Cosa succederà questa settimana nella serie con protagonista Marco Giallini? Ecco tutte le anticipazioni
Debutta su Rai2 Rocco Schiavone, il 9 novembre alle 21.20, la nuova serie con protagonista Marco Giallini, trasposizione televisiva dei libri di Antonio Manzini. Cosa succederà puntata per puntata? Ecco le trame della serie.
Prima puntata – PISTA NERA (9 novembre)
È un caso di omicidio che svela a Rocco quanti segreti, bugie e ricatti possano nascere in seno a una piccola comunità montana apparentemente perfetta nell'immagine di luogo di piacere e svago per turisti. Rocco, ovviamente, da quell'apparenza non si fa mai ingannare. La puntata si apre con il ritrovamento di un corpo maciullato da un gatto delle nevi che stava battendo il manto nevoso di una delle piste principali. La vittima, Leone Miccichè, era un siciliano trasferitosi per amore lassù da appena 4 anni. Il vicequestore comincia ad investigare nella vita privata e nelle amicizie di Micciché e ad entrare in contatto con le persone che lo circondavano. Moglie, amici, semplici conoscenti. Il primo impatto con quella realtà non è semplice per il nostro. È un incontro-scontro con gli indigeni, con i loro silenzi, le loro idiosincrasie. Inoltre il passato torna inesorabile nella vita di Rocco, sotto la forma di un suo amico ladro, Sebastiano, che gli chiede una mano a sequestrare per sé un carico di marijuana che però si scopre nascondere un ben più pericoloso traffico di armi e migranti. Rocco non si tira indietro e con la follia che lo contraddistingue riesce a portare a termine la missione, rimediando un bel gruzzoletto per sé e per Italo, che lo ha accompagnato in questa avventura, e salvando i migranti dalle grane che sarebbero seguite se, da buon poliziotto, avesse denunciato la loro presenza alle autorità.
Seconda puntata - LA COSTOLA DI ADAMO (11 novembre)
L'episodio si apre con un apparente suicidio. È stata ritrovata una donna impiccata a un lampadario. Ma Rocco non ci impiega molto a capire che non tutto è quel che sembra. Soprattutto nella famiglia di Ester Baudo, la vittima. Una donna sola, disperata, con un cuore enorme e senza la voglia di campare. Una depressione mai denunciata, un rapporto con un marito sbagliato, un'esistenza povera di passioni e di sentimenti. Rocco sospetta non si tratti di suicidio, bensì di un omicidio mascherato. L'argomento che affronta la puntata è di pressante attualità: il femminicidio. Perché con l'andare avanti del caso, si scoprirà che se c'è un esecutore di una simile brutalità è da andare a ricercare proprio nella figura del marito della vittima. In questa stessa puntata Rocco si troverà davanti al suo passato e tornando a Roma per rimettere a posto le cose dovrà chiudere una ferita ancora aperta e sanguinante. Dopo la pesante parentesi romana, Rocco torna al caso della povera Ester Baudo e finalmente Rocco arriva alla risoluzione del caso: ad inscenare il suicidio è stato proprio il marito di Ester, uomo geloso e manesco che da sempre picchiava la moglie riducendola spesso all'ospedale. O almeno tutte le prove cercate e trovate dal vicequestore portano proprio a questa soluzione. Ma un colpo di scena capovolgerà tutto.
