Soleil Sorge: «Sembro una pupa ma sono una secchiona»

Si racconta a Sorrisi dopo l’esperienza del "GF Vip" e svela le dinamiche e i segreti dello show con Barbara d’Urso

5 Aprile 2022 alle 08:06

Se la tv fosse un ricettario Soleil Sorge sarebbe un piatto molto speziato. La giovane modella e influencer scoperta grazie a “Uomini e donne” e resa celebre dalla lunga permanenza all’ultimo “Grande Fratello Vip”, oggi affronta una nuova sfida su Italia 1 e al fianco di Barbara d’Urso. Nei panni di giudice nel divertente “La pupa e il secchione show” valuta le coppie di concorrenti e decide con Federico Fashion Style e Antonella Elia le sorti del loro percorso nel programma.

Soleil, la vedo molto a suo agio e “peperina” nei panni di giudice!
«È così! Devo dire grazie al “GF Vip”: è una scuola che per sei mesi in qualche modo mi ha forgiato. Nella Casa si è protagonisti di un percorso ma si è anche “opinionisti” delle vicende degli altri inquilini. Dire la mia ora mi viene molto naturale».

Beh, va detto che la battuta pronta non le è mai mancata.
«In effetti (ride)».

Barbara d’Urso l’ha voluta fortemente. Secondo lei perché?
«Penso proprio per questo mio carattere, per la mia personalità. Sono diretta e sarcastica. Barbara mi ha spesso invitato nei suoi programmi perché apprezza le persone con un carattere pungente».

Eppure al fianco di Federico e Antonella, dei tre è la più buona.
«Mi avete smascherata (ride)! Posso essere ruvida, ma sono anche del segno del Cancro, quindi mi lascio prendere dalle persone e non rimango impassibile di fronte alla tenerezza. Quando vedo una coppia in difficoltà, esce il mio lato più umano».

Mentre parla, percepisco che lei e Barbara d’Urso avete dei punti in comune. Secondo lei quali sono?
«Siamo due donne che sanno bene cosa significa stare “sul pezzo” 20 ore su 24, nel lavoro siamo dei cavalli da corsa. Poi abbiamo entrambe quella punta di sano cinismo che nella vita serve sempre».

Le piacerebbe seguire le sue orme?
«La sua carriera è inarrivabile ed è per pochi, ma sto studiando e facendo il massimo che posso per emergere. I frutti piano piano stanno arrivando».

In passato la accusavano di essere fredda, ma la vedo spesso empatizzare con i secchioni.
«È verissimo. Dietro questo aspetto da pupa, io in realtà sono una grande secchiona. Da piccola ero appassionata di videogiochi e informatica, e il mio interesse per la tv nasce dal fascino di capire ciò che sta dietro le telecamere. Poi mi sono “pupizzata” negli anni, scoprendo una femminilità che non sapevo di avere».

Cos’hanno in comune per lei pupe e secchioni?
«Le insicurezze, ecco perché quando si conoscono si trovano così bene. Le carenze, culturali o di fiducia nel loro corpo, spesso li rendono “fumettosi”, caricaturali. In fondo il programma nasce per far sorridere ma, mi creda, è una scuola per scoprire una parte di sé inaspettata».

Anche la piccola Soleil era una persona insicura?
«Ero una bambina senza autostima da ogni punto di vista. Fin da piccola i miei genitori mi hanno messa sotto pressione per ottenere grandi risultati nello sport e a scuola. Non solo: in quegli anni i modelli non erano quelli di adesso, essere belli significava essere come Michelle Pfeiffer, Naomi Campbell... esseri umani di una bellezza irraggiungibile».

Nel cast di pupe e secchioni c’è una cosiddetta “troppia” formata da due donne e un uomo. È una citazione del triangolo amoroso che l’ha vista protagonista al “Grande Fratello Vip”?
«Intende che è una citazione “artistica” (ride, ironizzando su una delle parole-tormentone di questi mesi legata alla vicenda con Alex Belli e Delia Duran, ndr)? Sì, forse abbiamo creato un trend. In fondo i reality raccontano uno spaccato della società e dell’amore. Nonostante il polverone creato, si è parlato di coppie aperte, di sentimenti liberi da vincoli. Mi fa piacere che magari oggi lo si faccia con meno pudore».

Una pupa però non ha perso occasione per ritorcerle la vicenda contro. Come la vive?
«Benissimo. Credo nella libertà di opinione, sono la prima chiamata a parlare di quello che fanno gli altri, si figuri... certo che se l’unico modo per farsi notare è criticarmi fuori contesto, citando frasi per sentito dire e per avere una volta la telecamera accesa addosso... beh, direi che si commenta da sola».

Secondo lei qual è la coppia più promettente?
«Laura e Orlando, noi li chiamiamo “i fotonici”. Ci daranno soddisfazioni».

La saluto con una domanda che avrei sempre voluto farle. Nelle sue esperienze televisive ha trovato tanti amori, spesso finiti. Ma secondo lei è davvero possibile far nascere legami duraturi in tv?
«La tv crea bolle che in questa società così distratta aiutano le persone a trovare legami profondi. Mi ha visto in puntata con Lulù ospite? Mi sentivo come se avessi rivisto una sorella. Abbiamo messo da parte le tensioni del “GF Vip” ed è rimasto solo il buono».

Quindi la risposta è “sì”?
«La risposta è... dipende. Spesso si accusa la tv di mostrare persone finte e costruite, ma con il tempo ho capito che le persone in realtà indossano delle maschere quando le telecamere sono spente. I reality, ma anche uno show come “La pupa e il secchione”, sa perché sono così appassionanti? Perché quelle maschere spesso riescono a farle cadere».

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