telenovela argentina del 1993 è "Más allá del horizonte" e ha come protagonisti Osvaldo laport e (manco a dirlo) Grecia Colmenares. Figurano pure anche alcuni attori italiani e americani come Lorenzo Ciompi (che vedremo in “Vivere”), Amanda Sandrelli e l'americano Clayton Norcross (primo Torn di “Beautiful”). La vicenda: una giovane coppia di pionieri è assalita da una tribù indigena, la loro piccola figlia Maria viene affidata a una coppia di amici, Emanuele e Carlotta. Maria cresce con questa famiglia e la sorellastra Vittoria. Le due giovani, sono in perfetta armonia fino all'arrivo di Rinaldo, un ufficiale del quale entrambe si innamorano. Parte così una storia di passioni e intrighi che copre tre generazioni.