Rosanna Vaudetti: «Signore e signori, torno per un po’ nel 1963!»

L’annunciatrice ci racconta il suo “ruolo” nella soap di Rai1 "Il paradiso delle signore". In attesa che la chiamino a interpretare una contessa

Rosanna Vaudetti e Rebecca Sisti
3 Marzo 2022 alle 11:12

Nella saga di “Il paradiso delle signore”, la fantasia torna a intrecciarsi con la realtà nella puntata di mercoledì 9 marzo. Al grande magazzino milanese, cuore della soap pomeridiana di Raiuno, c’è una nuova collezione da lanciare per la primavera-estate del 1963, e dunque serve una madrina d’eccezione. Il suo nome? È un’emozione per tutti gli appassionati di televisione: la storica annunciatrice Rosanna Vaudetti!

Rosanna avrà il volto dell’attrice toscana Rebecca Sisti, ma l’energia e gli abiti sono proprio quelli della nostra mitica “signorina buonasera”, lusingata e divertita dalla inattesa citazione.

Signora Vaudetti, dica la verità: lei segue “Il paradiso delle signore”?
«Sempre! E infatti sono stata molto contenta. Le dirò di più: quando mi hanno telefonato, mi sono detta: “Vuoi vedere che mi chiamano per fare la mamma della contessa Adelaide?”. Del resto nel 2008 mi chiamarono per un ruolo a “Incantesimo”, altra serie che seguivo, e mi divertii moltissimo a fare la parte di una suocera».

Che cosa succederà alla giovane Rosanna in “Il paradiso delle signore”?
«Ho letto un po’ il copione e so che troveremo il grande magazzino in fremente attesa per l’arrivo di un’annunciatrice della Rai: sarà Mariolina Cannuli? Sarà Maria Grazia Picchetti? E invece arriverò “io” e farò amicizia con le “Veneri”: chiacchiereremo, vedremo insieme la collezione da presentare e poi… Non dico altro!».

Ma nella realtà, se nel 1963 l’avessero contattata per una cosa del genere, avrebbe detto di sì?
«Certo. All’epoca partecipavo spesso a eventi del genere: per esempio ho presentato tante sfilate di moda, perché piaceva il mio modo di fare. E poi ho fatto la madrina nelle occasioni più disparate, da una nuova automobile a un pinguino».

Un pinguino?
«Mi chiamarono da uno zoo per un pinguino appena nato: mi diede una beccata che non le dico! Un’altra volta feci da madrina a una tigre… Insomma, ci chiamavano un po’ dappertutto».

Per accettare, dovevate chiedere un permesso alla Rai?
«Penso di sì, ma io non lo chiedevo, perché forse non me l’avrebbero dato. Pensi che quando fui assunta alla sede Rai di Torino non volevano nemmeno che facessi dei servizi fotografici. All’epoca era così, e io cercavo di fare quel che potevo».

Al “Paradiso” la vediamo come una giovane stella. Ricorda qual è stata, nella realtà, la prima occasione in cui s’è sentita una stella?
«Francamente non saprei dirlo, però ricordo una serata al Teatro Greco di Taormina in cui dovevo presentare la consegna dei premi David di Donatello al fianco di Mike Bongiorno. Mike usciva sempre sul palcoscenico prima che cominciasse la trasmissione per salutare il pubblico, ma quella volta mandò fuori me, perché doveva parlare con qualche ospite (cercavamo di prepararci nel modo più scrupoloso), così mi ritrovai col mio bel vestito rosa fucsia di chiffon di fronte a questo teatro meraviglioso e strapieno ed esplose un applauso enorme… Non dico che sia stato un momento da star, però quel pubblico mi fece sentire un po’ diversa da come mi consideravo io».

Che cosa ha detto a Rebecca Sisti per aiutarla a interpretare la Vaudetti del 1963?
«Nulla: doveva solo fare Rosanna come lei pensava che fosse. Però le ho detto che ero contenta di vederla nei miei panni. Letteralmente, visto che le ho prestato un paio di miei vestiti degli Anni 60: un tailleurino francese verde in lana con cappellino coordinato (era la moda dell’epoca: qualcosa di molto simile l’aveva anche Jacqueline Kennedy), e un vestito verde mela con applicazioni di fiorellini e brillantini. Confesso che mi chiedevo se sarebbe riuscita a entrarci: allora io avevo la taglia 38… Le sono stati alla perfezione!».

Torniamo alla sua idea di interpretare la mamma della contessa Adelaide. Come si sarebbe vista?
«Intanto avrei accettato al volo: a 84 anni potrò ben fare la parte della contessa madre, no? La vedrei come un personaggio frizzante, tutt’altra cosa rispetto ad Adelaide: una signora sbarazzina che ha vissuto sempre in Australia, ha avuto un sacco di mariti e che ora arriva a Milano… In fondo sarebbe un gioco, no? E allora giochiamo in grande!».

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