In gara il film con Joaquin Phoenix, mentre fuori concorso ci sono Monica Bellucci e Francesca Archibugi

Il film più atteso oggi al festival è sicuramente “Joker”, la pellicola che rende protagonista uno dei più affascinanti comprimari della saga di Batman: l'enigmatico cattivo che non dà mai tregua all'Uomo-pipistrello e a Gotham City. Diretto da Todd Phillips (famoso per "Borat" e la trilogia di "Una notte da leoni"), lo interpreta il talentuoso Joaquin Phoenix. Scopriremo finalmente così come Arthur Fleck (Phoenix), un attore comico fallito, un uomo disturbato e ai margini della società, si trasformerà nel criminale con la faccia da pagliaccio. Il suo motto «Credevo che la mia vita fosse una tragedia, e mi accorgo invece che è una commedia» è il ribaltamento beffardo di una frase di Oscar Wilde («Credevo che questa vita fosse una brillante commedia di cui e voi saremmo i protagonisti; mi accorgo invece che è una tragedia»).
"Creare Joker è stato un lavoro enorne" dice Phoenix. "È un personaggio difficile da definire, e non vorrei proprio definirlo. Ammetto che all'inizio ero spaesato, poi i consigli di Todd mi hanno illuminato. Di colpo avevo capito. Per creare Joker mi sono concentrato sull'idea della perdita, sia affettiva che fisica. Ho anche perso molto peso. Ma volevo anche lasciare un'aura di mistero, non spiegare tutto. La cosa più difficile da mettere a punto? La sua risata. Una risata che non trasmette gioia ma dolore".
Nel cast c'è pure Robert De Niro, nei panni di un conduttore televisivo che avrà un ruolo chiave nella discesa agli inferi del protagonista. Una parte che, per stessa ammissione dell'attore, strizza l'occhio al personaggio di "Re per una notte”, interpretato da De Niro per Martin Scorsese nel lontano 1983. Il film uscirà poi nelle sale italiane il 3 ottobre.
Riflettori puntati anche su Monica Bellucci: la sua presenza al Lido non passa mai inosservata, anche se, come in questa occasione, viene a presentare "solo" la riedizione di un suo vecchio film: lo durissimo "Irreversible" del 2002, che il regista ha rimontato in una versione cronologicamente lineare (il primo percorreva a ritroso tutta la storia, mostrando prima la violenza subita dalla protagonista e poi tutto quello che l'aveva preceduta). Dice Monica: "“Questo nuovo montaggio mette ancora più in risalto il contrasto tra la bellezza e la violenza. Da quando ho girato il film sono passati diciassette anni. Adesso ho due figlie e credo che nei giovani ci sia un’apertura maggiore nel parlare di argomenti così scottanti. Stanno cambiando anche i codici sociali, e occorre parlarne, perché la brutalità dell’abuso può toccare chiunque".
L'altro film in concorso è "Ema" del cileno Pablo Larrain, che lo definisce "una meditazione sul corpo umano, sulla danza e sulla maternità". La protagonista è una giovane ballerina che decide di separarsi dal compagno dopo aver rinunciato al figlio che avevano adottato ma che non sono stati in grado di crescere. A Valparaíso la ragazza va alla ricerca disperata di storie d’amore che l’aiutino a superare il senso di colpa...
Passa invece fuori concorso "Vivere" di Francesca Archibugi, che racconta un anno nella vita di una famiglia. Gli Attorre abitano in una periferia romana fatta di villette a schiera, e un po' in periferia sono finiti pure i loro sogni: Luca (Adriano Giannini) ha la passione della scrittura, si definisce un “giornalista free-lance, molto free” e piazza a stento sui giornali i suoi articoli. Susi (Micaela Ramazzotti) ha dedicato la sua vita alla danza e ora la insegna ad anziane signore che vogliono dimagrire. Hanno una bambina di sei anni, Lucilla, affetta da una grave forma d’asma che scatena lo spirito protettivo del padre ed esaspera le ansie della madre. L'arrivo di Mary Ann (Roisin O’Donovan), ragazza irlandese “alla pari”, studentessa di storia dell’arte e baby sitter part-time per la piccola Lucilla, farà saltare tutti gli equilibri del gruppo. Nel cast anche Massimo Ghini e Marcello Fonte. Il film uscirà nei cinema il 26 settembre.