125 milioni di giocatori. Una cifra da capogiro: Fortnite ha un numero di giocatori pari alla popolazione di Italia e Francia sommate assieme. Il suo successo ormai è planetario: Youtube e Twitch, la piattaforma di Amazon dedicata ai giocatori che trasmettono in diretta le loro partite, sono piene zeppe di video dedicati a questo videogame. Già lo scorso marzo, il giocatore professionista Ninja ha infranto ogni record di Twitch con una partita live insieme ai rapper Drake e Travis Scott: il video ora conta più di 10 milioni di view.
Milioni di giocatori nel mondo, centinaia di migliaia di youtuber e twitcher che lo giocano in diretta video a ogni ora del giorno, e soprattutto incassi da record: a maggio, Fortnite ha guadagnato oltre 300 milioni di dollari. Perché Fortnite sta avendo tutto questo successo?
Oltretutto, grazie ai Mondiali e al gol segnato in finale, l'attaccante francese Antoine Griezmann ha replicato la sua esultanza ispirata alle celebrazioni di Fortnite e tutti si sono chiesti che significato avesse...
Antoine Griezmann e l'esultanza ispirata a Fortnite
Il trailer
Innanzituto, che genere di videogioco è Fortnite?
È uno sparatutto online: per giocare, è necessario essere costantemente connessi a Internet. Una partita a Fortnite funziona sempre allo stesso modo: tra tutti i giocatori connessi, venite inseriti in un gruppo di 100 che viene paracadutato sull’isola di Fortnite - l’obiettivo è essere l’ultimo giocatore sopravvissuto. Non appena atterrate, dovete procurarvi un’arma perché inizialmente avete solo un piccone. Generalmente, in ogni casa o costruzione si trova qualche genere di arma da fuoco, dalle pistole con silenziatore ai fucili, dai mitragliatori ai fucili d’assalto con mirino di precisione. In giro ci sono anche altri oggetti: non solo munizioni, ma anche kit medici, per esempio. Tuttavia, l’inventario del giocatore è molto limitato, e potete portare con voi solo una mezza dozzina di oggetti, tra armi e potenziamenti.
Una volta che siete equipaggiati, potete iniziare a girare per l’isola: è molto grande, quindi all’inizio può capitarvi di non vedere anima viva per qualche minuto, ma l’area di gioco si restringe costantemente. Una tempesta mortale si scatena attorno a voi e l’area sicura è un cerchio che diventa sempre più piccolo – naturale quindi che prima o poi, i giocatori sopravvissuti si incontrino, proprio perché l’area di gioco si restringe sempre più.
Oltre a sparare, potete costruire – in Fortnite c’è anche un pizzico di Minecraft. Ogni giocatore può costruire muri, rampe e scale, e demolire costruzioni e edifici per raccogliere materiali edili. In questo modo, potete approntare delle difese e prepararvi all’arrivo di nemici, meglio se insieme al vostro team.
Infatti, Fortnite divide automaticamente i 100 giocatori in tante squadra da 4 persone l’una, quindi conviene collaborare con i vostri pochi alleati, gli unici che non vi spareranno a vista. Costruire un piccolo fortino o esplorare l’isola insieme è un’ottima idea. Ancora meglio è organizzarsi con gli amici appassionati di Fortnite (amici veri, del mondo reale) e andare online già con una squadra formata: uno dei segreti di questo gioco è proprio nel gioco di squadra, visto che è un vero spasso parlarsi con microfono e cuffiette, decidere insieme la tattica migliore per sopravvivere e giocare insieme!
Cosa è un Battle Royale?
Probabilmente, avrete sentito definire Fortnite come un “Battle Royale”: con questo neologismo si indicano i videogame multiplayer dove i giocatori si trovano su un’isola o un’area circoscritta e devono farsi fuori l’un l’altro finché non ne rimane uno solo. Il termine arriva dall’omonimo film sci-fi giapponese degli anni 2000, in cui dei ragazzi vengono costretti a combattere tra loro e solo l’ultimo sopravvissuto potrà tornare a casa. È un po’ l’idea del più recente Hunger Games, per intenderci. Un altro gioco che appartiene ai Battle Royale è PlayerUnknown’s Battleground, che però ha un’ambientazione più “dark” e seria, e non è gratuito (costa circa 30 euro).
Cosa sono le “Stagioni” di Fortnite?
