Sigla: parola magica della tv. Ora un imperdibile cofanetto in edicola con Sorrisi ci permette di avere tutte quelle delle reti Mediaset a portata di mano. E scatenarci coi ricordi...
Tutta la musica di Canale 5 in 3 cd
Da martedì 13 aprile trovate in edicola un eccezionale e imperdibile triplo cd che raccoglie le sigle e i motivi più famosi delle trasmissioni di Canale 5, per un totale di ben 90 brani, da “Verissimo” a “Distretto di Polizia”. Il triplo CD è in edicola a € 14,90, escluso il prezzo della rivista.
Le sigle dei programmi tv
Il pranzo è servito
Il gioco di Canale 5 condotto prima da Corrado, poi da Claudio Lippi e Davide Mengacci nasce con una sigla nel 1982 ma nel 1986 ne propone un’altra in una versione “migliorata”: questo rinnovo è certamente figlio del successo del programma ma anche di quel motivetto ipnotico. La riedizione è infatti più lunga e il celebre flauto che tutti ricordiamo diventa protagonista assoluto.
Se penso a te (Maurizio Costanzo Show)
Il brano, rimasto immutato fino a oggi, è stato scritto da Franco Bracardi e Gianni Boncompagni. La canzone aveva due significati per il pubblico: invitava gli adulti a non spegnere la tv e ricordava ai ragazziche era ora di andare a dormire.
TG5
Della sigla del telegiornale Mediaset esistono tante versioni con la stessa melodia. Col tempo si è resa infatti sempre più moderna, come lo spirito del telegiornale. La radice di quel motivetto che cattura subito è rock: è stato composto infatti nella prima versione da Franz Di Cioccio e Patrick Djivas della PFM (la Premiata Forneria Marconi).
Hey it's ok! (Ok, il prezzo è giusto!)
Il programma statunitense “The price is right”, una volta acquistato per farne una versione in Italia, cambia sigla. La composizione è di Augusto Martelli e dell’originale mantiene solo l’allegro spirito jazz.
Gira la ruota (La ruota della fortuna)
La prima versione della sigla del quiz di Mike Bongiorno non era cantata e aveva un diverso motivo strumentale. Dal 1995 cambia del tutto e diventa un brano pop scritto da Luca Orioli e interpretato da Moreno Ferrara (autore di un inno ufficiale del Milan) e Silvio Pozzoli, noto negli Anni 80 per i suoi brani disco dance. “Gira la ruota” è famosa ancora oggi: quando una persona non riesce a farsi venire in mente una parola (come accadeva spesso nel gioco) si intona ironici quella sigla.
Verissimo
La trasmissione condotta oggi da Silvia Toffanin nasce da una costola del Tg5 nella formula del rotocalco («Tutti i colori della cronaca», ricordate?) e riprendeva nella sigla lo spirito del telegiornale. Oggi non è più utilizzata. Al suo posto viene di solito scelto un brano pop di successo. Tra questi c’è stato “Chega” di Gaia e recentemente “Musica leggerissima” di Colapesce e Dimartino.
Spank
Quando si parla di sigle, non si può non menzionare Cristina D’Avena! Il cartone con il cane che si comporta come un essere umano debutta nel 1982 su Italia 1 e aveva però all’inizio una sigla composta da Vince Tempera e cantata da un coro: la conoscono tutti, è “Hello! Spank”. Molti anni dopo nasce la versione di Cristina D’Avena, “Spank tenero rubacuori”, che piace molto ai fan ma non ebbe mai l’impatto della versione originale. Infatti nelle repliche tornò la prima sigla.
La storia mia con te (Centovetrine)
Per il lancio della soap opera “CentoVetrine”, ambientata in un centro commerciale piemontese, viene utilizzato un brano allora ancora inedito di Gianni Morandi. La canzone si poteva ascoltare cantata da lui nel primo periodo di programmazione e poi solo in coda all’ultima puntata settimanale del venerdì. Curiosità: è stata scritta anche da Eros Ramazzotti.
Il bello delle donne
L’indimenticabile fiction di Canale 5 con Stefania Sandrelli, Giuliana De Sio, Nancy Brilli e Virna Lisi ha una sigla orchestrale d’eccellenza creata dal maestro Antonio Sechi, scomparso nel 2004. Tra i tantissimi lavori per la tv e il cinema, Sechi ha lavorato agli arrangiamenti di “Callas forever”.
Io canto
Il brano di apertura della gara musicale tra bambini condotta da Gerry Scotti è un “collage” di brani della grande tradizione italiana: ci sono “Il mondo che vorrei”, “Avrai”, “Non mollare mai” e “Nel blu dipinto di blu”, cantate da voci di giovanissimi. Negli anni ha così tanto successo che molti bambini di allora ricordano questa sigla come se fosse un unico brano. Tra le voci che l’hanno cantata c’è Alessandro Casillo, vincitore poi nel 2012 tra le Nuove proposte di Sanremo.
Casa Vianello
La sitcom con Raimondo Vianello e Sandra Mondaini ha dato vita a una delle sigle più famose in assoluto. È un’altra opera del genio di Augusto Martelli: ancora oggi quando una coppia è litigiosa come i protagonisti della serie, chi assiste alla scena cita ironico quella sigla.
Avanti un altro!
La musica di chiara ispirazione country è stata scritta da Luca Orioli, uno dei più prolifici musicisti pubblicitari e per programmi tv. Ha realizzato tantissime sigle Mediaset come quelle di “Passaparola”, “Meteore” e “Buona domenica”. È suo anche “Ricordati che devi morire”, il brano scritto, suonato e cantato da Luca Laurenti in trasmissione… dedicato proprio a Paolo Bonolis.
Canto largo (Vivere)
È stata una delle più importanti soap italiane. La sigla d’apertura ha la voce straordinaria di Mina. Anche se potevamo sentirla solo per pochissimi secondi a inizio puntata, in realtà è un brano di tre minuti scritto dal figlio Massimiliano Pani e da Samuele Cerri.
Noche magica e Disco conga (La sai l’ultima?)
Tra i punti di forza del programma c’erano proprio le sigle. La prima in assoluto, cantata da Pamela Prati, faceva così: «L’ultima la sai / raccontacela dai / che ti scappa una risata”. Con l’arrivo di Natalia Estrada, primadonna dal 1997 al 2002, sono entrati nuovi ballabili come “Noche magica” e “Disco Conga”.
Carabinieri
Germano Mazzocchetti, grande compositore per il teatro e per il cinema, non si è limitato a realizzare solo la sigla d’apertura. I brani della fiction sono tutti originali e suonati da una vera orchestra.