Giovanni Vescovo: «Mi presento: sono il nuovo postino di Maria»

«Sono paziente e tenace. Se non aprono la porta io aspetto. Poi citofono ancora... E in studio mi commuovo» racconta

28 Gennaio 2023 alle 08:24

Capelli biondi, occhi azzurri e un pizzetto curatissimo. Giovanni Vescovo, il nuovo postino di “C’è posta per te”, sembra un uomo d’altri tempi ma ha solo 30 anni e una storia ricca di colpi di scena che pare ispirata a quelle che ogni sabato sera ci emozionano su Canale 5. In oltre 20 anni sono stati poco più una decina i postini incaricati di recapitare gli inviti di Maria De Filippi, un lavoro cruciale per la riuscita del programma.

Giovanni, perché proprio lei?
«Non so di preciso perché mi hanno scelto, ma credo per i miei modi di fare: cerco di essere sempre gentile ed educato. Poi forse anche per la mia immagine pulita. Sono tenace, non perdo mai la pazienza e faccio squadra: non sgomito per prevalere sugli altri».

Insomma, lei è un angelo!
«Beh, mica sempre! A volte, come a tutti, mi capita di perdere la pazienza».

Quando succede?
«Ne ho viste di cose nella mia vita, ho fatto tanti lavori e ho capito che il mondo per chi è troppo buono può essere anche ostile».

Mi parlava di tanti lavori, può raccontarmi che cosa ha fatto?
«Il cameriere, il magazziniere, il commesso, il modello e il rappresentante di vini. Da qualche anno lavoro con mio padre che realizza le capsule che coprono i tappi degli spumanti».

E come è arrivato in tv?
«Era un mondo che mi interessava: ho studiato in un’accademia di cinema e teatro a Roma, ma non ho mai visto questa cosa come una priorità. Mi piace viaggiare e stare a contatto con le persone. In questo senso “C’è posta per te” è perfetto. Per me non è un posto in tv, ma un mestiere a parte. Non solo sono un postino, io mi sento proprio un postino!».

È già entrato nel ruolo pur essendo arrivato da poco.
«Totalmente. Ho vissuto tante esperienze anche se ancora mi si è visto poco. Tra incontri con persone timidissime e altre che hanno fatto resistenza, me ne sono già successe di tutti i colori».

Se il destinatario dell’invito non apre la porta lei cosa fa?
«Mi armo di pazienza e aspetto. Poi citofono di nuovo e poi ancora, ma senza diventare troppo invadente. In fondo il mio compito è quello di consegnare un invito, non c’è alcun obbligo di raggiungere poi la trasmissione se la persona non se la sente».

Quando è poi in studio, le capita di commuoversi?
«Sempre, in fondo ho un cuore tenero (ride). Ultimamente mi sono commosso così tanto che mi sono dovuto calmare e riprendere per qualche minuto: stavo uscendo in video con gli occhi gonfi di lacrime. Avevo il cuore a pezzi. Perché il programma racconta un po’ le storie di tutti noi, con i nostri problemi e le difficoltà che abbiamo».

Lei ne ha avute tante?
«Sì, parecchie. Sono da sempre stato un po’ nomade perché i miei genitori si sono separati quando ero piccolissimo. Sono cresciuto con mamma a Venezia, ma a 19 anni ero già autonomo economicamente e fuori di casa. Ho abitato a Roma, ad Arezzo e poi sono andato a Treviso per lavorare con papà. La mia vita, purtroppo o per fortuna, non è mai stata noiosa e nonostante abbia affrontato tante cose da solo sono sempre rimasto in piedi».

C’è un personaggio famoso che le piacerebbe incontrare in una sorpresa del programma?
«Sarebbero troppi perché sono appassionato di cinema, di calcio e anche di motori. Nella mia lista di incontri vip ci sono Alessandro Borghi e Brad Pitt, ma un sogno l’ho realizzato: vedere il pilota di Formula 1 Charles Leclerc».

Cosa le piace di Maria De Filippi?
«Tante cose, ma soprattutto la sua capacità unica e incredibile di sistemare quelli che io definisco “i vasi rotti” nei rapporti familiari e amorosi. Vederla parlare dal vivo lì in studio mi lascia spesso senza fiato».

Qualche anno fa fece capolino a “Uomini e donne” come corteggiatore. Come mai ha scelto di partecipare e cosa le ha insegnato quell’esperienza?
«Il motivo per cui sono andato è proprio ciò che la trasmissione mi ha insegnato. Oggi viviamo l’amore troppo in fretta, senza sentire quella cosa magica che si chiama... desiderio. “Uomini e donne” è pensato proprio per garantire quella sensazione speciale. Sensazione che poi a volte può trasformarsi in amore».

Ci sono altri programmi di Maria che le piacciono?
«Io vado matto per Gerry Scotti a “Tú sí que vales”. Noi tutti lo conosciamo come conduttore, ma è senza dubbio uno dei più grandi showman della tv. Potrei guardare per ore e sentirlo parlare di qualsiasi cosa senza mai annoiarmi. È di una bravura incredibile».

Qual è il suo mezzo di trasporto preferito, oltre naturalmente alla bicicletta?
«L’aereo. Credo di aver visitato quasi tutte le capitali europee ma adesso ho un sogno, quello di raggiungere prestissimo gli Stati Uniti».

C’è un mestiere in divisa che la affascina, oltre al postino?
«Per rimanere in tema, il pilota d’aerei. Da una parte mi piace l’idea di essere un giorno in un posto e il giorno dopo dall’altra parte del mondo. Poi amo la grande responsabilità che viene affidata a queste persone».

Dopo la prima puntata del programma ha reso privato il suo profilo Instagram. Si è spaventato?
«Un po’ sì, è che non sono molto social quindi ricevere così tanti complimenti e belle parole mi ha un po’ destabilizzato, anche se mi ha fatto tanto piacere. Sembra assurdo per uno che fa tv, lo so, ma presto sblocco tutto, promesso!».

La lascio alle sue consegne, ma mi dica una cosa: secondo lei perché “C’è posta per te” è una trasmissione così amata?
«Perché negli anni Maria è riuscita a creare una “comunità” di persone che seguono e condividono i loro dolori senza paura. Perché sono le ferite aperte che abbiamo tutti, no? Con un gesto di grande coraggio, in tanti partecipano e provano a migliorare la loro vita e noi, come pubblico, in qualche modo stiamo loro accanto».

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