Le partite di Fortnite si assomigliano tutte, ma gli sviluppatori hanno inserito un sistema per continuare a cambiare le carte in tavola: ogni tre mesi circa, viene pubblicato un aggiornamento del gioco, una nuova stagione, che aggiunge e modifica qualcosa sull’isola. La stagione 5 è appena arrivata (12 luglio 2018) e ha introdotto una serie di novità, come il primo mezzo a quattro ruote, una inedita area desertica e una serie di nuove “cittadine”. Questo da un nuovo impulso ai giocatori, che si affrettano a esplorare l’isola da capo per trovare le aree più ricche di armi e forzieri (sono delle casse gialle che contengono parecchi oggetti). Nel video qui sopra, scoprirete le novità della stagione 5 descritte direttamente dagli sviluppatori. La prossima stagione dovrebbe arrivare in settembre.
Quanto costa?
Niente! E questo è, secondo chi vi scrive, il principale segreto del successo di Fortnite. Siamo ormai abituati ai giochi – soprattutto su cellulare – che sembrano gratuiti, ma dopo un po’ che ci si gioca richiedono dei pagamenti per accedere a nuovi livelli o per non dover aspettare ore per giocare la partita successiva. Fortnite, nella sua componente Battle Royale, è totalmente gratuito: nonostante questo, è uno dei videogiochi che guadagnano più soldi al mondo – a maggio, come abbiamo detto, ha sfiorato quasi 300 milioni di dollari di incasso.
La formula di Fortnite, quindi, funziona alla grande: non c’è nessun acquisto necessario, ma i giocatori amano investire qualche decina di euro per comprare nuovi vestiti o altri miglioramenti estetici per il loro alter ego digitale. Un po’ come nel mondo reale, in cui “fa figo” avere le scarpe o gli occhiali firmati. Per esempio, la “novità” della nuova stagione sono dei “giocattoli” (tipo la palla da basket) che potete usare con i vostri amici nel gioco, ma non hanno un impatto reale nella battaglia vera e propria.
Non sono “cose da nerd”: per esempio Antoine Griezmann, attaccante della nazionale francese e dell’Atletico Madrid, festeggia i suoi gol con un “balletto” ispirato a Fortnite (si chiamano “emote”, e sono delle reazioni che potete attivare quando avete messo fuori combattimento un nemico).
Fortnite è disponibile praticamente per ogni piattaforma: c’è per PC, PS4 e Xbox One, è uscito per iPhone/iPad (e “gira” pure molto bene) e Nintendo Switch. A breve, dovrebbe uscire anche su cellulari Android. Quando iniziate a giocare, registrate un set di nome/password che può essere usato su qualsiasi piattaforma.
Sono un genitore e mio figlio gioca a Fortnite, mi devo preoccupare?
Secondo noi, non c’è nessun motivo per preoccuparsi. I giocatori devono farsi fuori l’un l’altro, ma visto che “vince” solo un giocatore (e la sua squadra), chi partecipa sa che molto probabilmente non vincerà – lo spirito è quindi quello del “divertiamoci finché dura”, e poi si ricomincia una nuova partita. Quindi, anni luce dai giochi veramente violenti, come GTA V e soci: per fare un parallelo cinematografico, Fortnite sta a GTA V come Star Wars sta a Pulp Fiction. Oltretutto, il gioco è uno sparatutto con grafica molto colorata e quasi cartoonesca.
Due i consigli che ci sentiamo di dare ai genitori: il primo, è – come per ogni hobby dei vostri figli – di dare delle tempistiche. Un’oretta, oretta e mezzo al giorno va più che bene (dopo i compiti!), ma ricordatevi che le partite di Fortnite durano anche quindici-venti minuti, quindi non siate fiscali con il termine, perché se scade l’ora mentre vostro figlio sta vincendo una partita e lo obbligate a uscire dal gioco sarebbe quasi punitivo. Per esempio, potete mettere una sveglia sul cellulare per 50 minuti di gioco, e quando suona vostro figlio sa che può solo completare la partita in corso.
Il secondo consiglio è di provare a giocare a Fortnite: magari verrete fatti fuori dopo pochi minuti, ma almeno capirete che Fortnite non è nulla di particolarmente negativo o sbagliato, soprattutto se vostro figlio gioca con i suoi amici. Magari vi piacerà e giocherete a Fortnite insieme ai vostri ragazzi!
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