Terza puntata – CASTORE E POLLUCE (16 novembre)
Sviluppa intorno a due casi d'indagine. Nel cimitero di Aosta si registra il ritrovamento di un cadavere che ha del metafisico. Un morto nascosto sopra la bara di una nobildonna del posto. Partono le ricerche di Rocco e dei suoi agenti per cercare di capire l'identità del cadavere misterioso. Vengono coinvolti patologi forensi e quant'altro, ma non se ne viene facilmente a capo. Intanto la storia con Nora procede in maniera grigia e dimessa. Un rapporto di cui Rocco, forse, s'è già annoiato. Che non ha futuro, fermo a un capolinea. Anche perché Rocco è attratto sempre di più da Caterina, la sua collega poliziotta che ha da poco una storia con Italo. Ma la Pasqua è vicina. E i turisti cominciano ad affollare la ridente città alpina. Soprattutto tre impavidi rocciatori, architetti appassionati di montagna, hanno deciso di scalare il Polluce, vetta che supera i 4000 metri di quota. Sembra una gita come un'altra. Invece nel freddo e nella solitudine di quei ghiacciai perenni, accade il disastro. Uno dei tre cade da una parete e dopo un volo di centinaia di metri si fracassa a terra. Rocco interroga i due compagni di cordata, ma all'esame delle carte e del cadavere, subito qualcosa non quadra. E il sospetto che non sia un incidente comincia a prendere forma nella sua mente. Intanto Mascini, un patologo forense chiamato ad esaminare il corpo misterioso ?infilatosi? di nascosto nella cappella della nobildonna, ha scoperto qualcosa. Manca un anello alla mano destra. Rocco riesce a rintracciarlo. È una vecchia fede che porta due nomi e una data di matrimonio. Sguinzaglia D'Intino e Deruta a fare ricerche su matrimoni civili e religiosi avvenuti ad Aosta nella data riportata dall'anello. È un primo indizio, un passo avanti nella ricerca dell'identità del misterioso cadavere. Sull'altro fronte, l'intuizione che nella cordata ci sia qualcosa di poco chiaro diventa un sospetto fondato. Mancano degli oggetti, ci sono particolari del racconto degli altri due che non tornano e ormai Rocco deve andare a vedere cosa sia successo lassù, a quasi 4000 metri! Lui che non sopporta le strade innevate, figuriamoci un ghiacciaio!
Quarta puntata – NON È STAGIONE (23 novembre)
Nonostante sia arrivato maggio, il tempo ad Aosta minaccia sempre il peggio. Rocco ormai ha una relazione con Anna e questo scatena nella sua ex Nora rabbia e desiderio di rivalsa. Inoltre Rocco deve indagare su un caso importante: la scomparsa della figlia di un noto costruttore, Chiara Berguet. Dietro tutto questo c'è l'ombra della malavita organizzata e un elemento che aggrava le indagini: il tempo. La ragazza rapita sembra sia stata abbandonata dai suoi rapitori. È un caso complesso che mette a dura prova le capacità induttive e deduttive del vicequestore. Affaticato dal lavoro e dalla corsa contro il tempo, Rocco ignora che un'ombra dal suo passato misterioso si stia avvicinando pericolosamente a lui. Enzo Baiocchi, sorvegliato con obbligo di firma, fugge dagli arresti domiciliari. È un delinquente di vecchia data ed è animato da una spaventosa volontà di vendetta nei confronti di Rocco.
Quinta puntata – ERA DI MAGGIO (30 novembre)
Il caso Berguet, apparentemente chiuso nella puntata precedente, ha ancora molti misteri da svelare: Mimmo Cuntrera, il rapitore della giovane Chiara Berguet che lui aveva salvato in ?Non è stagione?, muore assassinato in carcere, per Rocco c'è puzza di malaffare, di corruzione. Ci risiamo. Rocco torna ad indagare nella città, a cercare i motivi per cui quel mafioso è stato ucciso. Adele intanto, vecchia amica di Rocco e fidanzata del suo migliore amico di Roma, Sebastiano, chiede un favore al vicequestore: di poter salire su ad Aosta e nascondersi per qualche giorno. Il motivo è semplice: fare ingelosire Sebastiano che negli ultimi tempi si sta allontanando da lei. Anche tra Caterina e Italo le cose non sembrano andare per il verso giusto: i due litigano più del dovuto, lui vorrebbe andare a convivere mentre lei rimpiange la propria libertà e i suoi spazi perduti. Rocco assiste a tutto da lontano, senza immischiarsi.
La matassa dell'affare Cuntrera è complessa, ma Rocco riesce a dipanarla. Ci saranno degli arresti eccellenti negli ambienti della Aosta bene, e Rocco capirà di chi può fidarsi davvero e di chi no.
Sesta puntata - Pulizie di primavera (7 dicembre)
Rocco deve fare finalmente i conti con il proprio passato. La morte di Adele scatena la rabbia di Sebastiano, desideroso di vendetta. Rocco si sente in colpa e ricomincia a pensare alla tragica morte di sua moglie Marina. È stato proprio il fratello di Enzo Baiocchi, Luigi, ad ucciderla anni prima. Ed è stata l'unica volta in cui Rocco ha impugnato una pistola, ha sparato ed ucciso, al di fuori della legge, per pura vendetta. Sono ricordi che voleva sotterrare per sempre, ma che riaffiorano prepotenti nella sua mente. Con Sebastiano, Furio e Brizio, comincia a cercare il possibile colpevole dell'omicidio di Adele e le persone che possono avercela con lui a Roma sono ancora tante, tante quanti i casi di omicidio che Rocco ha risolto nella sua carriera.