Fino a domenica 18 giugno ha condotto “Unomattina in famiglia” su Rai1 e da lunedì 19 è passato subito a "Unomattina Estate"
Fino al 18 giugno Tiberio Timperi ha condotto “Unomattina in famiglia”. Il tempo di salutare il pubblico della domenica e dal giorno dopo, lunedì 19 mattina, è di nuovo in onda. E così tutti i giorni, da giugno a settembre, con “Unomattina Estate”.
Un Timperi per tutte le stagioni.
«Sono soddisfazioni, no? Stacco domenica e riattacco lunedì».
Neanche una sosta.
«Faccio qualche giorno di riposo in queste settimane, un piccolo break, giusto per riprendere il fiato».
Era previsto questo suo impegno estivo?
«Si è palesato all’orizzonte un paio di mesi fa. Ringrazio Simona Sala, ex direttrice Intrattenimento day time, ed Elsa Di Gati che mi hanno voluto; e Angelo Mellone, subentrato, che mi ha confermato».
Non era scontato?
«Ogni direttore ha il diritto e il dovere di scegliere conduttori e programmi. Mellone è stato il mio capostruttura a “Unomattina in famiglia”, sa come lavoro».
E così addio vacanza.
«Niente vacanza, ma questo per me è, sì, un lavoro però è soprattutto una passione. Confucio ha detto: “Fai un lavoro che ti piace e non lavorerai un giorno nella tua vita”».
Quindi lei non lavora da 40 anni.
«Anche da più tempo, considerando che ho iniziato a fare radio nel 1977, non avevo neanche 14 anni. Adesso sarebbe sfruttamento del lavoro minorile».
Ora “Unomattina Estate” si divide in tre parti: lei ne occupa due su tre.
«Sono l’azionista di maggioranza (ride)! “Occupare” pare brutto. Diciamo che conduco due momenti del programma, il primo e il terzo. Nel mezzo ci sono Gigi Marzullo e Serena Autieri: un’ora, dalle 10 alle 11, di costume, musica, ospiti e tanti grandi personaggi».
Partenza alle 9 di mattina.
«Sarà il classico “Unomattina” con rubriche e tutorial, fermo restando lo sguardo all’attualità e a quello che succede, senza sostituirsi al Tg1».
Mai più senza tutorial?
«Ormai è una realtà, assolve una funzione divulgativa. In fondo negli Anni 60 il maestro Alberto Manzi faceva “Non è mai troppo tardi”, era già un “tutorial” sulla lingua italiana. Con l’inglese è tutto più bello: format, game, factual...».
Lei su cosa potrebbe farne uno?
«Su tutto, da come si ripara lo scarico del bagno a come si cucina, e soprattutto a come si mangia. Sono un tuttofare».
E se il tema fosse “come sopravvivere in tv per 40 anni”?
«Direi: facendo il proprio lavoro con umiltà, coerenza e passione, qualità che vengono sempre riconosciute. Magari non si sta sempre in prima linea, ma chi se ne importa. Io ho lavorato con Mike Bongiorno, Maurizio Costanzo, Emilio Fede, Luciano Rispoli, Raffaella Carrà, Michele Guardì, Jocelyn, gente che la tv l’ha inventata, non come oggi dove spesso molto di quello che va in onda ha un sapore di già visto».
Anche “Unomattina Estate” va in onda da 30 anni.
«Sì, ma le trasmissioni di “infotainment” (uso questa bruttissima parola che unisce “informazione” e “intrattenimento”) si rinnovano ogni giorno. Cavalcano l’onda della cronaca e del costume, che non è mai immobile».
E qui si arriva al suo secondo segmento. Ore 11, “Unomattina Estate Cronache”.
«È la parte più narrativa, di racconto, con storie della provincia o sul filo della memoria. Ci sono piccole notizie strepitose che non arrivano mai alla ribalta nazionale».
Nel suo curriculum il programma estivo figura già nel 2017.
«È vero. Avevo qualche anno di meno e si andava in onda alle 6.20 di mattina!».
Si sente cambiato in tutti questi anni?
«È cambiato il mondo. C’è stato il Covid, due anni di lockdown ed emergenza che ci hanno tolto un po’ di serenità e voglia di socializzare. Io sei anni fa mi sentivo un ragazzo cresciutello, ora sono un uomo più consapevole e meno spensierato».
In questi giorni i nuovi dirigenti Rai stanno facendo colloqui con i conduttori. È toccato pure a lei?
«Non sono ancora arrivati alla lettera “T”, ma credo sia una mossa intelligente: dimostra una sensibilità nei confronti dei conduttori che rappresentano la prima linea dell’azienda».
Di recente si è fatto il suo nome per il prossimo pomeriggio di Rai1 al posto di Serena Bortone.
«È stato fatto apposta per essere bruciato (ride)! Non so ancora quello che sarà di me nella prossima stagione. Con la Rai ho un contratto annuale e non ho firmato nulla. Il buddhismo dice che per essere felici non bisogna avere aspettative e io vivo la vita giorno per giorno».
Confucio, buddhismo...
«Leggo molto e cerco di prendere il meglio dove capita».
Dice spesso: «Mi piacerebbe veder realizzata una mia idea in tv». Ce l’ha nel cassetto?
«Sì, più di una. E sono chiuse nel cassetto a doppia mandata, non si sa mai di questi tempi. Ma si potrebbe aprire con una richiesta formale ed esplicita».