We Happy Few, il videogame visionario

Non è il solito videogioco in cui bisogna sparare a tutto quello che si muove, ma anzi va affrontato con astuzia e intelligenza. Un mondo alternativo molto più oscuro e deprimente del nostro: riuscirete a esplorarlo?

29 Agosto 2018 alle 17:19

1964, Gran Bretagna. La vita è molto dura, anzi, è un vero schifo. La Seconda Guerra Mondiale l’hanno vinta i nazisti, l’Impero si è dovuto piegare all’invasione tedesca e gli inglesi hanno dovuto subire un’oppressione malvagia. Il governo però non vuole cittadini tristi, arrabbiati e pronti alla ribellione: li preferisce felici e gaudenti. Per questo motivo distribuisce una droga obbligatoria, la Gioia, che tutti devono prendere più volte al giorno. Una pillolina e tutto diventa colorato e spensierato, i problemi spariscono e ci si dimentica del brutale passato.

«We Happy Few» è ambientato in un mondo alternativo: non è il solito videogioco in cui bisogna sparare a tutto quello che si muove, ma anzi va affrontato con astuzia e intelligenza (e una buona dose di pazienza, perché non perfetto). E magari fa anche riflettere, proprio come un romanzo di Orwell o di Huxley.

Il trailer


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