Take Me Out – Party Night, l’intervista a Gabriele Corsi

Il programma di Real Time, promosso in prima serata, si veste da sera. Abbiamo parlato con il cupido della situazione, Gabriele Corsi del Trio Medusa, dei ragazzi e delle ragazze che partecipano e del successo di questo dating game

Gabriele Corsi in studio con le ragazze  Credit: © Real Time
1 Marzo 2016 alle 17:52

A partire dal 1 marzo, Take Me Out si sposta in prima serata su Real Time nella nuova veste serale: Take Me Out ?" Party Night. Per capire meglio quali novità dobbiamo aspettarci, abbiamo parlato con il cupido del programma: Gabriele Corsi del Trio Medusa.

Non è la prima volta che ti lanci da ?solista?, senza il Trio Medusa, ma come hai affronato la prima volta da solo alla guida di un programma televisivo?

Noi siamo amici da quando avevamo 16 anni, i classici amici del mare che si incontrano e, non avendo niente da fare, si buttano in goliardiche avventure che poi sono diventate anche avventure professionali. Sono praticamente i miei fratelli e sono venuti a trovarmi e a tifare per me che avevo bisogno di essere confortato. Volevo sentirmi dire da loro ?Stai andando bene, è tutto a posto?. Poi ci sono dei pro e ci sono dei contro, guadagni molto di più perché non devi dividere in tre, ma l'enorme contro è che se le cose vanno male non puoi dare la colpa ad altri!

Raccontaci come funziona Take me Out Party Night, c'è stato l'upgrade alla prima serata, cosa dobbiamo aspettarci?

È il gran galà di Take me Out, saremo tutti elegantissimi, le ragazze sono in lungo, io ho il mio smocing (smocking n.d.R), come dicono a Roma. Pur avendo un impianto molto simile, quindi con i tre round del ragazzo che scende dall'ascensore, sarà particolare la tipologia dei single che incontreremo. I primi saranno una coppia di gemelli, poi ce ne sarà uno accompagnato dalla mamma e sarà lei a scegliere la ragazza o un single accompagnato dal papà con una storia molto particolare. A un certo punto ci sarà un single che ha un lavoro molto importante e strano, quindi molte delle ragazze saranno incuriosite. Alcuni in qualche modo saranno legati alle ragazze in studio, ci sarà il caso di qualche ex, avremo il sosia ufficiale di Johnny Depp. E il successo di questo programma è dovuto a chi l'ha scritto, chi l'ha pensato, a chi l'ha prodotto a chi l'ha messo in onda, alle ragazze e, in ultimissima battuta, io avrò circa il due per cento dei meriti.

Quali sono le caratteristiche che sembrano conquistare di più le ragazze che partecipano a Take me Out? E quelle che invece sembrano spegnerle senza speranza?

Già lo sapevo, ma la cosa che ho imparato è che le donne sono più precise e sanno quello che vogliono, gli uomini sono più fragili per certi versi. Un uomo troppo curato che sta troppo attento ai vestiti e che fa troppo shopping non piace. L'ho detto e lo ribadisco: ragazzi, non vi spinzettate le sopracciglia! Le foto della ex in camera, vogliamo levarle?! Vince essere se stessi, i ragazzi che hanno avuto più appeal erano quelli che non bluffavano. Quelli che dicvevano ?Ho un po' di pancetta?, ?Ho tanti difetti?.

Cosa pensi si aspettino le ragazze e i ragazzi partecipando al programma? Lo prendono solo come un gioco oppure pensi che ci sia qualcuno che ha qualche speranza in più?

Credo che la grande spinta sia il divertimento, moltissimi si aspettavano di fare un'esperienza divertente e l'hanno fatta, magari erano incuriositi dalla televisione e non so se qualcuno avesse proprio come obiettivo quello di fidanzarsi, però è successo. Ho incontrato almeno due o tre coppie in giro per Roma che si sono formate lì. Può sembrare anche strano che questi ragazzi si siano conosciuti e che si siano fidanzati in televisione, ma c'è un luogo perfetto per incontrare l'anima gemella? Se fosse la libreria o il cinema, le librerie e i cinema sarebbero pieni. Quando io ho conosciuto mia moglie, e siamo felicemente sposati da 13 anni, lei mi ha visto ballare con una tutina da Occhi di Gatto. È un'esperienza che avrebbe traumatizzato chiunque e invece ha funzionato.

Cos'avete tenuto presente quando vi siete trovati ad adattare il format australiano all'Italia? Su che cosa avete posto posto più attenzione?

La nostra versione è la più simile a quella inglese: le ragazze potresti incontrarle al tavolo accanto a te in un ristorante, di differenti estrazioni, differenti culture, differenti lavori. La scelta giusta è stata quella di fare in modo che fossero il più possibile adese alla realtà e che avessero un atteggiamento divertente. In un programma del genere il rischio che qualcuno dica qualche cosa di sconveniente o di cattivo gusto c'è, ma ti sfido in quaranta puntate a trovare una caduta di stile. Anche qui è stata fondamentale la bravura degli autori a scegliere, trovare 250 ragazze di questo genere dev'essere stata un'opera difficile. Poi, quando è venuto Chris O'Donnel (uno dei detentori del format), mi ha detto ?Gabriele, ricordati che è uno show comico. Tu vai in giro, fai le interviste alle ragazze, quando prendi due risate grosse, puoi tornare palla al centro?.

Un ultimo elemento che secondo te è quello che ha fatto fare il boom di ascolti?

Io credo che la gente abbia apprezzato l'onestà, l'abbiamo sempre presentato come un gioco e come un varietà leggero. Tutti in televisione ormai aggiungono dei significati, sembra che in uno spettacolo comico ci debba sempre essere il momento in cui si diventa seri, qui no. Mi hanno detto che è un programma sociologico, ma che sociologico, ragazzi, è un gioco! Io ho due figli, di 10 e 15 anni, che lo guardano tutte le sere, perché i bambini sanno già quando il gioco è gioco. Non ci si mette a giocare a Monopoli dicendo ?Ah, stiamo facendo la lotta al capitalismo?. Stai giocando a Monopoli, fine. Non si analizza una partita a Risiko come una lezione di geopolitica, è un gioco comico, un dating game.

Radio, televisione, scrittura, quale mezzo ti viene più spontaneo?

Direi piuttosto qual è il programma, Take Me Out è come fare radio in televisione, sono me stesso senza vincoli e dico quello che mi passa per la testa. Al momento ti direi che radio e Take Me Out sono le due cose che più mi corrispondono. Quando scrivo, scrivo di me, quindi anche quello, forse dipende anche dai momenti, dalle età. In questo momento non vedo l'ora di cominciare, è come tornare in vacanza.

Si parla già del futuro dello show?
Siamo già in preparazione della seconda edizione, anzi, sono aperti i casting, se qualcuno vuole già partecipare. So che sono arrivate tantissime candidature, ma chiaramente c'è posto per tutti!


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