“Beautiful”, Jacqueline MacInnes Wood: «Quanto a tenacia io e Steffy non scherziamo»

L'attrice è la giovane, travolgente e scaltra Forrester. E qui racconta a Sorrisi tutto di sé

2 Maggio 2022 alle 08:31

Bellissima, amata dal pubblico e anche premiatissima (nel 2019 e nel 2021 ha vinto l’Emmy, l’Oscar della tv americana, come Miglior attrice nel mondo delle soap): Jacqueline MacInnes Wood oggi non è solo una delle stelle di “Beautiful”, ma per i fan italiani della serie è anche la protagonista della storia più complicata e intrigante del momento.

La sua Steffy Forrester, infatti, vive un atroce dubbio: chi è il padre del bambino che aspetta? Sarà il buon dottor Finn (Tanner Novlan), grande amore del momento, o sarà Liam (Scott Clifton), eterna passionaccia con cui ha passato una notte caldissima? Non c’è occasione migliore, dunque, per parlare con Jacqueline sia delle peripezie di Steffy (che l’attrice canadese interpreta dal 2008, quando la figlia di Ridge e Taylor, all’epoca erano i mitici Ronn Moss e Hunter Tylo, divenne improvvisamente adulta) sia della sua vita sul set della soap più amata.

Jacqueline, dobbiamo partire da Steffy: che cosa le sta succedendo?
«È un momentaccio: è stressatissima, schiacciata dal senso di colpa e piena di rimpianti. La sua impulsività l’ha tradita ancora! Sa che ama davvero Finn, e sente nel cuore e nell’anima che il figlio è suo... Ma sa anche che la vita non obbedisce sempre ai sentimenti, e Liam per lei è come la kryptonite per Superman: l’unico “elemento” che le toglie ogni forza e volontà».

Di maternità lei ne sa parecchio: è madre di due bambini, Rise e Lenix, e ora è incinta per la terza volta. Che consiglio darebbe a Steffy? E qual è la lezione più importante che, invece, ha imparato lei?
«A Steffy direi che deve smettere di strapparsi i capelli per iniziare a ragionare. Un suggerimento che è poi alla base della lezione che ho fatta mia: una madre deve sapersi organizzare fregandosene di sognare la perfezione. Si sa che ci sono giorni in cui è già eroico riuscire a vestirsi, rifare il letto, preparare e dar da mangiare ai bambini, e questo è più che sufficiente».

Nel mondo di “Beautiful” Steffy è una vera diva: affascinante, elegante e decisa. Quando le è stato chiesto di entrare nel personaggio, si è ispirata a qualche grande star della storia di Hollywood?
«No, perché Steffy non ha paragoni: è al vertice di un impero mondiale della moda, è furba e sa muoversi perfettamente sia in un consiglio d’amministrazione sia in camera da letto, e poi è naturalmente elegantissima, sensuale, intelligente, empatica e volitiva».

Lei è nel cast di “Beautiful” da 14 anni. Al di là del successo che riscuote, ha mai pensato che questo impegno così totalizzante le abbia tolto qualche opportunità?
«Non ho rimpianti, e poi guardarsi indietro è inutile: bisogna andare sempre avanti e sempre più in alto. La vita si vive ogni giorno, e ogni giorno può accadere di tutto».

Qualche anno fa aveva cominciato una carriera da cantante: si chiamava Jacqui Mac. La riascolteremo mai?
«Per ora no. Ma mai dire mai, comunque».

Ha “parcheggiato” anche la sua passione per le motociclette. Passione per altro non comune per una donna.
«Intanto le faccio subito una “multa” per questa osservazione sessista e poco cavalleresca! Però sì, anche questa passione è in pausa: sa, con i bambini... E comunque non ho fatto questa scelta perché sono una donna!».

Suo marito Elan di cognome fa Ruspoli: ha evidenti radici italiane. Se dico “Italia”, allora, che cosa le risuona nel cuore?
«Ah, questa parola fa suonare tutti i campanelli! Italia è buona tavola, moda, arte, architettura, sentimento. La “bella vita” (e lo dice in italiano, ndr)! Elan e io vorremmo venire in Italia il più spesso possibile, e non è detto che prima o poi non ci si venga proprio a vivere».

Torniamo sul set. Ha vinto due Emmy in tre anni: è un traguardo o una spinta a fare ancora meglio?
«Ottenere un simile riconoscimento dai colleghi mi ha commosso e mi ha messo quasi in imbarazzo. Ma le cose non cambiano: devo ancora alzarmi presto ogni mattina, studiare la parte e lavorare. Quel che conta davvero è che io mi senta soddisfatta quando a fine giornata gridano l’ultimo “cut!” (“taglia”, ndr) e finiscono le riprese».

Adesso dia un’occhiata al suo guardaroba: c’è qualche capo che lei ama indossare, ma con cui potrebbe distruggere il fascino dell’elegantissima Steffy?
«Immagino che andrebbero bene la mia vestagliona rosa super soffice e le ciabattone coi conigli, da indossare rigorosamente senza trucco e coi capelli selvaggi. E anche i pantaloni multicolor della tuta da portare con maglietta ad altezza ombelico. Eppure a me, appunto, piacciono... Almeno fino a quando piaceranno a Elan!».

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